venerdì, Novembre 22, 2024

Ferrari SF-23/Analisi tecnica: affidata l’estrazione del fondo al primo profilo della beam wing

Ferrari affida l’estrazione del fondo al primo profilo della beam wing a corda maggiorata

Ferrari non si ferma più. La prerogativa del Cavallino Rampante si può racchiudere con una semplice parola: progredire. L’intenzione è quella di aggiornare il più possibile la vettura, usando la SF-23 come “cavia” per indirizzare il progetto 2024 al meglio. E quanto pare i tecnici ci stanno riuscendo. Sotto questo aspetto Silverstone si attesta come banco di prova perfetto.

A tal proposito, analizzando le Fp1 del Gran Premio di Inghilterra edizione 2023, possiamo tirare le primissime conclusioni sul comportamento della rossa in terra inglese. Le due SF-23 hanno mostrato un buon bilanciamento di base, malgrado abbiano sofferto un leggero sottosterzo nei tratti più guidati. Incoraggiante l’handling nelle curve in appoggio, zone del tracciato molto importanti in merito ai riscontri cronometrici.

In Gran Bretagna come detto arriva un ulteriore modifica sulla monoposto italiana. Gli ingegneri della rossa hanno lavorato parecchio per aggiornare la parte posteriore della vettura. In attesa di un’ala posteriore nuova sommata ad un ritocco al diffusore, le menti pensanti di Maranello hanno ridisegnato un elemento molto importante nella transizione dei flussi tra anteriore e retrotreno.


Ferrari SF-23: nuovo utilizzo della beam wing

Dal punto di vista tecnico, il concetto della beam wing è stato stravolto. Sino ad ora abbiamo visto i top team utilizzare i due profili alari permessi dal regolamento sovrapposti uno sull’altro. In questo modo si riesce a generare un effetto upwash maggiore, in quanto era mantenere l’energia della vena fluida che investe gli elementi risulta più semplice.

Ferrari ha invece deciso di sdoppiare nettamente questa componente conferendogli un particolare utilizzo. Al posto della tradizionale beam wing, infatti, troviamo un unico elemento a corda maggiore che pretende svolgere al meglio un lavoro, ovvero divenire una vera e propria estensione dell’estrattore. Tramite questa operazione interessante si cerca di aumentare il volume del fluido che viene diffuso dal fondo, obiettivo ultimo di ogni squadra.

Ferrari
nuova beam wing Ferrari – Gp Inghilterra edizione 2023

Avendo un unico elemento diventa più difficile mantenere attaccata la vena fluida sul dorso. Per questa ragione, se tale soluzione dovesse funzionare a dovere, il vantaggio consisterebbe nel possedere un elemento aggiuntivo da posizionare dove si preferisce all’interno del volume definito dai regolamenti. Al momento è stato collocato più in alto e con un certo grado di incidenza positiva per generare un effetto downwash.

Per di più la specifica in questione, già di per sé, parrebbe generare un certo quantitativo del carico deportante. L’effetto che potrebbe avere sul primo elemento è ancora difficile da stabilire, ma è probabile che questi due profili lavorino in sinergia. L’ipotesi più accreditata potrebbe riguardare la funzione della seconda appendice che, in linea teorica, potrebbe incaricarsi di direzionare il flussi in arrivo dalla parte centrale della monoposto verso l’elemento più in basso per generare più carico al retrotreno.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich –@niccoloarnerich

Immagini: Scuderia Ferrari

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