Basterebbe il solo titolo di questo scritto per descrivere il sabato del Gp di Spagna della Mercedes. Alla riprova di una pista propriamente detta, la W14 non stava sfigurando. E la cosa era particolarmente incoraggiante perché, specie con Lewis Hamilton, la vettura stava mostrando un solido potenziale da prima fila con pista particolarmente fredda e poco gommata. Situazione nelle quale, in altre circostanze, il team e i piloti si erano smarriti arrancando per ottenere un giro soddisfacente.
Alla fine delle operazioni la scuderia anglotedesca non stringe un pugno di mosche ma qualcosa che lo ricorda da lontano. Hamilton è quinto (promosso in quarta piazza per la doppia sanzione comminata ad un Pierre Gasly ormai stancamente abbonato all’infrazione dei regolamenti), Russell dodicesimo e redarguito dalla direzione di gara per il pasticcio che ha creato in Q2 nel quale ha rischiato di far fuori il collega di garage. Episodio derubricato ad incomprensione ma che potrebbe celare qualche piccolo irrigidimento nel rapporto tra i due piloti.
Mercedes: George Russell lamenta mancanza di ritmo
Il grande deluso di casa Mercedes è quel George Russell fresco di estensione contrattuale fino al 2025. Opzione fatta valere da Toto Wolff che l’ha esercitata in maniera più che convinta sottraendo dal mercato un pilota di sicuro talento e un sedile molto ambìto. L’ex Williams è apparso deluso non solo per l’errore sintetizzato dall’immagine in alto, ma anche perché la sua vettura, a differenza della gemella, non voleva saperne di entrare nella corretta finestra di utilizzo.
“E’ stata una sessione di qualifica strana. Era chiaramente complicato per tutti là fuori. Appena uscito dal box mi sentivo come se non avessi grip dalle gomme: stavo davvero lottando con la macchina che iniziava a rimbalzare molto nelle pieghe ad alta velocità. Quindi non potevo andare a fondo così come eravamo stati in grado di fare nelle FP3. Non sono stato sorpreso di essere eliminato in Q2 perché la macchina era fuori ritmo. Non ho avuto un buon feeling con essa, quindi è stato deludente“. Queste le parole del pilota sul fronte tecnico.
Ma il leitmotiv del sabato di Russell è stato l’impatto col collega. Ecco le sue considerazione sul capitolo in questione: “Non sono troppo sicuro di cosa sia successo nell’incidente con Lewis. È stato tutto abbastanza sorprendente. Stavo iniziando il mio giro di spinta e ricevevo la scia da Sainz davanti. Quel che so è che Lewis era al mio fianco. Siamo fortunati che non sia successo nulla di più grave ed è stato chiaramente un grosso errore di comunicazione da parte di tutti noi del team”.
“Non ha contribuito alla mancanza di ritmo e questo è stato il problema principale per me. Stiamo iniziando un bel po’ di posizioni più in basso di quanto dovremmo, ma sono sicuro che domani sarà una giornata migliore“. Caso rientrato. Apparentemente.
Mercedes: Lewis Hamilton non cela un pizzico di delusione
Il giorno e la notte. Questo è accaduto ieri in Mercedes. Se Russell lamentava difficoltà nel portare nella corretta zona d’utilizzo la macchina, Hamilton recrimina per una prima fila mancata che, nell’ultimo assalto della Q3, era ampiamente nelle sue corde. Fatale un errorino nel T3 del giro buono che l’ha tenuto dietro. Ma in vista della gara si respira una certa fiducia. Chiaramente con la consapevolezza che Max Verstappen fa letteralmente un altro sport vista la sicurezza con cui si è preso la più scontata delle pole position.
“Sono rimasto un po’ sorpreso di vederci così lontani oggi e alla fine competere per la prima fila della griglia – ha esordito Lewis – Abbiamo fatto un ottimo lavoro durante la notte con la nostra analisi di ieri. Abbiamo lavorato molto cercando di capire dove potevamo trovare più tempo sul giro. Sapevo quando mi sono svegliato questa mattina che ero in missione, anche se non mi aspettavo che avremmo combattuto per la P2″.
“Nel mio ultimo giro, penso di essere stato in prima fila fino alla Curva 10. Sono salito su di potenza e la macchina è scattata in sovrasterzo. Dovrò controllare, ma penso che è lì che ho perso due decimi. Tuttavia, mi è piaciuto molto guidare la vettura oggi e sono davvero incoraggiato a vedere dove si trova. Un grande ringraziamento a tutti in fabbrica perché dimostra che stiamo progredendo.
Mercedes: potenziale da sbloccare
Toto Wolff, che ha minimizzato il contatto tra i suoi alfieri, ritiene che la vettura abbia ancora del margine inespresso: “Abbiamo avuto una buona macchina in Q1, almeno con Lewis, ed entrambi i piloti erano felici nelle FP3. Penso che oggi abbiamo avuto tutto per lottare per le prime due file della griglia. Avremmo dovuto essere proprio dietro Verstappen ed è per questo che la nostra delusione è così grande“.
“Certo, non aiuta quando hai un malinteso tra le due auto. Era una mancanza di comunicazione che avremmo dovuto gestire nel garage. È stato un momento intenso alla fine della Q2, quindi non c’è nessuno a cui dare la colpa. Vedremo cosa succederà domani – ha proseguito il manager viennese – Penso che possiamo fare una gara solida; il nostro ritmo sui long run sembrava forte venerdì, quindi vedremo cosa possiamo fare. Stiamo anche costruendo una buona base da cui imparare con la macchina e questo fine settimana ci fornirà una nuova linea di base“.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è sintonizzato Andrew Shovlin che è non ha nascosto la frustrazione considerando il buon ritmo mostrato dalla W14 rivista. “George ha faticato a mettere le gomme in vetrina durante le qualifiche. Stavano lavorando bene in condizioni simili al mattino quindi, chiaramente, abbiamo qualcosa da imparare sul quel fronte. Lewis era in una posizione migliore, ma saremmo stati molto più felici se fossimo stati in prima fila“.
“È sempre fastidioso quando sei dalla parte sbagliata di un gruppo ristretto di auto, ma eravamo nel mix per la P2 e questo è incoraggiante. Purtroppo, non abbiamo fatto un grande lavoro di coordinamento delle vetture, quindi entrambi hanno perso i loro run alla fine della seconda sessione e abbiamo rotto un’ala anteriore nel processo”.
“Speriamo che domani sia un giorno migliore; venerdì abbiamo avuto un discreto passo lungo e dovrebbe essere una pista dove possiamo fare qualcosa di buono. C’è ancora il rischio di pioggia, ma anche se è asciutto, abbiamo tutte le possibilità di portare a casa dei buoni punti“. Ha così chiuso il trackside engineer della Stella a Tre Punte.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1