lunedì, Dicembre 23, 2024

FIA e Liberty Media: al vaglio l’accordo sui sistemi sanzionatori

Chi di voi s’è accorto che il team Red Bull F1 sta operando in regime sanzionatorio alzi la mano. Ricordiamo che la scuderia è stata multata per una cifra pari a sette milioni di dollari (da non stornare dal budget annuale, ndr) ed ha subito una riduzione del 10% dei tempi di sviluppo della galleria del vento per un’infrazione del tetto di spesa commessa nell’anno 2021. 

Queste limitazioni, aggiunte a quelle relative al meccanismo ATR definito nel regolamento tecnico della F1, avrebbero dovuto, o almeno potuto, generare qualche difficoltà al team che invece, in maniera piuttosto beffarda, ha addirittura aperto la forbice prestazionale sulla concorrenza. Un qualcosa che ha alimentato le polemiche che erano scaturite dopo le negoziazioni tra la Federazione Internazionale dell’Automobile e la franchigia austriaca che pervennero ad un accordo che non piacque proprio a tutti. 

F1
l’incontro tra Christian Horner (Oracle Red Bull Racing) – Mohammed Ben Sulayem

F1: le infrazioni dal cost cap devono generare pene sportive

In quella contrattazione abbastanza inusuale (data anche la “verginità” della disciplina in termini giurisprudenziali) tra reo e giudice, Liberty Media non mise becco rispettando le prerogative della FIA. Ma, a distanza di tempo, la proprietà americana ha espresso qualche riserva sugli effetti della pena per una tale violazione.

Il momento delle rivelazioni circa le verifiche effettuate dall’ente di Place de la Concorde che insistono su l’anno 2022 si avvicina e qualche sorpresa potrebbe emergere, specie per quanto riguarda i top team che potrebbero abusare della pratica dello spacchettamento aziendale per aggirare i paletti del cost cap.

Forse proprio in vista di quel momento, Stefano Domenicali, CEO della F1 e uomo di Liberty Media Corporate, si è fatto sentire forse per lanciare un ammonimento a chi, nel caso, dovrà sollevare nuova pena. Le parole rilasciate ad Autosport sono inequivocabili. La sintesi è la seguente: qualsiasi violazione delle regole dovrebbe tradursi in sanzioni sportive.

Vorrei che la penalità fosse sportiva in caso di infrazione, è qualcosa che abbiamo chiesto molto chiaramente. Ci sono tre regolamenti da rispettare: sportivo, tecnico e finanziario. Qualsiasi infrazione deve essere punita con misure sportive. Non puoi andare in altre direzioni“.


F1: Liberty Media chiede processi veloci

In pratica, più o meno direttamente, si accusa la FIA per aver scelto una via sbagliata l’anno passato e che da questo momento è necessario sanare quella che viene considerata un’anomalia. Liberty Media, in quanto detentrice del pacchetto di maggioranza della F1, non intende soverchiare le funzioni dell’ente regolatore del motorsport né vuol mettere becco nei tempi delle indagini anche se auspica una riduzione drastica del cammino valutativo dopo quanto accaduto nel 2022

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Stefano Domenicali, CEO della F1

A nessuno, né al team sanzionato, né a rivali in attesa di sapere quali fossero le pene, né ai semplici appassionati, è piaciuto che un’infrazione venisse giudicata e diventasse oggetto di sentenza dodici mesi dopo che il reato si è consumato. Un arco temporale inaccettabile in una disciplina sportiva così veloce.

E, infatti, anche questo ha contenuto a non intaccare di un millimetro il vantaggio accumulato dalla Red Bull che non ha patito di alcuna conseguenza sportiva. Domenicali ha detto che non spetta alla F1 essere coinvolta nei tempi di completamento di tali indagini, ma spera che le cose non richiedano così tanto tempo questa volta.

Il controllo è nelle mani della FIA. Per quanto mi riguarda, quello che ho chiesto è di anticipare al più presto la pubblicazione delle indagini fatte dallo staff della FIA. Lo dico perché, in questo modo, non si dà adito a speculazioni e commenti che non fanno bene a nessuno“.

In definitiva, la F1 chiede trasparenza nel giudizio evitando trattative come quelle dell’anno scorso, celerità nell’indagine e pene che abbiano riflesso sulla classifica o che siano afflittive nel funzionamento. Tutto ciò che l’anno passato è mancato e che ha indispettito alcuni concorrenti che avevano osservato che una sanzione come quella comminata alla Red Bull avrebbe sortito effetti risibili. Non è andata così: gli effetti non si sono proprio visti…


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1

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