Monaco non è la pista più idonea per valutare i passi in avanti (eventuali) fatti da Mercedes col nuovo pacchetto di aggiornamenti. Lo abbiamo scritto in tutte le forme, lo ribadiamo dopo le qualifiche del sabato. L’obiettivo della giornata di ieri era ottimizzare il pacchetto per questa pista per cercare di partire quanto più avanti possibile in vista di una gara in cui i trenini la faranno da padrone.
Sulla W14 sono estati effettuati diversi esperimenti di setup che, alla fine, hanno condizionato le qualifiche. L’assetto trovato dopo le seconde libere, che generalmente aveva soddisfatto, è stato spinto troppo generando qualche problematica che si è cominciata a manifestare in Fp3, quando Hamilton ha toccato le barriere, per poi confermarsi nella seduta ufficiale.
Alla fine, complice anche l’arretramento di Charles Leclerc causato dall’impeding nei riguardi di Lando Norris, Lewis è quinto in griglia. George Russell, mai troppo a suo agio con la W14-B, anche se in Q1 e Q2 sembrava essere più efficace del collega, deve accontentarsi dell’ottava piazza. Il “63” non è stato in grado di migliorare il crono con il secondo treno di gomme nuove in Q3, cosa che gli è stata fatale nel perdere il duello interno.
Mercedes: Lewis Hamilton “pasticcia” con gli assetti
Nelle FP3 erano state effettuate delle modifiche al setup delle vetture volte a ottimizzare il pacchetto per le qualifiche. Questo per trovare un assetto più idoneo al giro singolo che è particolarmente premiante da queste parti. Hamilton ha riferito che per tutta la giornata di venerdì la macchina offriva ottimi feeling per poi perdersi in una strada meno fruttuosa.
“Abbiamo lavorato durante la notte tra venerdì e sabato e apportato alcune modifiche dopo le FP3 per perfezionare il set-up. Ha migliorato la vettura a metà giro, ma non è andata bene nel primo e nell’ultimo settore. E’ stata dura e difficile progredire dalla Q1 alla Q2, ma ci siamo riusciti. Detto questo, ero contento del mio ultimo giro, e penso che sia il massimo che avremmo potuto gestire. Sono anche fiducioso che il setup che abbiamo funzionerà bene per la gara“.
“Adoro essere su questo circuito e la sfida è immensa. È molto difficile sorpassare, ma lavoreremo come una squadra per assicurarci di essere pronti a capitalizzare tutte le opportunità che si presenteranno domani. Sono grato per dove siamo, continuerò a spingere“.
Mercedes: George Russell lotta con la W14-B
E’ un Russell un pizzico deluso quello che si è presentato ai microfoni della stampa accreditata. Il talento di King’s Lynn è mancato nel momento decisivo fermandosi in una scomoda ottava piazza che renderà la gara piuttosto difficile: “Oggi non abbiamo trovato il giusto equilibrio con la macchina. Siamo stati spesso forti nel primo settore, ma da lì il giro ci è sfuggito. Sembrava anche che facessimo più fatica man mano che le qualifiche progredivano“.
E poi l’ammissione di aver effettuato una pessima parte finale di sessione: “In Q3 non ho messo insieme il giro buono. Naturalmente siamo delusi perché ci sono stati momenti in cui siamo sembrati veloci, ma penso che il massimo non sia stato molto più di quello che abbiamo ottenuto oggi. Domani sarà una gara lunga. Monaco è un circuito unico e, storicamente, non è sempre stato adatto alla nostra macchina. Sappiamo anche che probabilmente finirai dove inizi, ma faremo tutto il possibile per andare avanti“.
Mercedes: difficoltà a mettere le gomme nella corretta finestra termica
“Sappiamo che partire quinto e ottavo per la gara di domani lo rende un Gran Premio impegnativo per noi. Sorpassare è notoriamente difficile qui, ma faremo tutto il possibile per andare avanti“, ha ammesso Toto Wolff che non si abbatte perché nota che il distacco dai rivali non è così ampio: “Nonostante le nostre posizioni di partenza, possiamo essere motivati dalla dimensione del divario con i primi. Se mi aveste detto prima del fine settimana che saremmo stati a tre decimi dalla pole position, avrei firmato. Inoltre, non abbiamo eseguito i nostri ultimi giri in qualifica come avremmo potuto, quindi c’era forse un po’ più di tempo sul giro da trovare“.
“Dopo le FP3 siamo stati leggermente più aggressivi sul setup. Se fossimo stati più prudenti, avremmo potuto trovare un migliore equilibrio con la macchina. Tuttavia, siamo fiduciosi che questi cambiamenti ci saranno utili per il GP. È stato un grande lavoro di squadra per tenere traccia del nostro aggiornamento. Il duro lavoro e la dedizione di tutti a Brackley e Brixworth sono stimolanti e non vediamo l’ora di correre“.
Andrew Shovlin, direttore delle operazioni in pista, sottolinea che le difficoltà in qualifica sono arrivate per mettere le temperature delle gomme nella finestra giusta per iniziare il giro. Ciò è stato particolarmente difficile in Q1 e Q2 in quanto è stato impossibile ottenere una tornata pulita a causa del traffico. Ciò ha determinato che Lewis ha dovuto usare un set extra di gomme morbide in Q2 che si puntava a risparmiare per la Q3. George, sottolinea Shovlin, si era trovato più a suo agio nelle prime due sessioni, ma il grip è venuto a mancare quando contava, nelle ultime due manche.
Con posizioni definite ed assetti intoccabili, il lavoro degli uomini Mercedes, nella notte, si è concentrato sugli scenari strategici. “Spesso Monaco è una gara imprevedibile – ha spigato il tecnico – e sembra che potrebbe essere dura per le gomme. Faremo in modo di fare tutto il possibile per essere pronti a capitalizzare tutte le opportunità che ci si presenteranno in gara”.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG