giovedì, Novembre 14, 2024

Gp Spagna 2023/Analisi on board qualifiche: Ferrari in prima fila, Leclerc “unbelievable”…

Ferrari non è riuscita a testare la vettura a dovere. Colpa della pioggia che di fatto ha cancellato tutti i riferimenti della giornata precedente. Le verifiche relative alla messa a punto studiata al simulatore potevano fornire indicazioni molto importanti in vista della qualifica. Considerando che la prossima ora ufficiale di F1 che definirà la griglia di partenza di disputerà in condizioni bagnate, le vetture italiane scenderanno in pista un po’ alla ceca.

Resta da capire, lo faremo a breve, come la SF-23 si comporterà in queste condizioni. Nella seconda parte delle Fp3 le auto modenesi hanno mostrato un buon bilanciamento di base. Aspetto sottolineato in radio da Charles. Tuttavia l’attuale contesto mutevole non offre punti di riferimento alcuni. Sarà interessante capire se rispetto alle prime gare del mondiale, su asfalto bagnato la rossa riuscirà a produrre una buona prestazione.


Qualifiche Gp Spagna 2023: Ferrari SF-23 live

Al momento pare che le condizioni metereologiche diano una tregua. Aggiornamento: 20,5°C la temperatura dell’aria, 24,2°C quella dell’asfalto. Umidità al 75%, 0,3 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud. Tutto finalmente è pronto. I ferraristi salgono a bordo delle proprie vetture. Gli ultimi dettagli sono al vaglio tramite diversi conciliaboli tra tecnici e piloti.

Charles, ancora in garage, viene istruito sul programma di lavoro. Le gomme dovrebbero essere Soft. La pioggia, secondo il muretto Ferrari, potrebbe arrivare tra due minuti. Scendono in pista le rosse, ambedue con gomme Soft. Nemmeno il tempo di attivare le mescole e arriva la bandiera rossa per la presenza di ghiaia in diversi punti del tracciato.

Leclerc fa sapere che ha perso il posteriore molto facilmente e le attuali condizioni della pista non sono affatto ottimali. La pioggia pare sia in curva 1 e 2, molto leggera. Queste le info del team italiano. Le SF-23 tornano a calcare l’asfalto catalano posizionandosi in pit lane in attesa della bandiera verde. Spengono la macchina per poi riaccenderla 2 minuti più tardi e mantenere la corretta quantità di carburante.

Si parte con il mode warm up per attivare le gomme, fattore cruciale con queste condizioni. Si passa alla mode push per il primo giro lanciato. C’è molto traffico pista e ci potrebbe essere un impeeding su Sainz per mano di Gasly. Nel mentre Charles si apre in radio e definisce la vettura molto difficile da guidare. Marcos sostiene che sia colpa delle gomme non in temperatura. Arrivano i check del caso e la la numero 16 è perfetta.

Solo nel T1 il monegasco si becca 7 decimi dal compagno. Il suo feeling con la rossa attualmente è basso. “C’è qualcosa che non funziona nel mio posteriore“. Leclerc è in difficoltà e chiede ulteriori check. Torna ai box per cambiare gomme sommato ad un controllo rapido al retrotreno. Al contrario Sainz sembra abbastanza tranquillo.

Nuovo set di Pirelli a banda rossa per Charles. I meccanici danno un’occhiata nel retro della sua vettura e non trovano nulla di strano. Il ferrarista si lancia nuovamente per marcare un tempo valido e passare il taglio della Q1. Anche Sainz è a rischio, per questo si lancia in un ulteriore passaggio. Lo effettua e marca un buon tempo.

Al contrario la “tragedia” si palesa per la numero 16: Leclerc è fuori dalla Q2. Il suo tempo, diciannovesimo, è davvero imbarazzante. Lo stesso monegasco definisce “incredibile” quello che è successo. Senza dubbio qualcosa non ha funzionato sulla sua vettura. Resta da capire se effettivamente c’è qualche danno o “semplicemente” l’attivazione delle mescole non è arrivata limitando le prestazioni.

La seconda parte della qualifica prende corpo. Sainz scende in pista con le Pirelli a banda rossa usate. Adami si assicura che lo spagnolo porti in temperatura le mescole. La tornata è pulita e per il momento vale la terza piazza a un secondo dal leader Verstappen, indiavolato con la sua RB19.

Una sosta e l’iberico abbandona nuovamente la pit lane. Ancora Soft ma questa volta nuove di pacca. L’obiettivo è quello di qualificarsi alla Q3. Il passaggio del madrileño è molto buono, a soli 30 millesimi da Verstappen. Curva 1 è dove il ferrarista perde tempo rispetto al campione del mondo in carica.

Ferrari
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) durante la Q2 del Gran Premio di Spagna 2023

L’ultima parte della sessione classificatoria prende corpo. Carlos sta esaminando la telemetria ina sella alla propria vettura, per cercare di capire dove può rosicchiare ulteriori decimi. I meccanici tolgono le termocoperte e l’unica SF-23 in gioco scende in pista. Per questo primo stint, la numero 55 monta un set di Pirelli a banda rossa usate.

Il passaggio di Carlos non è eccezionale, ma comunque utile per alzare la confidenza con la sua monoposto. Scatta un conciliabolo via radio tra lo spagnolo e Adami, dove di definiscono alcuni parametri relativi alla power unit per l’ultimo intento. Sainz torna in garage dove vengono montate le ultime Soft nuove, in attesa di scendere il pista e attaccare il cronometro.

Arriva il momento della verità. Il ferrarista effettua una tornata al limite, abbastanza pulita. Vale la seconda piazza dietro al giovane talento di Hasselt, quattro decimi e mezzo dalla Red Bull numero 1. Considerando lo scenario e la brutta qualifica di Perez, undicesimo, partire in questa posizione potrebbe garantire un podio allo spagnolo.

Resta da capire la gestione gomme che la Ferrari sarà in grado di produrre. Se come sembra gli aggiornamenti hanno chiuso il delta tra qualifica e gara e aiuteranno il pilota nell’amministrazione del degrado, l’obiettivo che lo stesso iberico ha menzionato davanti ai microfoni della F1 è possibile.

Per quanto riguarda Charles sarà una grada davvero difficile. Partire dall’ultima fila sarà di per se limitante a livello mentale. Tuttavia il monegasco ci ha abituato a rimonte strepitose e se la sua SF-23 lo consentirà, il target zona punti è credibile. Nelle prossime ore scatteranno i controlli sulla numero 16 per verificare lo stato della vettura che, effettivamente, soprattutto al posteriore, mostrava un atteggiamento davvero bizzarro.


Autore e immagini: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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