Ferrari si approccia al week end austriaco con tanta fiducia sotto braccio. La necessità di svoltare impera, lo sappiamo, lo abbiamo detto e ribadito a più riprese, oramai. La nuova veste aerodinamica presentata in Spagna attende ulteriori conferme, con l’aggiunta delle “correzioni” apportate all’ingresso del fondo e la versione aggiornata di ala anteriore. Si tratta di validare il tutto cercando di estrapolare la massima prestazione.
In questo scenario la pista incastonata tra le colline della Stiria può aiutare la rossa. Le caratteristiche del Red Bull Ring si avvicinano in qualche modo alla pista canadese, teatro della recente tappa mondiale. Resta da capire come la vettura modenese affronterà questa unica sessione di prove libere verso la qualifica pomeridiana, valevole per comporre la griglia di partenza domenicale.
L’impostazione scelta al posteriore prevede la specifica testata durante i pre season test in Bahrain. L’approccio dei tecnici italiani è “prudente”. L’esigenza di sfruttare al meglio gli unici sessanta minuti a disposizione per trovare la messa a punto ideale, infatti, ha spinto piloti e ingegneri a optare per una strada già battuta aerodinamicamente parlando. Si cercherà perciò di sfruttare in modo ottimale due punti forti del progetto 675: trazione e potenza della power unit.
Sotto questo aspetto la nuova ala anteriore dovrebbe garantire una distribuzione del carico installato più uniforme, utile ad allargare la finestra di set up e, al medesimo tempo, garantire l’handling più consono per affrontare nel migliore dei modi i tre settori che compongono la pista austriaca. Top speed, grip meccanico e buona spinta verticale nei tratti ad alta velocità di percorrenza presenti tra T2 e T3.
Ferrari SF-23: live on board Fp1
Il momento di scendere in pista si avvicina. Il garage è in fermento e le ultime e indicazioni circolano all’interno dei box. Si procede ora con i consueti controlli: power unit, sistema ibrido, impianto frenante e trasmissione. I piloti stanno salendo a bordo delle proprie vetture. Aggiornamento meteo: 27,6°C la temperatura dell’aria, 44,1°C quella dell’asfalto. Umidità al 38%, 2.5 Km/h l’intensità del vento che soffia dal nord. Notori accesi sulle rosse.
Per questo primo run, ambedue i ferraristi scendono in pista con le Pirelli a banda bianca. La trasmissione è settata su “Gx position 3”, non molto aggressiva. Dopo aver attivato le mescole si passa alla mode race per questo primo tentativo. Da subito si nota la presenza del porpoising sulle SF-23. Abbastanza precisa all’avantreno le vetture italiane sembra avere un assetto di base strano.
Si passa ora su “Engine 4” per avere più potenza dal motore a combustione interna. Charles dopo 3 tornate senza alzare il piede rallenta, stessa cosa per Carlos. Gli ingegneri di pista chiedono vari test sul sistema ibrido, per massimizzare l’utilizzo dell’overboost K1. Leclerc ha commesso un piccolo errore nel T1. Rispetto a Sainz fa un po’ più di fatica ad intrepretare al meglio curva 1 al momento.
Visto il cospicuo quantitativo di carburante a bordo, nei tratti ad alta velocità di percorrenza le rosse mostrano un comportamento non ottimale e lo spagnolo, in curva 7, ha quasi perso la vettura. Il madrileño alza ora il piede per raffreddare le gomme. Dopodiché realizzerà un passaggio a DRS chiuso con la massima potenza sull’endotermico “Engine 1“. Stesso programma per il monegasco.
Arrivano diversi consigli su come usare il differenziale a centro curva sommati ad alcuni campi di impostazione sui freni. Il test non è al meglio per gli alfieri della rossa. Carlos ha definito la numero 55 “rear limited” in curva 7. Adami ne prende atto e suggerisce di curare maggiormente la trazione in curva 3. Anche Charles non è parso del tutto contento anche perchè ha commesso un paio di sbavature. Altro giro lanciato con mappature più blande e si torna ai box.
All’interno del garage soggiungono vari conciliaboli. Si procede con alcune correzioni meccaniche sulla messa a punto, nel tentativo di fornire ai piloti una guidabilità migliore. Presto capiremo se i provvedimenti produrranno un salto di qualità che al momento, a quanto pare, è necessario per fornire la fiducia necessaria ai ferraristi.
Dopo una breve sosta Charles torna a calcare l’asfalto austriaco, scrub Hard per lui, quelle del run precedente. Dopo aver effettuato diversi costant speed e attivato le mescole, si passa alla mode race con il DRS non attivabile. Il pompaggio aerodinamico resta tale, così come una certa difficoltà in determinate curve. I cambi realizzati non sembrano fattuali, al contrario ha fatto presenza un leggero sottosterzo in ingresso curva. Carlos è rimasto ai box.
Il monegasco realizzerà un ulteriore test su “Engine 1“. Il giro è andato meglio. Sembra che Leclerc abbia capito come guidare la rossa. Nel mentre torna in pista anche Sainz, gomme Hard usate anche per lui con un piccolo cambio di carico sviluppabile all’anteriore. Marcos suggerisce al ferrarista di usare la configurazione pre mappata in curva 1, aspetto che lo aiuterà nella gestione della piega con banking negativo. Anche l’iberico realizza lo stesso programma, anche se un po’ in ritardo rispetto al compagno.
La potenza ibrida si alza. Si passa a Soc 2 per spendere un quantitativo di energia decisamente superiore a quello immagazzinato. Sembra che l’impostazione dei moto generatori sia buona, capace di fornire un ottimo supporto nell’arco della tornata. Ultimo passaggio per Charles che prende la via della pit lane. Carlos compie un passaggio in corsia box, realizza una prova di partenza e torna i pista per terminare il lavoro. Massima potenza endotermica, Soc 2, DRS chiuso.
Il tentativo dello spagnolo è abbastanza buono, malgrado in curva 1 arrivi una bella correzione in uscita. In generale possiamo dire che Ferrari ha concertato il proprio lavoro sull’affinamento del setup in ottica mini gara. In tale senso i riscontri cronometrici sono buoni. Charles scende nuovamente in pista, questa volta con un set di Soft nuove di trinca. Lo segue Sainz, due minuti più tardi.
Il monegasco chiude la sua prima simulazione sul giro secco. Molto bene il T2, meno il primo settore dove continua a soffrire curva 1 in uscita. Doble cool per lui e poi arriverà l’ultimo intento. Carlos, invece, centra una tornata molto felice essendo tre decimi più veloce del compagno di garage. Soddisfatto torna ai box, effettua una start practice, e si rilancia in pista.
Il secondo tentativo di Leclerc viene abortito. In curva tre il ferrarista alza il piede, si apre in radio e fa presente la sua sofferenza alla 1, costretto a lottare parecchio con la numero 16 in uscita. Senza dubbio dovrà studiare con molta cura questo tratto della pista per migliorare il suo rendimento.
In ultima istanza possiamo dire che la rossa, malgrado qualche problemino legato all’handling, abbiamo trovato una buona performance. Come detto in precedenza si è prestata molta attenzione alla passo per la Sprint, mentre verso la fine della sessione i test sul push lap hanno espresso un verdetto: Ferrari, al netto delle mappature e quantitativi di carburante imbarcato dagli avversari, sembrerebbe in grado di giocarsi posizioni al vertice. Attendiamo conferme alle ore 17.00.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari