mercoledì, Dicembre 4, 2024

Ferrari SF-23”B”: il cauto ottimismo degli uomini di Maranello

L’interesse generale del paddock nelle prime sessioni libere del Gran Premio di Spagna è stato certamente focalizzato sul debutto degli aggiornamenti alla Ferrari SF-23 che in relazione all’entità dei correttivi può essere etichettata come una vera e propria release “B”. Dopo innumerevoli indiscrezioni, le nuove linee della Rossa sono state svelate e l’evidenza tecnica più rilevante è l’abbandono della particolare geometria svasata delle pance, marchio di fabbrica della F1-75 e della specifica di base della monoposto 2023.

L’evidente affinità verso il paradigma aerodinamico della Red Bull rappresenta l’inizio di un processo di convergenza verso il design ormai adottato da tutti i team. Per la Scuderia Ferrari si tratta dell’inizio di un processo di migrazione concettuale che continuerà nel corso della stagione per affinamenti successivi. L’obiettivo dichiarato degli uomini del Cavallino Rampante è quello di replicare sulla distanza di gara quanto di buono si riusciva ad estrarre dalla SF-23 sul giro secco.

Ferrari
Confronto della geometria dei sidepod della SF-23 vs SF-23”B”

E’ improprio ipotizzare che la rossa possa cambiare passo attraverso la sola modifica della “cover”. Le performance offerte da una monoposto di Formula 1 sono la simbiosi di tante componenti e difficilmente un progetto nato in base a determinati razionali migliora le proprie prestazioni dopo modifiche invasive nel breve periodo. La premessa è d’obbligo in quanto non esiste alcuna bacchetta magica in grado di trasformare i bolidi di Leclerc e Sainz in una monoposto vincente.

La pista dovrà confermare in primo luogo che gli aggiornamenti producano il medesimo comportamento osservato nelle sessioni al simulatore. Un punto di partenza indispensabile affinché il successivo processo di sviluppo si basi su riscontri attendibili. Auspicio espresso da Frédéric Vasseur al termine del prime due sessioni di prove libere.


Ferrari: il cauto ottimismo degli uomini di Maranello

Il team principal transalpino ha evidenziato l’importanza della strada intrapresa dall’area tecnica sia nel breve periodo che in chiave futura. Secondo il manager di Draveil gli ingegneri di Maranello erano giunti alla conclusione che la continuità progettuale aveva prodotto un punto di non ritorno. In sostanza l’originale concept della F1-75 su cui è stata sviluppata la SF-23 non ha mostrato margini di crescita, fattore che ha giocoforza obbligato i tecnici di Maranello ad intraprendere strade diverse.

Il boss della gestione sportiva del Cavallino Rampante è fiducioso che le qualifiche possano regalare ancora delle soddisfazioni anche se l’attenzione massima sarà focalizzata sulla consistenza della performance in gara. Nel venerdì del Montemelò la Scuderia Ferrari ha effettuato una sorta di prima giornata di test, e le dichiarazioni dei piloti sono assimilabili a quelle fornite dopo la prima presa di contatto con una nuova monoposto.

Charles Leclerc ha dichiarato di essere soddisfatto in termini di produttività anche se ha ammesso onestamente di non essere in grado di trarre conclusioni in merito al livello di competitività della sua vettura rispetto alla concorrenza, che al momento non annovera Red Bull giudicata ancora una volta di un’altra categoria.

Ferrari
Il Flow-viz fa bella mostra sulla SF-23 di Sainz nel corso delle prove libere del GP di Spagna

Per quanto riguarda Sainz, il pilota iberico ha non ha effettuato la comparazione tra la specifica standard e quella evoluta della SF-23 a differenza del team mate monegasco. Il pilota iberico ha ribadito che il programma di lavoro della storica scuderia modenese è focalizzato sul ritmo gara non nascondendo che anche tra le mura amiche ci sarà da soffrire. Il figlio del due volte campione del mondo rally prevede una battaglia molto serrata alle spalle di Red Bull.

Al momento il miglior scenario ipotizzabile è che il Cavallino Rampante possa capeggiare il plotone alle spalle della corazzata austriaca per poi tentare di colmare il gap con le monoposto del team di Milton Keynes. Al netto delle mille incognite della vigilia il feedback più atteso dal team di Maranello è la validità delle scelte adoperate nel corposo update portato in pista ieri. Se la correlazione tra le simulazioni e la pista sarà confermata i risultati sportivi, nel medio periodo, saranno la logica conseguenza della bontà degli sviluppi correttivi inaugurati in terra spagnola.


Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat

Foto: F1, Scuderia Ferrari

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