Ferrari ha disputato un’ottima qualifica che però non è riuscita a concretizzare. Le potenzialità per acciuffare la pole c’erano, sia per Sainz, a 23 millesimi da Verstappen, ma soprattutto per Leclerc, autore di un’importante errore in curva nove proprio sul più bello. Il monegasco ha perso almeno quattro decimi con la sbavatura commessa, frazione di tempo che di fatto lo ha relegato in quarta piazza dietro al compagno.
Queste lo stato attuale del clima belga:21,3°C la temperatura dell’aria, 29.4°C quella dell’asfalto. Umidità al 67 %, 1.5 Km/h l’intensità del vento che soffia da sud est. Sebbene le condizioni meteo sembravano dare una tregua durante gli ultimi minuti il clima è peggiorato. Per questo Sainz disquisisce con Adami sul da farsi in merito alla strategie delle gomme. Nemmeno il tempo di commentare i fatti e un forte scroscio di pioggia si abbatte sul circuito.
Questo repentino cambio climatico manda a monte tutti i preparativi fatti in precedenza. Il muretto box italiano sta pertanto rimodulando la strategia, comunicando a stretto contatto di gomito con i propri piloti. Lo start della F1 Sprint subisce ulteriori ritardo proprio come è successo con la qualifica. Resta da capire che il tipo di partenza verrà scelta. Le ultime info parlano di un inizio dietro la Safety Car per almeno due tornate .
Ferrari opta per le Pirelli a banda blu a quanto pare. Leclerc fa notare che ci sono delle pozzanghere sulla griglia di partenza e pertanto un eventuale via da fermi andrebbe a penalizzare alcuni piloti. Per questo chiede di avvisare la FIA. Marcos lo tranquillizza sostenendo che si adotterà quasi sicuramente il sistema rolling start. Per di più il monegasco nota qualcosa di strano in merito al rumore del propulsore, preoccupazione prontamente fugata da Xavi.
Sainz inizia uno “spiegone” sull’obbligo di partire con le Extreme, in relazione ad eventuali penalità se ci si ferma prima del previsto a sostituirle per le intermedie. Inoltre comunica che bisognerà stare molto attenti a Mercedes, sostenendo che si dovrà aprire un bel gap su Hamilton per evitare problemi. Finalmente pare che le procedure di partenza possano iniziare. Si passa alla mode formation preparandosi ad accendere le vetture.
Gp Belgio 2023: F1 Sprint Ferrari SF-23
Tutte le monoposto sono accese, pronte ad avviare la marcia. Con una mezz’ora abbondante di ritardo le vetture sono in marcia. Lo spray è talmente denso che tramite i feed video delle rosse si vede poco o niente. Completate due tornate alle spalle di Bernd Mayländer si passa alla mode race, ciononostante vengono sommate ancora diverse tornate in questa modalità. Leclerc fa sapere che la visibilità non è buona ma le condizioni della pista si.
Gli ingegneri di pista dei due “Carlo” si complimentano con i propri piloti per l’ottima amministrazione delle mescole in queste condizioni. Al momento è la scarsa visibilità a vietare la partenza della mini gara da 100Km. La direzione gara fa rientrare la Safety Car. Saranno 11 giri di “passione”. Adami chiede il flap adjust appena sostituiranno le gomme per passare alle Pirelli a banda verde.
Ferrari sdoppia le strategie: Carlos entra per effettuare il cambio gomme, Charles decide di realizzare una tornata con le extreme. Lo spagnolo soffre un ritardo per un problema ad una pistola attardandosi. Quanto torna a calcare l’asfalto si piazza in quattordicesima posizione alle spalle di Hamilton. Mentre il monegasco, il passaggio successivo, dopo aver realizzato la sosta, viene rimandato in pista troppo frettolosamente e per poco non arriva al contatto con una Williams.
A seguito della girandola di sostituzione delle gomme, Sainz si colloca in sesta posizione, proprio davanti al compagno Charles. Diversi i suggerimenti per aiutare i ferraristi, tra cui prestare attenzione in curva 6/7 per evirare l’overheating al posteriore. Poi, all’improvviso, in curva 11 Alonso perde il controllo della propria vettura e sbatte contro le barriere. Ancora Safety Car. Marcos interroga Leclerc sulla possibilità di montare le slick. Il ferrarista, quasi sorpreso, risponde: “Noooooo”.
Anche in regime di Safety Car si chiede agli alfieri della rossa di amministrare le gomme in curva 10/11 e 14, perchè anche in queste condizioni la temperatura al posteriore è troppo alta. Tanto lavoro, insomma, per amministrare al meglio i compund. K2 on per avere un boost supplementare e la gara riparte quando mancano 6 giri alla fine, con le due SF-23 sempre in sesta e settima posizione. Allo “strappo” non succede nulla degno di nota e le rosse continuano ad inseguire la Mercedes del sette volte campione del mondo.
Due giri più tardi, approfittando della battaglia tra Hamilton e Perez, le due Ferrari attaccano il messicano e lo passano entrambe. L’asse posteriore continua a surriscaldarsi però, fattore che sta limitando il rendimento delle vetture italiane. Il Re Nero è scatenato e va all’attacco di Gasly, in terza piazza, trascinandosi dietro le due rosse. Leclerc in questa fase sembra però in leggere difficoltà rispetto al compagno nel capire la situazione pneumatici.
Quando mancano due giri alla fine, per aver causato una collisione, si prende 5 secondi di penalità. Questo significa che il team di Maranello con ambedue le vetture può finire davanti al pluri titolato della Mercedes considerando il gap attuale. Cosi accadrà portando a casa punti importanti, se così possiamo dire, nella lotta costruttori verso il team di Brackley.
Una F1 Sprint fortemente condizionata dal mal tempo che Ferrari non ha saputo gestire al massimo delle proprie possibilità. Durante l’unica sosta le rosse hanno perso posizioni: Sainz per un problema gomme sull’asse posteriore, Leclerc per il traffico. Inoltre il retrotreno delle SF-23 era soggetto a parecchio overheating che di fatto ha rallentato il ritmo. Una mini gara da archiviare con l’amaro in bocca, sapendo che ancora una volta si poteva fare di più.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari
