Se si trattasse di calciomercato, i manager di Leclerc e Sainz sarebbero già impegnati nelle trattative per il rinnovo dei contratti dei propri assistiti in scadenzacon al Ferrari nel 2024. Le dinamiche del mercato piloti sono assai diverse da altri sport. Nonostante il risultato sportivo di un team sia frutto dell’operato di un team composto da numerosi addetti, dal punto di vista dei driver resta fondamentalmente una disciplina individuale.
In tal senso gli assi del volante in molte circostanze non hanno alcuna fretta di prolungare rapporti in essere soprattutto se i risultati sportivi non sono adeguati alle aspettative. In secondo luogo la Formula 1 moderna ha riproposto prepotentemente il paradigma in base al quale il rapporto di forze tra i team mate sia ben definito (in molti casi disciplinato anche dal punto di vista contrattuale).
In questi giorni Frédéric Vasseur ha definito vincente il binomio Leclerc – Sainz ribadendo la centralità del pilota monegasco nel progetto del Cavallino Rampante. La convinzione dei vertici della scuderia di Maranello nelle qualità di Charles è evidente.
Il monegasco è la guida designata a riportare l’iride sotto le insegne del Cavallino Rampante dopo un’ astinenza di oltre tre lustri. Tutto fin troppo lineare se non fosse che dalla parte opposta del box c’è un pilota assetato di vittoria al pari di Charles. Sainz ritiene, come giusto che sia, di avere le carte in regola per lottare per qualsiasi obiettivo. Legittima velleità di un pilota ingaggiato senza alcuna clausola di subalternità rispetto al compagno di squadra.
Nelle stagioni in cui il mezzo non ha consentito di lottare per la vittoria il binomio Leclerc – Sainz ha dimostrato di saper lavorare in modo sinergico fornendo un grosso supporto alla causa del team italiano. Negli unici frangenti in cui il mezzo è stato all’altezza del talento dei piloti sono emersi i limiti di entrambi i piloti. Reazioni figlie di uno status non riconosciuto esplicitamente ma che rappresenta il classico segreto di Pulcinella.
Ferrari: la coppia vincente di Vasseur non è necessariamente la migliore opzione per Sainz
Non sorprendono pertanto le recenti dichiarazioni di Sainz in cui ha confermato di dare priorità a una potenziale prosecuzione del sodalizio con la storica scuderia italiana senza tuttavia escludere piani alternativi che possano assecondare il suo desiderio di successo. Quasi certamente anche in questa stagione Carlos e Charles sotterreranno l’ascia di guerra in favore di un lavoro funzionale al recupero della competitività rispetto ai principali competitor.
Entrambi gli alfieri di Maranello stanno metabolizzando l’ennesima stagione al di sotto delle aspettative con grande professionalità tuttavia il prossimo inverno è più vicino di quanto si possa pensare. Nonostante le reiterate dichiarazioni d’amore dei piloti della Rossa, stiamo parlando di due campioni che in coppia hanno totalizzato meno vittorie di Valtteri Bottas.
La sensazione è che Leclerc legherà il proprio futuro con la rossa almeno sino alla svolta regolamentare del 2026. Deadline entro la quale Frédéric Vasseur dovrebbe aver rimodellato il reparto corse della Scuderia Ferrari negli uomini e nel modello operativo. Viceversa, il pilota iberico potrebbe cercare la definitiva consacrazione in un team nel quale si senta il punto di riferimento imprescindibile, nel pieno della maturità sportiva.
Difficile che gli intenti futuri dei piloti della Rossa possano essere procrastinati oltre il prossimo inverno. Congetture certo, corroborate comunque da tanti piccoli segnali sia da parte di Charles che di Carlos. Il futuro è già iniziato.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Foto: F1, Scuderia Ferrari
