domenica, Settembre 8, 2024

Ferrari: Vasseur non sa come risolvere i problemi

L’ultima opera di ingegneria aero meccanica della Ferrari non funziona. O forse sarebbe meglio dire che ha deluso le aspettative. Su questo credo che nessuno possa obiettare. Il grande lavoro profuso durante l’inverno, peraltro iniziato con largo anticipo dopo l’estate scorsa, ha prodotto una monoposto “difettosa”. Piuttosto veloce su giro secco, incapace di gestire le gomme nell’arco della gara.

Abbiamo analizzato più volte le caratteristiche del progetto 675, attraverso diversi scritti inerenti ai grattacapi patiti che sono diversi. Forse troppi. Per di più, la correzione aerodinamica tramite un cambio di filosofia presentata a Barcellona non ha convinto. Nuove pance, fondo e ala posteriore che, almeno in Catalunya, non sono riuscite a migliorare il passo durante la corsa.

Ciononostante Vasseur ha speso parole abbastanza positive sugli update presentati in terra iberica. Almeno sul giro push, infatti, uno step in avanti è arrivato secondo il manager di Draveil. Per il resto bisogna analizzare a fondo i dati raccolti e una volta per tutte capire come amministrare le mescole a dovere. Cruccio sul quale non si arriva a una soluzione, per il momento.


Ferrari: Vasseur brancola nel buio

In Formula Uno esistono i media. Seguono questo sport come qualsiasi altro. Carta stampata, web e televisioni. Sul piccolo schermo, lato britannico, la Ferrari non è mai stata molto simpatica. Lo sappiamo. E non importa se vince o perde, tanto c’è sempre l’occasione per criticare la storica scuderia per quello che fa o dice. La storia si ripete, ciclicamente, da anni.

Tra i detrattori del Cavallino Rampante la sua presenza è assidua. Trova sempre posto in prima fila quando si tratta di commentare la rossa, nella maniera più proficua, secondo i consueti piani. Ha un fratello molto noto. Un campionissimo che ha fatto la storia della rossa con il quale, ovviamente, non condivide stile e talento.

Ferrari
lo sguardo attento di Frederic Vasseur, team principal della storica Scuderia Ferrari

Muoversi con incertezza, procedere con difficoltà, praticamente alla cieca, senza un preciso orientamento: questo il pensiero del “nostro” dopo aver osservato e intervistato il team principal della Ferrari. Parliamo di critiche mirate sulla base di opinioni espresse senza feedback reali.

Si perché parliamoci chiaro: l’individuo in questione, oltre a conoscere il nome della vettura, il colore e il nome dei piloti, poco altro sembra vantare di sapere a quanto sembra. Questo perché probabilmente non studia il comportamento della vettura attraverso gli on board, oppure non dedica tempo sufficiente a esaminare la telemetria dei ferraristi. Se lo facesse, di sicuro, le sue domande sarebbero più ficcanti e inerenti allo stato attuale della Ferrari.

Che poi chiedere “quanto tempo si necessità per tornare in vetta e lottare con la Red Bull” che domanda è? Davvero un quesito del genere può trovare una risposta plausibile? Sfera di cristallo? Si tratta del solito tuffo nel mare della banalità. Chiacchiera a vanvera. Tempo perso, insomma. Avere la possibilità di stare a tu per tu con il capo della gestione sportiva del team più glorioso della Formula Uno e non sapere come interrogarlo definisce appieno l’interesse dell’intervistatore. Non credete?

Ferrari
Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – Gp Spagna 2023

Lo spieghiamo noi quando Ferrari tornerà a lottare per la vittoria. Non è difficile da capire. Il team di Maranello sarà capace di contendere il titolo alla dominante Red bull solamente quando farà una macchina all’altezza. Questo avrebbe dovuto rispondere Vasseur alla domanda geniale dell’ex pilota, prendendolo un po’ in giro.

Ma invece il francese non sa nulla, ovviamente, secondo la mente illuminata. È stato messo lì così… tanto per fare. Criticare il suo operato disquisendo su una vettura concepita dal blocco Binotto è la cosa più giusta no? D’altronde, ereditare una patata bollente con una società che perde pezzi ogni mese, sommato a una presidenza quasi sempre assente, non si può definire come scenario complicato dal quale risorgere è difficilissimo, vero?


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Foto: Scuderia Ferrari

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