Ferrari ha gettato le basi per un buon week end, questa la speranza dopo la prima e unica sessione di prove libere del Gran Premio d’Austria edizione 2023. Si perché a Spielberg, per la seconda volta stagionale, va in onda la Sprint Race. Per questa semplice ragione trovare la messa a punto ideale assume un aspetto fondamentale, considerando che non si potranno più effettuate modifiche alle monoposto.
I tecnici della rossa hanno scelto un programma di lavoro particolare, cercando di massimizzare il set up della SF-23 con le Pirelli a banda bianca. L’impostazione utilizzata con un certo quantitativo di carburante a bordo ha fornito buoni riscontri cronometrici, questo sebbene l’handling non fosse perfetto.
Tramite lo studio degli on board, infatti, abbiamo notato un comportamento non perfetto in determinate zone della pista. Charles soffriva particolarmente curva 1 in fase d’uscita, tanto che verso la fine della sessione ha reso pubblico in radio la lotta con la sua vettura. Mentre Carlos, più comodo al volante della rossa, ha rivelato un comportamento e ”rear limited” della sua Ferrari in curva 7.
Nel bel mezzo delle Fp1 sono arrivate alcune correzioni meccaniche che pare abbiano fornito più fiducia agli alfieri della rossa. Resta da capire se gli sforzi profusi saranno ripagati durante la qualifica odierna, valevole per comporre la grigia di partenza della gara domenicale. Considerando l’ottimismo in casa Ferrari prima della vigilia, un buon risultato in casa della Red Bull sarebbe una bella spinta sul morale.
Gp Austria 2023/Analisi on board Ferrari: Q1
La rilevanza della prima sessione ufficiale del fine settimana è alta. Senza contare che ottenere un buon risultato nella giornata odierna, in pratica, significa “mettere in ghiaccio” un buon esisto anche per domani, considerando che le vetture saranno le stesse a livello di set up. Il tempo stringe ed i piloti si apprestano a salire sulle proprie vetture.
All’interno del garage soggiungono le ultime indicazioni ai piloti. Lo studio della telemetria risulta molto utile per massimizzare il pilotaggio nei punti del circuito dove hanno faticato di più. Il solo carico sviluppabile all’anteriore è passabile di modifica e a tal proposito, a quanto sembra, in Ferrari proveranno ad aggiungere qualche “click” di deportanza. Aggiornamento meteo: 27,6°C la temperatura dell’aria, 43,1°C quella dell’asfalto. Umidità al 36%, 1.3 Km/h l’intensità del vento che soffia dal nord. Notori accesi sulle rosse.
Le due vetture di Maranello fanno capolino in pista. Per il primo run le rosse montano le Pirelli a banda rossa. Molta cura del warm up, mentre l’intensità del vento è improvvisamente aumentata e potrebbe dare fastidio all’aerodinamica delle vetture. Si passa alla mode race e via per il primo intento push. L’handling pare discreto, considerando la presenza di un leggero sottosterzo in entrata. Mappature motore anche alte, al momento. Il secondo tentativo viene di fatto inibito da una bandiera rossa nel T1.
I ferraristi non erano molto contenti. Tramite gli on board abbiamo notato una certa difficoltà nel portare le gomme nella corretta finestra di funzionamento. Si dovrà curare di più tale aspetto, senza dubbio cruciale per sfruttare appieno le mescole. Dopo pochi minuti la sessione riparte. Altro set di gomme Soft nuovo per ambedue le rosse. Si passa alla modalità ERS position 7.
Carlos effettua una tornata pulita. Questa volta pare che gli pneumatici abbiano trovato la working range perfetta. Bene anche Leclerc che continua a pagare nei confronti del compagno un gap nel T1. Si procede ora con un double cool down lap, passando al manettino numero 6 sull’ERS. Gli ingegneri di pista dei ferraristi fanno sapere che servirà un ulteriore giro push per essere sicuri di passare la tagliola del Q1. Dopo aver raffreddato le gomme si riparte, nel tentativo di abbassare nuovamente il crono. In realtà i tempi sul giro non scendono, ma i riscontri precedenti, alla fine, sono più che sufficienti.
