Ferrari sta cercando la quadra all’interno di uno scenario alquanto difficile. L’arrivo di Frederic Vasseur ha destabilizzato l’ambiente in Via Abetone inferiore 4. O forse sarebbe meglio sostenere che alcuni mal di pancia hanno preso corpo tramite l’allontanamento di Mattia Binotto. Il gruppo di lavoro forgiato dal manager di Losanna accusa il colpo, insomma, tanto che diverse figure importanti decidono di prendere strade differenti.
Uno di questi Laurent Mekies. L’ex direttore della FIA deputato alla sicurezza, nonché vice direttore di gara, arriva in Ferrari nel settembre del 2018. Voluto dal tecnico di origini svizzere, il francese di Tours ha occupato ha occupato vari ruoli nella storica scuderai. Il legame tra i due è parso sempre molto solido tanto che, Laurent, in diverse occasioni ha occupato il posto di Binotto come sostituto al muretto box, quando l’ingegnere spilungone ha preferito restare in GES per monitorare le operazioni in fabbrica.
Ferrari: la breve e incisiva (?) traiettoria di Mekies a Maranello
Laurent ha conseguito la laurea in ingegneria meccanica presso la scuola ESTACA di Parigi, per poi trascorrere l’anno conclusivo di studi alla Loughborough University, Regno Unito. All’età di ventiquattro anni arriva il suo primo approccio con la F1, quando nella stagione 2021 si unisce al team Arrows. L’anno seguente passa all’allora Minardi ricoprendo il ruolo di ingegnere di pista, restando a Faenza per ben dodici lunghi, diventando Chief Engineer dal 2006 quando il team di Giancarlo si trasforma in Toro Rosso.
I suoi oneri sono molteplici: responsabile costruzione della vettura, gestione squadra in pista, conduzione di addirittura sei dipartimenti deputati ad altrettante aree di prestazione. Un perno importante della scuderia insomma, sul quale la squadra B di Red Bull ha puntato molto durante la sua fase di crescita all’interno del Circus.
Successivamente, campionato 2014, il francese sceglie di abbandonare l’Italia approdando alla Federazione Internazionale dove, tre anni più tardi, diventa vice direttore di gara dietro all’indimenticato Charlie Whiting. Espletato il breve excursus in merito alla sua carriera, il papà dell’Halo come sarà ricordato in Ferrari? Direttore sportivo, head of track & performance area, racing director and head of track area, compiti importanti svolti alla rossa, dove i dubbi emersi sul suo conto concernenti i meriti non sono certo mancati.
Spesso criticato aspramente, come nel caso della quanto meno opinabile difesa d’ufficio sul caso Vettel/Canada, avvalendosi del fantomatico materiale probatorio preso in prestito dall’ex pilota attualmente cronista televisivo Karun Chandok, la sua militanza nel team italiano è coincisa con un’epoca di certo non troppo felice.
Fattore che con ogni probabilità ha contribuito a creare un contesto sottostimante per quanto riguarda le sue capacità nell’organigramma del Cavallino Rampante. Nessuno infatti, ad oggi, dentro e fuori il mondo Ferrari, pare strapparsi i capelli per la sua partenza.
Ferrari: il sostituto Ioverno e il modello operativo
Curriculum di Diego Ioverno, sostituto supplente di Laurent Mekies al muretto della rossa. Direzione del dipartimento di assemblaggio del cambio durante il periodo d’oro di inizio millennio. Capo dell’assemblaggio delle monoposto nel 2008. Boss dal 2010 delle operazioni di gara, periodo nel quale ha peraltro diretto meccanici e ingegneri. Direttore sportivo nel mondiale 2015 unitamente alle precedenti deleghe sino al 2018, dove le sue responsabilità vengono assorbite da Jock Clear.
Due anni fa, mondiale 2022, le sue funzioni vengono espletate nel reparto Vehicle Operations. Sotto questo aspetto, uno degli obiettivi a lui affidati era quello di massimizzare le operazioni di pit stop in gara, visto il disastroso comportamento del team in quest’aera nella peraltro già nefanda stagione 2020. Di pochi giorni fa la “promozione” ad interim per assumere le diverse deleghe passate dell’oramai prossimo team principal dell’Alpha Tauri.
Ioverno è una risorsa interna. Senza dubbio la sua esperienza in Ferrari è molto grande e non dovrebbe esserci una ragione particolare per cui non possa supplire a dovere l’incarico da lui assunto sino alla prossima campagna agonistica. Tuttavia restano dei quesiti importanti. Considerando che la faccenda Mekies circola libera oramai da diversi mesi la soluzione era obbligata visto che, attualmente, nessun tecnico sembra entusiasta di accasarsi alla rossa.
Resta da capire, lo faremo durante le prossime settimane, se la rivoluzione operativa attualmente in atto e fortemente voluta da Vasseur, sarà condotta in primis da Ioverno stesso. L’importanza di questo aspetto non va affatto sottovalutata, in quanto non sfruttare i prossimi sei mesi verso una progressione quanto mai necessaria, creerebbe ulteriori ritardi nocivi.
Accettare una “condizione stagnante” avvalendosi di vecchie metodologie in attesa di tempi migliori, infatti, frenerebbe la curva migliorativa nell’ambito gestionale della rossa. Il bagnolese di nascita sarà l’uomo giusto per dare un’accelerata in questo campo assai delicato? Tenendo presente il contesto lavorativo sino ad ora maneggiato in Ferrari, saranno affidati al lui i primi provvedimenti verso un cambio radicale?
Autore e foto: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari