mercoledì, Dicembre 18, 2024

F1: la “guerra” delle coperture è pronta ad accendersi

La FIA, nei mesi scorsi, aveva emesso un bando per la fornitura di pneumatici di F1 per il triennio 2025-2027 d. Place de la Concorde aveva deliberato una serie di punti e di elementi che il richiedente deve soddisfare per poter diventare gommista unico del Circus. Questa necessità si rende tale per due ordini di ragioni. La prima, si rende necessaria per evitare un’escalation competitiva che farebbe lievitare oltremodo i costi e che trasformerebbe le vetture, durante ogni singola stagione, in laboratori ambulanti con relative questioni di sicurezza che non sarebbero puntualmente tutelate.

L’altra motivazione è di carattere squisitamente sportivo. Avere due gommisti potrebbe generare differenze prestazionali troppo marcate tra le monoposto fornite. Ma anche e soprattutto altalenanti da gran premio a gran premio in base alle caratteristiche della pista e dell’asfalto, cosa che accadeva puntualmente quando la Formula Uno si divideva tra due aziende costruttrici.

F1, gomme 2025-2027: continuità e innovazione green

Le coperture di nuova generazione dovranno soddisfare due necessità ben chiare: continuare ad essere installate su cerchi da 18 pollici e fare a meno delle termocoperte. Questa è una sfida molto importante che Pirelli ha già cominciato a raccogliere e che anticiperà ciò che dovrebbe andare in vigore nel 2024, anno per il quale si sta studiando l’abolizione totale degli strumenti di riscaldamento. 

F1
Mario Isola, direttore della divisione motorsport di Pirelli

Proprio Pirelli lo aveva anticipato Mario Isola in un’intervista esclusiva rilasciata ai nostri canali qualche mese addietro – è il soggetto che al momento sembra essere avvantaggiato nella corsa alla fornitura per il triennio in oggetto. Per ora il costruttore milanese si è limitato a rispondere al tender pubblicato dalla FIA. Un passo necessario per essere preso in considerazione dai decisori.

La FIA ha pubblicato l’invito a partecipare alla prossima gara per la fornitura di pneumatici per i massimi campionati delle monoposto – vale a dire Formula 1, Formula 2 e Formula 3 – per il triennio 2025-2027 (con opzione per il 2028). Il documento delinea caratteristiche sostanzialmente in continuità con le gomme utilizzate oggi, che confermano la loro rilevanza per il trasferimento tecnologico dalla pista alla strada, dando una particolare attenzione alla sostenibilità“.

Lo scenario descritto dalla FIA – prosegue la nota della Pirelli è allineato alla strategia per il motorsport di Pirelli e dunque è di grande interesse, dato che siamo Global Tyre Partner da oltre un decennio, dal 2011. Una decisione definitiva sulla partecipazione di Pirelli alla gara sarà ovviamente presa al termine dello studio approfondito del documento FIA”.

Questo il comunicato che aveva emesso la “P Lunga” a conferma delle volontà di proseguire nella massima serie. Ma oltre all’abolizione delle termocoperte e alle gomme a spalla ribassata, la Federazione e Liberty Media cos’altro chiedono ai gommisti del futuro? Il vincitore del contratto 2025-2027 deve aderire alla strategia ambientale FIA e ottenere una valutazione a 3 stelle nell’accreditamento ambientale individuato da Place de la Concorde.

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gomme F1 Pirelli

Gomme 2025-2027: sostenibilità e performance le richieste di FIA e Liberty Media

Il nuovo fornitore deve essere in grado di dimostrare i propri sforzi di sostenibilità all’interno dell’organizzazione, dettagliare la propria impronta di carbonio nel processo di produzione, fornire stime di trasporto, sforzarsi di utilizzare materiali riciclati e fornire  le proprie “soluzioni sostenibili di fine vita”. Ossia come si intende trattare gli pneumatici  usati e i materiali riciclati.

Se la FIA ha scritto e fornito le linee guida sulla sostenibilità, ha lasciato ai produttori la possibilità di soddisfare questi criteri con mezzi e strumenti che meglio si adattano ai propri processi produttivi. Il legislatore stabilisce il target, il fornitore lo deve raggiungere a modo suo, detta in maniera semplice. 

Chiaramente FIA e Liberty Media sono ben consapevoli che questi obiettivi di sostenibilità devono essere compatibili con la qualità del prodotto, l’efficacia e la sicurezza dello stesso. Ancor più che l’ecosostenibilità, è la sicurezza dei piloti ad essere stata posta al centro dell’azione del legislatore. È il nuovo fornitore unico che dovrà soddisfare questa caratteristica ascoltando il parere dei piloti, quello degli ingegneri, e andando a soddisfare quelle che sono le richieste di spettacolo di chi organizza il grande carrozzone.

Ed è proprio questo aspetto che potrebbe avvantaggiare la Pirelli, che ha un know-how e un’esperienza acquisite sul campo che potrebbero fare la differenza nel convincere chi deve effettivamente decidere chi sarà il prossimo gommista. Il gruppo guidato da Mario Isola ha dimostrato negli anni di saper ascoltare le istanze che arrivavano da più parti (piloti, team, FIA e proprietà della Formula Uno) adattando un prodotto alle necessità combinate di questi quattro soggetti. 

F1
Gomme Bridgestone

F1: Bridgestone pronta ad insidiare Pirelli

Negli uffici di Pirelli Motorsport si respira fiducia sul fatto che vi possa essere continuità dopo anni di lavoro sul campo. Qualche settimana fa si era fatta forte la candidatura di Hankook, colosso sudcoreano che, dopo attente valutazioni, ha deciso di fare un passo indietro, probabilmente avendo compreso che, per il proprio mercato, la F1 rappresentava una sorta di salto nel buio che non garantiva il ritorno d’immagine e di know-how desiderato a fronte degli investimenti necessari.

Chi invece, un po’ a sorpresa, pare avere intenzione entrare nel contest è la Bridgestone, vecchia conoscenza della F1 che, secondo Autosport, avrebbe deciso di insidiare il costruttore italiano. La casa nipponica è stata in F1 dal 1997 al 2010. Negli ultimi quattro anni della sua esperienza fu fornitore unico dopo l’addio della Michelin. Eiichi Suzuki, responsabile della pianificazione del comparto sport motoristici del colosso giapponese, ha ammesso che la Formula Uno, così come altre categorie, sono al vaglio della dirigenza per una discesa in campo. Le intenzioni ci sono ma ad oggi, a Place de la Concorde, non è arrivata alcuna comunicazione formale. Si attendono sviluppi a breve.

Chiunque la spunterà l’auspicio è quello di vedere coperture che, garantendo i soliti alti standard di sicurezza raggiunti e dai quali la FIA non intende derogare, riescano ad offrire strategie più “fantasiose”, magari con una durata media inferiore rispetto a certe mescole attuali con le quali, vedasi Miami, qualcuno è riuscito a percorrere la distanza di una gara intera. Una deriva che, in una F1 che non riesce a superare certi difetti endemici, rischia di rendere lo show troppo piatto.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Pirelli Motorsport, Scuderia Ferrari, Bridgestone

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