Dopo aver ottenuto la centesima vittoria della sua storia, la Red Bull vuole ripetersi anche sul tracciato casalingo, come a voler mettere il timbro su un traguardo storico e per nulla scontato visto che del club ristretto fanno parte solo altri quattro team oltre a quello austriaco: Ferrari, Williams, McLaren e Mercedes.
Il weekend sembra essere iniziato nella migliore delle maniere, specie per Max Verstappen. L’olandese, con qualche brivido per la super prestazione di Leclerc che ha “rischiato” di beffarlo, ha fatto segnare il miglior tempo (1.04.391) che lo mette in testa al plotone per la gara di domenica. E questa, se vogliamo, non è una notizia. A non esserlo è di certo l’esclusione di Sergio Perez dalla Q3 avvenuta a seguito della doppia infrazione dei limiti della pista. Notte fonda per il pilota messicano che allunga la sua striscia di qualifiche disastrose.
Il messicano si è detto confuso alla fine della sessione individuando in Alex Albon il capro espiatorio visto che lo avrebbe ostacolato nel giro buono. Giustificazioni che non reggono perché la tendenza negativa è troppo lunga ed è stata registrata con quella che è una vettura che nelle mani del collega fa il bello e il cattivo tempo. Ogni volta che lo vuole e ne ha necessità.
Red Bull: Verstappen soddisfatto ma critico dei track limits
Alla fine delle operazioni il due volte iridato è apparso soddisfatto. E non poteva essere altrimenti visto che ormai è lanciatissimo in classifica e che il suo compagno di squadra si è dissolto in una crisi apparentemente irreversibile condita da scuse di circostanza che fanno sorridere. Ma Max è un perfezionista. E chi lo è non può essere mai pienamente felice. Stavolta è la gestione dei track limits l’oggetto delle riflessioni del pilota di Hasselt che invoca una revisione procedurale che difficilmente arriverà.
“Oggi è stato difficile per via dei limiti della pista. Non lo facciamo apposta, ma con queste curve ad alta velocità è difficile giudicare dove sia la linea bianca con esattezza. Per questo in tanti sono stati puniti per essere andati oltre i limiti. E’ diventata una lotta per la sopravvivenza. Alla fine abbiamo dovuto gestire e questo in qualifica ti toglie un po’ di gioia“.
“Sono comunque contento della pole position. Il weekend però sarà molto lungo – ha proseguito il campione del mondo – Con i limiti del tracciato qui è sempre complicato. Le macchine sono grandi e pesanti. Giudicare una linea così stretta, a queste velocità, è davvero difficile. Sappiamo che questo weekend è particolare per via del format. Sono contento per la giornata di oggi, ma domani sarà tutto diverso. La macchina è veloce, questo è l’importante”.
La Ferrari, che sembra essere rinata tra i boschi della Stiria, ringhia da vicino. Ma la Red Bull, come sempre, è in grado di fare la differenza sul passo gara. Ed è qui che si gioca la partita. Gli update portati dagli uomini di Maranello avranno risolto l’atavico problema nel gestire al meglio i compound? La giornata sprint di domani, con la qualifica e la corsa pomeridiana, ci diranno se la RB19 conserverà intatto il suo vantaggio o se dovrà temere il ritorno delle rosse italiche. Sempre che non giunga la pioggia, che è prevista, a sparigliare il mazzo di carte.
A seguire la lista dei tempi della sessione:
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing