Ferrari ha presentato la nuova vettura. Si tratta di correzioni mirate sul progetto 675. Sottosquadro più ampio per far funzionare al meglio la zona dell’undercut, unitamente al scivolo che dalla parte superiore dei sidepod scende sino al diffusore per creato il così detto effetto outwash. A questo va aggiunta la nuova ala monopilone più scarica che, sulla carta, dovrebbe garantire un’efficienza migliore.
Tramite l’analisi telemetrica realizzata nella giornata di ieri, abbiamo notato una certa mancanza di carico. Tale aspetto si traduce in una velocità di percorrenza inferiore in determinate curve come ad esempio la numero 9. In questo tratto della pista sono addirittura 13 i chilometri in meno rispetto alla Red Bull.
Durante l’ultima sessione di prove libere del Gran Premio di Spagna, tecnici e piloti della rossa dovranno centrare il corretto compromesso. L’obiettivo mira a limare il gap negativo emerso in merito alla spinta verticale e, al contempo, garantire alla SF-23 buone velocità di punta.
Altro fattore cruciale riguarderà il delta tra qualifica e gara. Lo step evolutivo pare aver davvero limato questa caratteristica. Aspetto molto importante per quanto concerne la gestione gomme, vero tallone d’Achille della vettura italiana. Tanta carne al fuoco insomma, in un week end che necessariamente deve produrre uno scatto in avanti per dare un senso alla stagione.
Ferrari: live on board Fp3 Gp Spagna 2023
Gli ultimi preparativi sono in atto. Il garage Ferrari sembra piuttosto tranquillo. Soliti check alla power unit, trasmissione, sistema ibrido e impianto frenante. Durante la prossima ora ambe due le rosse monteranno la configurazione rivista. Secondo le informazioni raccolte in pit lane, gli ingegneri hanno studiato una particolare messa a punto per massimizzare il potenziale dell’auto.
I dati raccolti hanno evidenziato un miglioramento fattuale che però, è ovvio, andrà mostrato in pista. Sebbene le condizioni meteo non siano ottimali, la pioggia al momento non sembra arrivare. Aggiornamento: 22,1°C la temperatura dell’aria, 29,2°C quella dell’asfalto. Umidità al 64%, 2,6 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud. Pirelli ha fornito un set di intermedie in più a tutte le scuderia. Mentre la pressione delle gomme anteriori aumenta di 1 Psi per le forti sollecitazioni nelle curve ad alta velocità di percorrenza.
I ferraristi salgono a bordo delle proprie vetture. Sainz scende in pista. La sua SF-23 monta un treno di gomme Medium. Un minuto più tardi lo segue Charles con le medesime mescole. Marcos fa sapere che si realizzerà un push lap per poi tornare in pit lane e montare le Soft. Il muretto Ferrari comunica che la pioggia arriverà tra 5 minuti.
Leclerc passa alla modalità push e si lancia. L’asfalto freddo e umido non crea particolari problemi all’handling della rossa. Resta da capire perchè i tecnici di Maranello abbiano montato le Pirelli a banda media in questa condizione. Si passa quindi alle gomme rosse su entrambe le auto, con un aggiustamento al carico sviluppabile all’anteriore: “plus 2 clicks“.
Il motore endotermico viene settato su Engine 1, per avere la massima potenza del propulsore a combustione interna. I ferraristi chiudono il primo intento. Le monoposto. malgrado i 20 gradi in meno rispetto alla giornata di ieri, mostrano un handling comunque buono. Qualche piccola correzione in uscita ma nulla di importante. In questa fase Sainz si è trovato più a suo agio con l’auto emiliana. Nessun feedback in radio.
Arriva la bandiera rossa per il botto di Sargeant che, all’ultima curva del tracciato, perde il controllo della Williams FW45 provocando l’interruzione delle Fp3. i commissari sono impegnati a ritirare la vettura e ripristinare le normali condizioni del circuito. Bandiera verde e la sessione riparte. Un po’ a sorpresa con tutti a box le rosse tornano in pista con un set di intermedie.
Carlos sin informa sul papabile “spay” che le vetture producono in queste condizioni. Al momento è assente visto la poca acqua accumulata sulla pista. Il cambio è settato su una mappatura poco aggressiva in questa fase. Le rosse mostrano un buon bilanciamento anche in queste condizioni. Senza dubbio la prudenza è parecchia ma le SF-23 consentono comunque agli alfieri di Maranello di spingere senza troppi problemi. Dopo due tornate si effettua un cool down, mentre anche altri piloti tornano a calcare l’asfalto catalano.
Sainz fa sapere di dover gestire le gomme visto che in certi punti della pista si consumano eccessivamente per la mancanza di acqua. In Ferrari si approfitta di questo scenario incerto per eseguire test aerodinamici sommati a verifiche sull’overboost. I riferimenti necessari per verificare la bontà della messa a punto non ci sono purtroppo. Temperature troppo basse rispetto al venerdì, senza contare le mescole intermedie.
Purtroppo le considerazioni estrapolabili in merito alla qualifica non fanno presenza. Resta da capire quali saranno le condizioni meteo alle 16, momento nel quale le vetture lotteranno per le posizioni sulla griglia. Si andrà un po’ alla ceca, insomma. Il rovescio temporalesco non ha di certo aiutato il team italiano che nonostante tutto ha cercato un ulteriore raccolta dati relativa al nuovo pacchetto.
Durante gli ultimi minuti della sessione si montano le Soft sulle due SF-23. La pioggia continua a cadere molto leggera però. Si proverà a realizzare una tornata spinta sul ibrido Soc 1, per testare la bontà dei motogeneratori. La maneggevolezza della rossa è sempre buona, anche con le Pirelli a banda rossa. Servono due tornate spinte per portare in temperatura gli pneumatici.
La pista poco a poco si sta asciugando ma purtroppo il tempo a disposizione finisce. I feedback dei ferraristi sono comunque buoni. Prima delle consuete prove di partenza sulla griglia il monegasco si apre in radio. Oltre ad alcune considerazioni di carattere generale, Charles si definisce comunque soddisfatto del comportamento dell’auto su entrambe le mescole utilizzate.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz