mercoledì, Dicembre 18, 2024

Mercedes: Monaco non del tutto inadatta per testare le qualità della W14 B

“The show must go on”. Per nostra fortuna la F1, stavolta, ha avuto un guizzo di buon senso decidendo di non applicare la massima tanto in voga nel mondo dello spettacolo. L’annullamento del Gran Premio di Imola è stato un atto non solo necessario, ma moralmente dovuto. Chiaramente, la forzata rimozione dal calendario della tappa italiana genera delle conseguenze che, nel caso della Mercedes, possono avere dei risvolti negativi. 

Gli uomini di Brackley avevano individuato nel tracciato intitolato a Enzo e Dino Ferrari il giusto palcoscenico per effettuare un vero e proprio stress test della nuova configurazione aero-meccanica alla quale si lavora sin dai test invernali del Bahrain, quando era stato chiaro che il concept “zero pod” non era in grado di supportare le ambizioni di gloria della squadra. 


Mercedes W14 B: ecco a cosa si lavora

Le modifiche messe in cantiere non avranno il solo compito di raddrizzare il campionato 2023, si pongono un obiettivo decisamente più ambizioso: quello di introdurre una nuova linea di sviluppo concettuale per offrire margini di manovra più ampi. Mercedes ha preso consapevolezza che è necessario un reset stante l’impossibilità di comprendere e far funzionare appieno il concept “slim” partorito dalla ente di Mike Elliot.

La filosofia rivoluzionaria, efficace solo sulla carta, verrà quindi salutata definitivamente nonostante oltre un anno di testardo e purtroppo infruttuoso lavoro. Ormai è chiaro che l’architettura a pance ultra rastremate è stata bocciata dalla pista. I guadagni registrati nelle analisi computazionali sono rimasti nei mainframe dei calcolatori di Brackley.

Mercedes
Il retrotreno della Mercedes W14 con estrattore e beam wing in bella mostra

Nella realtà, nonostante gli sforzi profusi, i tecnici non sono riusciti a replicare certe virtù rimaste appunto virtuali. Da qui il cambio di passo che non può basarsi solo sull’accrescimento volumetrico delle fiancate. I sidepod saranno modificati drasticamente nella forma per ottenere più punti di carico e per limitare una volta e per tutte il drag che deriva anche dalla spiccata esposizione delle gomme posteriori. Ma non finirà qua. L’altra area critica che sarà oggetto di revisione è quella del fondo, elemento contro il quale gli ingegneri tedeschi combattono da due stagioni senza venirne davvero a capo. 

Ma la veste aerodinamica, per poter funzionare in maniera efficace, ha bisogno di necessari adeguamenti meccanici. E si arriva così alle sospensioni che hanno messo in seria difficoltà una compagine che sulla materia era un autentico punto di riferimento grazie a soluzioni geniali alla base del lungo e quasi incontrastato dominio di un settennato (e poco più) probabilmente irripetibile.

Mercedes
Sospensione posteriore Mercedes W14

Dopo una stagione intera di apprendistato e di studi approfonditi, a Brackley ritengono di aver finalmente trovato il bandolo della matassa con una nuova configurazione all’anteriore che dovrebbe integrarsi con le novità sul fronte aerodinamico. Lo scopo è quello di fornire alla coppia piloti una vettura più facile da guidare, meno “traditrice” e semplice da mettere a punto. Capiremo nelle prossime gare se i target verranno centrati


Mercedes non vuole attendere: la W14 B va in pista a Montecarlo

Le contingenze metereologiche hanno imposto una riflessione alla scuderia pluri premiata che, in maniera fulminea, ha stabilito di non posticipare a Barcellona l’introduzione delle novità che verranno quindi messe alla frusta tra i muretti del Principato. Non il teatro migliore, per una serie di ragioni logiche e tecniche. 

Innanzitutto, il budello rivierasco si presta agli incidenti. Le sessioni potrebbero essere spesso interrotte dalle bandiere rosse e gli stessi Hamilton e Russell potrebbero essere protagonisti di qualche toccata che, nelle ipotesi più serie, potrebbe danneggiare il pacchetto che non sarà oggetto di comparazione. Difatti ci risulta che entrambe le vetture saranno dotate del massiccio upgrade.

Il cittadino di Monaco è irregolare nel manto stradale e presenta moltissime curve a bassa velocità. Ancora, la superficie della pista evolve rapidamente. Elementi, questi, che rendono estremamente difficile l’operazione di raccolta dati sul fronte aerodinamico. Ma questo non significa che non possa essere una palestra utile, anche parzialmente, agli scopi della Mercedes. Vediamo perché.

Qualche curva in cui la veste aerodinamica ha “rilievo probatorio” è presente. Il riferimento è al tratto che va dal Portier alla Rascasse e che comprende il Tunnel da percorrere ad alta velocità, alla Curva del Tabaccaio e al complesso e rapidissimo cambio di direzione delle Piscine. Un settore che potrebbe offrire più di un’indicazione sull’efficienza del nuovo complesso di modifiche operate dallo staff guidato da James Allison.

Anche se va detto che le configurazioni ad alto carico che richiede il toboga monegasco tendono ad assottigliare le differenze tre le varie vetture. In queste condizioni, usualmente, emergono meno elementi per una definitiva validazione di un pacchetto “aero”. Figuriamoci se parliamo di uno così imponente come si prefigura quello in arrivo.

Mercedes
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, sulla stradine del Principato di Monaco

Ma, come ricordato in apertura, Mercedes non porterà solo la nuova aerodinamica. Dovrebbe debuttare un nuovo schema sospensivo anteriore che Monaco può concretamente alla mettere alla frusta. Cordoli alti, angoli di sterzata estremi (Loews su tutti), aumentata necessità di assorbire le asperità con susseguente controllo dell’altezza del corpo vettura sono sfide che solo Montecarlo può offrire. E che potrebbero dare indicazioni interessanti anche agli ingegneri. 

Un altro aspetto in cui la W14 è mancata è quello dell’efficacia in trazione. E anche su questo frangente c’è tanto materiale per testare i passi in avanti effettuati. La natura di Monaco, con la sfera meccanica ad essere preponderante su quella aerodinamica potrebbe quindi essere non del tutto nemica delle necessità di comprensione della Mercedes di una macchina sostanzialmente nuova. 

Chiaramente il successivo Gran Premio di Spagna offrirà indicazioni più chiare essendo da sempre la palestra preferita dei team per far crescere le vetture. Mercedes non ha voluto attendere ancora, ben conscia che non c’è tempo da perdere. Il weekend della prossima settimana sarà quindi un enorme test per la W14 B che almeno spera di trovare pista asciutta per incamerare dati preziosi che saranno ulteriormente enucleati al Montmelò.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG

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