Aston Martin: l’appetito vien mangiando. Una frase che racchiude il momento che sta attraversando la scuderia britannica desiderosa di provare ad effettuare il salto di qualità nella tappa di casa del Silverstone Circuit nonostante la variabile dettata dall’introduzione dei nuovi pneumatici Pirelli e dopo un fine settimana non particolarmente brillante al Red Bull Ring.
Aston Martin: in Austria è mancato il passo gara
La scuderia britannica si approccia alla tappa di casa reduce dalla trasferta austriaca non particolarmente brillante. Più che per i risultati ottenuti, è il ritmo esibito dalla vettura inglesi nell’arco del fine settimana ad aver deluso.
Considerando il bottino complessivo entrambe le monoposto hanno concluso in zona punti ambedue le gare: nella Sprint Race Lance Stroll ha chiuso 4° davanti a Fernando Alonso 5°; mentre nella classica race full distance il bi-campione del mondo ha confermato la quinta posizione mentre il canadese ha chiuso 9° a causa di un’errata chiamata strategica in regime di Virtual Safety Car che gli ha negato un piazzamento migliore.
Tracciando un bilancio del fine settimana austriaco, l’Aston Martin ha totalizzato 22 punti. Meno solamente dell’irraggiungibile Red Bull e di una Ferrari in ripresa. ne sono stati invece guadagnati dieci alla Mercedes. Cosa che ha permesso di ridurre il distacco in ottica classifica costruttori.
Risultati da non buttare, anzi, ma quello è mancato realmente all’AMR23 è stato il ritmo gara. Indipendentemente dalla mescola impiegata o dal carico di benzina, la monoposto britannica non è mai stata in grado di fare la differenza nella gestione dell’usura delle coperture sulla distanza come avvenuto a più riprese nell’arco dell’annata in corso.
Infatti, Alonso ha vissuto una gara nella terra di nessuno, non riuscendo mai a mantenere un ritmo sulla medesima lunghezza d’onda delle RB19 di Verstappen e Perez e delle SF-23 di Leclerc e Sainz, ma nemmeno della sorprendente McLaren MCL60 di Lando Norris.
Una delle cause della perdita di performance della Aston Martin nel fine settimana del Red Bull Ring potrebbe essere stato il format del weekend Sprint. Con una sola sessione di prove libere, il costruttore britannico non ha avuto abbastanza tempo per testare gli aggiornamenti introdotti in Canada non trovando un set-up adatto. Questo potrebbe aver portato il team a non avere una visione della situazione tecnica a 360° dal punto di vista dei settaggi e delle configurazione aero-meccaniche da adottare per massimizzare il potenziale dell’AMR23 in base alle caratteristiche tecniche del tracciato che sorge in Stiria.
Aston Martin: efficienza ancora da migliorare
L’altra problematica emersa sulla monoposto anglosassone in terra austriaca è quella di una efficienza aerodinamica complessiva da migliorare ulteriormente nonostante i passi avanti fatti col nuovo progetto tecnico rispetto alla progenitrice AMR22.
L’attuale monoposto genera ancora una certa resistenza aerodinamica all’avanzamento che non consente di avere elevate velocità di punta sui rettilinei in relazione alle avversarie. Un drag accentuato soprattutto col DRS aperto e che in situazioni di trenino porta la macchina in una situazione di stallo che non permette di avere quello spunto per attaccare. La velocità di punta e la resistenza aerodinamica all’avanzamento rappresentano i veri punti deboli dell’AMR23, ragione per cui il distacco dalla Red Bull rimane ampio su tipologie di tracciato dove caratterizzati dalla presenza di svariati rettilinei.
Aston Martin: la preview tecnica di Silverstone
Il fine settimana del Red Bull Ring è andato in archivio, adesso il focus si sposta sull’appuntamento di casa, il Gp Gran Bretagna al Silverstone Circuit. Una tappa cruciale per le ambizioni dell’Aston Martin nella stagione attuale. Per il fine settimana verrà introdotto il secondo sostanziale pacchetto di aggiornamenti volto ad accorciare il gap tecnico dalla Red Bull in vista della seconda metà dell’annata come riportato dal Team Principal Mike Krack.
Per la tappa canadese, il costruttore britannico ha introdotto il primo aggiornamento per l’AMR23. Il focus è quello di sviluppare la monoposto cercando di incrementare l’efficienza aerodinamica complessiva.
La sezione di ingresso dei Canali Venturi è stata ridisegnata con un andamento più ondulato ed i quattro canali sono stati rivisti nel posizionamento al fine di incrementare il flusso d’aria verso il fondo ed il diffusore. Modificato anche il fondo con un diverso design del foot-plate e conseguentemente è stato rivisto l’andamento dei flussi in quell’area della vettura.
Modifiche di primo piano anche per le fiancate, molto più scavate al di sotto delle bocche di ingresso dei radiatori e coi canali nella zona superiore ampliati di qualche centimetro per alimentare maggiormente il diffusore. Rivisto anche il cofano motore, che presenta una nuova griglia di raffreddamento ed una pinna stabilizzatrice con un profilo più triangolare.
Gli upgrade che verranno introdotti a Silverstone saranno sulla scia di quelli descritti nei paragrafi antecedenti. Il target è quello di migliorare i punti deboli della monoposto esaltando quelli forti. Per queste ragione tutte e tre le sessioni di prove libere saranno essenziali per l’Aston Martin per la raccolta dati e le analisi sulla correlazione fra simulazione e pista.
Il Silverstone Circuit è un tracciato che richiede efficienza aerodinamica. Tuttavia, a differenza del Red Bull Ring, solamente in due rettifili vi sono in quali utilizzare il DRS. Vi è poi un mix tra curve a bassa, media e alta velocità di percorrenza che esaltano il carico aerodinamico generato dalla monoposto ed il trasferimento di carico nei cambi di direzione.
L’Aston Martin si approccia all’appuntamento casalingo fra cautela, speranza e fiducia negli aggiornamenti. Ma la tappa inglese rappresenterà un’incognita per tutti dato che verranno introdotti i nuovi pneumatici Pirelli. Una variabile che potrebbe mutare le carte in tavola come avvenuto nel 2013.
Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Foto: Aston Martin