mercoledì, Dicembre 18, 2024

Mercedes: scatta l’operazione Sergio Perez

Gradualità. Con questa caratteristica Mercedes intende procedere nel campionato del mondo in corso. Anche se il pacchetto di update presentato a Monaco parrebbe smentire questa dinamica – tanto era grande e rivoluzionario (rispetto alla base di partenza) – A Brackley intendono andare avanti con calma nel capire la vettura e nel farla crescere per cercare di avvicinarsi quanto più alla Red Bull

L’obiettivo dichiarato è quello, ma per raggiungerlo serve fare step concreti. Il primo era mettersi davanti agli altri concorrenti. Avere la meglio della Ferrari sembrava essere diventato più complicato per via degli aggiornamenti presentati in Spagna sulla SF-23. Invece il lavoro è stato piuttosto agevole visto che, specie in gara, non c’è stata mai partita tra le due vetture. 

L’altro scoglio, forse più ostico da aggirare, era quello che portava a vedersela con la Aston Martin AMR23. Anche da questo punto di vista, forse per un weekend sottotono degli uomini di Silverstone, non è stato particolarmente faticoso tenere alla larga Fernando Alonso (che non sale sul podio per la seconda volta in stagione) e Lance Stroll

Mercedes
Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1), Gp Spagna 2023

Mercedes: missione Perez

Considerando le “pratiche” Ferrari e Aston Martin tutt’altro che archiviate (si attende la reazione del team), Mercedes, per puntare alla scalata decisiva, sa che deve compiere un altro piccolo gradino: cercare di stare quanto più possibile davanti a Sergio Perez che, non ce ne voglia, in questo momento rappresenta l’anello debole di un meccanismo quasi perfetto. Miami, Montecarlo e Barcellona non sono state gare facili per il messicano che, specie in qualifica, si è smarrito totalmente rendendo i gran premi delle vere e proprie montagne da scalare. Con esiti non sempre riuscitissimi.

Risulta quasi automatico che Mercedes punti ad “infastidire” un pilota in difficoltà, che è anche un habitué del podio, per accasarsi stabilmente nelle zone alte della griglia. Nel gran premio di domenica scorsa, in termini di ritmo e considerando le posizioni di partenza (Russell in P12, Perez in P11, ndr), la W14 n°63 ha tenuto agevolmente botta sulla più accreditata RB19 n°11. Segnali molto incoraggianti visto che, dopo il battistrada Verstappen che a volte pare fare uno sport a parte, il campo è fin qui sembrato molto stretto.

Secondo Andrew Shovlin la W14-B non si è ancora stagliata dalla massa informe del midfield pur dimostrando una certa capacità di dettare il passo di quel gruppone che comprende le “Frecce Nere”, le Ferrari, le Aston Martin e le Alpine. “E’ bello correre in quell’area – ha spiegato il trackside engineer nel solito debrief del team – Sarà divertente e sicuramente lotteremo per trovare ogni piccola prestazione possibile perché, considerando la vicinanza, puoi essere in P2 o in P10 poiché la differenza è di pochi decimi“.

Mercedes
Lewis Hamilton (Mercedes AMG F1) taglia il traguardo in seconda piazza nel Gp Spagna 2023

Mercedes: Canada per confermare i progressi

La W14 evoluta si è confrontata con due circuiti diametralmente opposti per caratteristiche. A Monaco, nella gara del debutto, non si è puntato alla prestazione ma ad una prima comprensione del materiale. Montmelò ha invece offerto un banco di prova più valido che Hamilton e Russell hanno brillantemente superato. Ma piano con gli entusiasmi perché il tracciato catalano aveva esaltato anche la W13, una vettura che soffriva di molti problemi. Ecco che il prossimo palcoscenico, quello canadese, ci dirà di più sulla parabola di crescita che Mercedes sta provando a descrivere. 

Il circuito intitolato al compianto Gilles Villeneuve è noto per essere molto severo con gli pneumatici visto che ne impone un alto degrado. Mercedes, sulla materia, non ha sfigurato considerando che la vettura è tra le più efficaci a gestire le mescole. E in Spagna ne abbiamo avuto ulteriore dimostrazione.

Mercedes
Montreal, Canada

Siamo consapevoli che il Canada sarà probabilmente una sfida più grande della domenica che abbiamo vissuto a Barcellona“. Con questa stringata frase Shovlin ha lasciato intendere che in Mercedes sono consci che una rondine non fa primavera. L’obiettivo è quello di stabilizzare le prestazioni e di mettersi alle spalle Ferrari e Aston Martin in maniera costante. Solo così sarà possibile mettere nel mirino Sergio Perez e puntare, forse l’anno prossimo, a tornare stabilmente in lotta per il gradino più alto del podio.


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1
, Mercedes AMG

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4 Commenti

  1. – Smettere per favore di diffondere notizie false.
    – Sergio Perez non è l’anello debole della RB
    – Il Clan Verstappen lo penalizza per creare artificialmente una differenza punti abbastanza grande per poi più avanti potere giustificare ordini di scuderia per evitare scontri in pista e di nuovo favorire a Max Verstappen.
    – E’ evidente da telemetria, che ci sono 2 RB19.
    – La RB19_A di MV va su rotaie, ha fondo nuovo, ha +carico e il bilancio freni OK
    – La RB19_B di SP è innestabile, ha fondo vecchio obsoleto, ha -carico e ha problemi col bilancio di frenatura.
    – Dopo il GP di Baku, stranamente la macchina che ha dei problemi o si rompe sempre è casualmente quella di Perez e mai quella di Verstappen.
    – A vera parità di macchine, Perez ha già dimostrato ampiamente che può battere Verstappen in pista.
    – Se non ci fossero tutti questi favoritismi meccanici e dal muretto RB, Verstappen dovrebbe sudarsela molto per potere vincere il mondiale e non sarebbe cosi scontato come pare adesso.

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