Gp Austria 2023/Analisi on board Ferrari: Q2
La seconda parte della qualifica prende corpo tramite un chiara consapevolezza: l’importanza estrema nell’attivare le mescole. Nei box Charles ha fatto sapere che curva 1 resta di non facile interpretazione per lui. Nel mentre, suggeriscono a Carlos di prestare maggiore attenzione in curva 9. Fanno sapere che al momento la pioggia non fa presenza. Un piccolo aggiustamento sulla downforce all’avantreno e le rosse tornano a calcare l’asfalto austriaco, con un treno di Pirelli a banda rossa usate.
Leclerc non è perfetto in curva 1, arriva lungo alla 3. Per questa ragione alza il piede, procede lentamente per mezza tornata e si rilancia. Al contrario Carlos chiude la tornata staccando il suo tempo, si apre in radio e chiede più carico per il prossimo run: “point one up“. Giunto in pit lane viene fermato alle bilance. Nel frattempo il monegasco marca il suo crono senza proferire nulla in radio e come il compagno, tornando ai box, passa dalle bilance.
Sainz torna in pista di immediato, questa volta con le Soft nuove. Buona la sua track position. Il vento è simile al tentativo precedente, gli viene riferito. Intelligentemente Ferrari mette in piede un gioco di scie e l’iberico ne usufruisce nella retta che porta a curva 4 grazie all’aiuto del suo teammate. Sainz rientra in garage, mentre il Charles continua la sua marcia effettuando un doppio giro di raffreddamento gomme.
Marcos si apre in radio e si complimenta per il suo approccio in curva 1, finalmente all’alterezza del situazione. Il monegasco si rilancia mentre Carlos, dopo la sosta per montare un treno di Soft nuove, esegue il medesimo programma. Lo spagnolo rosicchia pochi millesimi al suo tempo e consolida la seconda piazza. La Q2 termina qui con buone speranze visto il rendimento sciorinato dalle rosse.
Gp Austria 2023/Analisi on board Ferrari: Q3
Il momento di fare sul serio è arrivato. Ferrari ha intenzione di giocarsi al meglio le carte a disposizione con il surplus di potenza sulla mappatura della power unit ancora disponibile. I tempi sono maturi. Espletate le consuete modalità di accendono i motori e si parte. I due ferraristi montano sulle proprie vetture un set di Pirelli a banda rossa nuove di pacca. Attivazione fatta, si parte full power. Tra poco vedremo chi si è tenuto qualcosa nel “taschino”.
Carlos non era partito male ma nel T2 commette un errore che pregiudica la sua tornata. Charles al contrario da tutto proprio nel secondo settore ma nel terzo si becca due decimi abbondanti da Verstappen. Marcos cerca di correggere l’impostazione del monegasco nelle ultime due curve della pista, avendo del margine per migliorare. Gli chiedono pertanto di frenare un pelo più tardi in curva 10. lasciando scorrere la vettura prima di tornare sul gas.
Si riparte, ancora Pirelli a banda rossa per gli alfieri di Maranello che si lanciano per l’ultimo giro lanciato della qualifica. Sainz riesce a mettere una pezza alla prestazione non ottimale precedente staccando il terzo tempo. Qualche sbavatura ma comunque molto positiva la sua performance. Charles si supera e grazie al suggerimento del muretto “sistema” il T3 malgrado non sia all’altezza di Verstappen piazzandosi a soli 48 millesimi dal due volte campione del mondo.
In ultima istanza non possiamo che fare un giusto applauso alla Ferrari. Con una veste aerodinamica recentemente introdotta e gli ulteriori correttivi apportati in Austria, in una sola ora di prove libere trova un buon assetto e si attacca agli scarichi della Red Bull. La partita è appena iniziata, è chiaro, tuttavia le due SF-23 hanno mostrato un ottimo potenziale. Se domenica Cavallino Rampante confermerà il basso consumo gomme mostrato in Canada, le possibilità di insidiare il giovane talento di Hasselt faranno presenza.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari