In quella che si profila come l’ennesima stagione di transizione, la Scuderia Ferrari, reduce dal deludente weekend nel Principato di Monaco, si presenta alla vigilia del Gran Premio di Spagna con minori ambizioni rispetto alla precedente tappa del mondiale. Il tracciato del Montmelò è storicamente considerato il tracciato quello in cui il miglior pacchetto riesce a far valere le proprie qualità, una sorta di esame per i progettisti che difficilmente ha visto prevalere vetture che non hanno poi conquistato i titoli iridati.
Il layout della pista è stato modificato, ripristinando la veloce curva 14 che immette sul rettifilo principale, eliminando la variante tra le ultime due curve, la Europcar e la New Holland, inizialmente concepita per facilitare le manovre di sorpasso alla fine del rettilineo.
Nelle scorse stagioni proprio questa porzione del tracciato era indicativa delle qualità di trazione e agilità nei cambi di direzione delle vetture. Vedremo se il ritorno al passato offrirà maggiore spettacolo riducendo la distanza degli inseguitori in prossimità dell’attivazione della zona DRS. La scuderia modenese farà debuttare diversi correttivi sulla SF-23, inizialmente deliberati per il gran premio di Imola. L’obiettivo è quello di ampliare la finestra di competitività sulla distanza dei 300 Km/h che sinora è stata apprezzata in qualifica.
Il team di Maranello, piloti compresi, sono consapevoli che il vero obiettivo del weekend è la verifica del corretto indirizzo piano di sviluppo rispetto al risultato complessivo del team. Il gran premio in terra spagnola sarà una sliding door in merito alla comprensione della vettura. Se i primi aggiornamenti alla SF-23 si dimostreranno efficaci allora si potrà dire che l’area tecnica della storica scuderia italiana sta uscendo dalle sabbie mobili.
Si avrebbe la ragionevole certezza che l’equipe degli ingegneri capitanati da Frédéric Vassuer ha non solo compreso le aree di debolezza della monoposto ma che è in grado di poterle sanare grazie al piano di sviluppo programmato dai tecnici della rossa. Feedback fondamentale per il presente e per il prossimo futuro che sta prendendo forma nella fase di design, già avviata, del progetto 2024. Le aspettative di Leclerc e Sainz sono correttamente votate alla cautela, rispetto ai proclami di vittoria alla vigilia del Gran Premio di Monaco.
Ferrari: le prove al simulatore hanno fornito risposte positive
Il back to back Monaco – Spagna ha compresso i tempi di lavoro al simulatore. Le modifiche alla specifica di base sono state replicate nel contesto virtuale affinché i piloti potessero fornire le loro prime sensazioni.
Leclerc si è detto fiducioso in merito alla validità dei primi update che, almeno nel contesto virtuale, sembrano conferire alla monoposto più consistenza sul passo gara, vero tallone d’Achille della vettura 2023 del Cavallino Rampante. Gli ingegneri della rossa hanno profuso il massimo sforzo affinché la monoposto possa generare il necessario carico aerodinamico e ampliare la finestra di funzionamento dei penumatici. La cautela del monegasco è comunque massima rispetto agli obiettivi del weekend.
Charles è consapevole che il valore aggiunto del lavoro svolto potrebbe non essere immediato e che sarà necessario testare la bontà degli update su un arco di tempo ragionevole. La vittoria non è un obiettivo realistico confermando che Red Bull continua ad essere di un’latra categoria. Anche Carlos Sainz, idolo di casa insieme al sempreverde Fernando Alonso, antepone la massima cautela rispetto agli obiettivi del weekend tra le mura amiche.
Anche lo spagnolo rimarca il grandissimo lavoro svolto in fabbrica dalle maestranze della scuderia, tuttavia l’obiettivo primario è verificare in pista se la monoposto sia più guidabile rispetto alle prime uscite della stagione. Carlos e Charles sembrano essere tornati in modalità 2021, almeno dal punto di vista della comunicazione. In questo momento della stagione occorre volare basso sperando di aver imboccato la giusta direzione dello sviluppo.
Se a questo si aggiunge che la concorrenza non è restata certamente a guardare e molti team, Red Bull compresa, porteranno in pista degli aggiornamenti è evidente che le ambizioni devono essere mirata al miglioramento del proprio package. Solo 12 mesi fa Leclerc si ritirava per un guasto alla power unit mentre era al comando della gara con un vantaggio abissale sulla concorrenza. Sembra passata un’eternità, ma in Formula 1 i rapporti di forza possono cambiare molto velocemente.
Non sorprenderebbe se la Rossa dovesse essere la quarta forza in gara se Mercedes dovesse confermare le buone sensazioni avvertite da Lewis Hamilton nello scorso Gran Premio di Monaco. Si ha finalmente la sensazione che gli uomini di Maranello abbiano riposto improbabili sogni di gloria in favore di un miglioramento progressivo senza la pressione di dover ambire a risultati tecnicamente impossibili nell’immediato.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Foto: F1, Scuderia Ferrari