Ferrari ha svolto davvero un ottimo lavoro durante la settimana. Come abbiamo anticipato nell’analisi on board dell’unica prova libera del venerdì, i tecnici del Cavallino Rampante hanno preso provvedimenti per quanto concerne l’amministrazione delle gomme. L’intento ero quello di migliorare l’attivazione delle mescole e conseguente mantenimento della finestra termica alle basse temperature. A monte delle qualifiche del Gran Premio di Spa-Francorchamps, possiamo dire che gli sforzi profusi in tal senso hanno funzionato.
Gp Belgio 2023/Analisi telemetrica T1: Ferrari in linea con Red Bull
In frenata di curva 1 si chiude il DRS attivabile sul breve rettilineo del traguardo (evidenziato nella grafica dall’area verde). In questo punto Leclerc porta la velocità maggiore staccando Red Bull di circa 6km/h. Alla Source le tre vetture prese in esame fanno segnare la medesima velocità cercando di curare l’uscita che porta alla discesa per l’Eau Rouge. Tuttavia Hamilton comincia a perdere delle frazioni di secondo.
Al primo apice della curva più famosa al mondo la vetture modenese riesce a percorrere il tratto ben 4km/h più rapido della Mercedes, mentre la RB19 risulta la monoposto più lenta delle 3. La W14 mantiene questo piccolo vantaggio sull’auto austriaca sino all’inizio del rettilineo del Kemmel. Dopodiché si apre l’ala mobile spingendosi sino all’inizio del secondo settore dove, come possiamo osservare nel grafico telemetrico, Ferrari e Red Bull sono appaiate.
Gp Belgio 2023/Analisi telemetrica T2: Ferrari soffre curva 9, 12 e 14
Il secondo settore è il più tecnico dove Red Bull aveva un bel vantaggio in termici di carico. Alla staccata della 5 la SF-23 arriva con 2km/h in meno rispetto alla RB19 e in percorrenza della chicane Max porta 3km/h in più di velocità minima. Ciononostante la rossa sembra essere a pari livello nel cambio di direzione, segno di un anteriore molto reattivo.
Segue un tornante dove l’olandese perde qualcosa a centro curva, dove contano molto anche le traiettorie. Si arriva cosi a una piega a media velocità, in cui l’auto austriaca guadagna moltissimo: parliamo di ben 21km/h rispetto a Ferrari, 6km/h meglio della Mercedes. In questo tratto della pista il distacco sulla Ferrari arriva ai 5 decimi. Curva 9 molto deleteria per la rossa.
Dopo il tornantino si scende in discesa verso la celebre Blanchimont, una curva sinistrorsa velocissima in cui si cerca di andare in pieno. In questa zona Leclerc riesce a rimanere stabile con il gap. A perdere molto è la W14 di Hamilton, che a centro curva è costretta ad abbassare la velocità minima di circa 10km/h.
Si giunge pertanto ad una chicane a medio velocità, dove Charles perde un ulteriore decimo. Mentre all’ultima curva del T2, benchè Ferrari sia più rapida di 2km/h rispetto a Red Bull, perde ancora qualcosa in fase d’uscita. Il delta negativo della SF-23 si accumula in punti specifici: curva 9, 12 e 14.
Gp Belgio 2023/Analisi telemetrica T3: Ferrari quasi da pole
Arriviamo infine al terzo settore in cui essenzialmente troviamo un lungo rettilineo ed una chicane lenta che riporta sul rettilineo del traguardo. In questi ultimi chilometri la Ferrari del giovane talento monegasco riesce a mantenere stabile il distacco sul bolide colorato blu racing. Al contrario, il sette volte campione del mondo britannico, tramite una guida perfetta riesce a limare leggermente le differenze abbassando il gap sulla RB19.
L’entrata alla nota chicane denominata bus stop è molto buona per la monoposto di Maranello e al primo apice della sinistra-destra, il ferrarista è in grado di percorrere il tratto addirittura 8km/h più veloce dell’attuale leader della campagna agonistica 2023. Ma il secondo apice risulta assai critico per la SF-23, aspetto che produce una prestazione in uscita non buona. Si no a quel momento, qualche metro prima del traguardo, Leclerc era virtualmente in pole position.
Autori e grafici: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich –@niccoloarnerich
