Sparare su Ferrari non è un hobby. Figuriamoci quando risulta debole e indifesa come oggi. Tuttavia una mente leale con se stessa non può assolutamente esimersi, commentando le gesta del Cavallino Rampante in quel di Silverstone, nel commentare l’ennesima gara che, sotto diversi aspetti, delude profondamente. La nuova veste aerodinamica apprezzata nelle recenti uscite iridate non è da buttare.
Tuttavia, pare quasi ovvio sottolinearlo, nel circuito che si srotola nella bellissima campagna inglese del Northamptonshire, gli aggiornamenti prodotti con estremo sforzo dai tecnici di Maranello non hanno rispettato le attese. Al contrario, per dirne una, le recenti modifiche che McLaren ha prodotto sulla MCL60, hanno fatto volare la vettura britannica. Senza ulteriori preamboli arriviamo al nocciolo della questione.
Gp Inghilterra 2023/Ferrari: incapacità di comprendere gli pneumatici
Indovinate il top team che ha fatto il pit stop più anticipato di tutte e scuderie presunti in pista? E quello che in undici minuti di Safety Car non ha cambiato le gomme all’altro pilota? Sì… ci avere proprio azzeccato, si tratta della storica scuderia di Via Abetone inferiore 4. Ma d’altronde ammettetelo, non era difficile. In certe cose la Ferrari è davvero una certezza assoluta. Chapeaux!
La “curva” di apprendimento degli uomini al muretto box (e di quelli al remote garage di Maranello) risulta assai imbarazzante, non all’altezza di un squadra che dovrebbe, almeno in linea teorica, navigare in alta classifica. Tutti hanno avuto difficoltà a comprendere la nuova costruzione Pirelli, anche in virtù del clima variabile di questo fine settimana.
Ma chi proprio non le ha capite, le gomme, quell’oggetto misterioso cilindrico e nero, e chi continua a non capirle da almeno un decennio è proprio la Ferrari. A quando un gruppo di ingegneri dedicati Conclusione: A questo team non basterebbero duemila chilometri di test illegali a Barcellona (ogni riferimento è voluto) per capire come far rendere al meglio le calzature.
Gp Inghilterra 2023/Ferrari: assodata incapacità strategica
Se hai dubbi sul passo in gara cerchi di massimizzare il risultato con un approccio strategico elastico. E’ stata una corsa abbastanza lineare con in mezzo una Safety Car che poteva giocare a tuo vantaggio. Ma ligi al compitino pre-impostato, manco fossero vecchi 386 (i primi processori dei personal computer) in Ferrari non hanno saputo (aggiungo voluto) leggere la gara.
Eppure ci voleva poco. Bastava vedere gli altri in pista. Nessuno stava degradando in maniera esagerata. Si poteva cambiare in corsa. Non lo hanno fatto. Sordi alla mole di dati che stava arrivando dalla pista, gli uomini della rossa hanno continuato imperterriti nel piano iniziale. Verso il disastro. E hanno danneggiato entrambi i piloti.
Conclusione: Solo gli stupidi non cambiano idea, si suol dire. Non cambiare idea denota anche mancanza di intelligenza. In questo caso intelligenza strategica. E chissà perchè, Ferrari, si addice perfettamente al quadretto sopracitato quasi sempre. Forse senza quasi.
Gp Inghilterra 2023/Ferrari: incapacità di osare congenita
Conseguenza diretta degli altri due punti, in una concatenazione verso il disastro perfetto. In Ferrari hanno paura di sbagliare. Se hai paura di sbagliare non devi stare in un top team né devi stare in Formula Uno. E se hai paura di sbagliare, inevitabilmente sbagli. La profezia che si auto avvera. Cosa sarebbe cambiato, in prospettiva, in una stagione disastrata e nell’economia del mondiale, una gara sbagliata magari essendo troppo ottimistici? Nulla francamente.
Conclusione finale: come abbiamo scritto più volte, in Ferrari non c’è solo un problema di capacità tecniche, ma anche un grave problema nel capitale umano. Il muretto non è, probabilmente, neanche all’altezza di un team di centro classifica. E questo è un problema che deve risolvere al più presto il team principal. Binotto non c’è più. Tocca a Vasseur. Che cominci a cambiare anche tale aspetto, problema cronico da almeno cinque anni, se non di più.
Autore: Mariano Froldi – @MarianoFroldi
Immagini: Scuderia Ferrari
La Ferrari sembra una squadra di dilettanti che non hanno capito assolutamente come si gestisce con intelligenza e equilibrio una gara che gli altri concorrenti hanno saputo affrontare . Siamo dei poveracci inutili e anche stupidi ,.la macchina un cesso completo pieno di rammendi ma niente di veramente definitivo come ha fatto.la Mac Laren. Manco le gomme le sappiamo Scegliere appropriatamente. Fate pena, siete dei pasticcioni,ma quando.imparerete a usare il.cervello?
È strano perché fino all’austria bene o male c’è stato un miglioramento ora basterà che per me è l’uomo giusto perché fino adesso ha portato dei miglioramenti sa che più di tanto non si può fare sulla macchina perché le sospensioni è l’aerodinamica e il telaio non si possono cambiare per un problema di budget Cup ora aspettiamo questi ingegneri che basser sta portando in Ferrari perché per me ha le idee molto chiare e se l’ingegneri saranno all’altezza non ci vorrà molto per me per migliorare una macchina sul progetto della f175 forza Ferrari per me l’anno prossimo sarà quello buono se Leclerc va via per me perde una grande occasione comunque ovunque ovunque andrà bene
Caro dr. Elkann, la Ferrari è come la Juventus: da rifondare! Non si può più continuare a fare queste figuracce davanti a tutto il mondo. Da anni c’è una manifesta incapacità sia tecnica che gestionale che fa sorridere per non piangere. Da quanto tempo non si riesce a fare una macchina decente, invece delle solite vasche da bagno che non camminano neanche sotto minaccia delle armi? E poi la stupidità della gestione dei gran premi è ormai diventata imbarazzante. Che ne dice di un bel ripulisti di gente che non vale neanche lo stipendio? Dopo 60 anni di tifo e di amore sono un po’ stufo di questa gente! Grazie per l’attenzione.