Poco prima della partenza Ferrari cura i minimi dettagli. I piloti della rossa espongono parecchi quesiti ai tecnici in merito alle mappature da utilizzare: brake shape, trasmissione, gestione Soc, valvola wastegate che soffia verso il diffusore e differenziale a centro curva. Le rosse prenderanno il via sdoppiando la strategia: Pirelli a banda rossa per Charles che parte dalla pole, gialla per Sainz in quarta piazza. Motori accesi, due minuti al via.
Si parte con l’installation lap dove i due “Carlo” curano in maniera quasi maniacale l’attivazione delle mescole. Il warm up sarà molto importante considerando il rettilineo del Kemmel, dove le coperture tenderanno a raffreddarsi rendendo più difficile la seguente frenata. Così come l’ultima occasione per scaldare l’asse posteriore tramite vari burnout prima di posizionarsi sulla grigia.
Ferrari SF-23: live on board Gp Belgio 2023
Lo stacco frizione delle rosse è buono. Sainz attacca all’interno Hamilton in curva 1 ma non riesce a passarlo. Nel tentativo Piastri si avvicina, lo spagnolo non apre a traiettoria e arriva il contatto che provoca un danno serio alla vettura mentre Charles, sulla lunga retta che porta in curva 5 non riesce a difendersi dalla velocità iperuranica di Perez che lo passa all’esterno. Il danno alla vettura numero 55 sta incidendo parecchio sulla performance. Fondo e fiancata destra sono palesemente danneggiate e la gestione del flussi ne risente. Verstappen approfitta della situazione e lo supera con relativa facilità prendendosi la quinta posizione.
Adami ceca di tranquillizzare lo spagnolo, facendogli sapere che cambieranno l’incidenza dell’ala al primo pit stop nel tentativo di ricalibrare l’auto. Leclerc nel mentre cerca di non perdere il contatto con il messicano della Red Bull quando alle sue spalle, minaccioso, Hamilton si avvicina seguito dal due volte campione del mondo della Red Bull.
Carlos perde due posizioni ai danni di Alonso e Tsunoda. L’iberico sta facendo il massimo in una situazione molto difficile. Nel frattempo il monegasco sta tenendo un buon ritmo. Marcos si complimenta per la gestione gomme in curva 1 ma al contempo suggerisce un atteggiamento più prudente nel T2 per evitare micro bloccaggi in fase di staccata.
Alla sesta tornata si inizia a parlare di strategia valutando il Plan B come il più proficuo. Contestualmente, gli alfieri della rossa vengono avvisati che in curva nove pioviggina. Verstappen ha superato Hamilton e si lancia negli scarichi della numero 16, proprio quando Sainz effettua la sua prima sosta passando alle medium, con un cambio di carico sviluppabile all’anteriore per cercare di bilanciare la SF-23.
Poco dopo viene chiesto a Charles di passare alla mode ED per amministrare al meglio la performance e, contestualmente, alzare di un punto la mappatura ibrida per ricaricare le batterie. Purtroppo il provvedimento non sortisce l’effetto sperato e il giovane talento di Hasselt lo svernicia appoderandosi del secondo posto. Il ritmo delle vetture austriache è troppo superiore.
Xavi chiede al suo pilota di prestare attenzione alla “saturazione anteriore” in curva 1 attuando una migliore traiettoria, chiedendo peraltro il primo tyre phase update della gara. Per Carlos le cose non sembrano migliorate dopo lo stop visto che la sua Ferrari non ha passo. Da quando è tornato in pista ha perso ulteriori posizioni, infatti, veleggiando in diciottesima piazza.
Giro 12. I ferraristi vengono avertiti della pioggia debole che potrebbe intensificarsi durante i prossimi passaggi. Due minuti più tardi tocca a Leclerc realizzare la sosta. Pirelli a banda gialla per lui con un ritocco all’avantreno deciso all’ultimo: “plus 1 click”. Al rientro in pista mantiene la terza piazza seguito dalla Mercedes di Lewis. A quanto pare potrebbe iniziare a piovere in maniera decisa in curva 14. Almeno queste sono le indicazioni del muretto box. In effetti sta peggiorando la situazione in varie parti del tracciato.
La corsa di Sainz non ha molto senso. lontanissimo dalla zona punti con la macchina danneggiata. L’impressione è che il Cavallino Rampante stiano facendo la danza della pioggia, sperando che le condizioni meteorologiche possano mischiare le carte in tavola e favorire il madrileño.
Per Leclerc invece la lotta è chiara: si tratta di tenere dietro Hamilton e salire alla fine della gara sul terzo gradino del podio. Proprio per questa ragione Marcos suggerisce di sacrificare l’entrata di curva 18 per beneficiare di una maggiore trazione alla 19, punto della pista dove Lewis sembra più bravo.
L’intensità della pioggia aumenta. Le condizioni miste stanno rendendo molto difficile l’interpretazione delle traiettorie. In questa fase Charles sembra aver trovato l’approccio giusto staccando il sette volte campione del mondo. Nel mentre Sainz, scivolato in ultima posizione, tenendo presente che potrebbe piovere con maggiore forza, ipotizza un cambio gomme anticipato per passare alle intermedie. Lea situazione è difficile soprattutto nel T1. Tuttavia, secondo il meteo, la pioggia dovrebbe terminare durante i prossimi 5 minuti.
Dieci minuti più tardi il muretto della Ferrari prende la giusta decisione. Tenendo presente che le condizioni meteo si sono acquetate e la presenza della pioggia non è più prevista sino alla fine della corsa, gli ingegneri della rossa decidono di ritirare la vettura numero 55. Sainz è d’accordo e mestamente prende la corsia box entrando in garage. Una gara non commentabile visto il danno alla monoposto. Peccato.
L’unica Ferrari in pista continua la sua corsa mantenendo un certo margine sull’unica situazione da tenere d’occhio: Hamilton. Il britannico cerca di mantenere il contatto su Charles, nonostante sembri faticare maggiormente nella gestione compound. Marcos pare avere tutto sotto controllo e tal proposito chiede al monegasco quale strategia preferisca: restare sulla B o passare alla C. Leclerc non ci pensa troppo su, preferendo “copiare” le mosse del suo diretto avversario.
Per questo, quando Lewis effettua il suo secondo stop, il giro successivo decide di cambiare le gomme per coprire la strategia dell’avversario. Come per Hamilton, sulla Ferrari viene montato un treno di Soft nuove di pacca, quando mancano 15 passaggi alla conclusione del Gran Premio del Belgio edizione 2023. Le soste suddette non cambiano l’ordine dei piloti in questione, sebbene il gap del ferrarista sull’inglese diminuisca sensibilmente.
Due giri più tardi Xavi fa presente un questione importante. Chiede in fatti a Leclerc un “lift off” per salvaguardare le gomme, suggerendo al ferrarista di controllare sistematicamente la dashboard per mantenere sotto controllo i dati relativi alle gomme e il consumo carburante. D’altronde nella F1 Sprint, l’overheating sul posteriore aveva rallentato il ritmo della rossa, elemento che a tutti i costi si vuole evitare. Aspetto che peraltro viene ricordato con insistenza 3 tornate più tardi.
Effettivamente con le Soft e i serbatoi più vuoti, la tendenza a surriscaldare l’asse posteriore della SF-23 si palesa. Ciononostante, quando mancano dieci passaggi alla fine della gara, il delta dell’ex Alfa Romeo su Hamilton si mantiene stabile. Dall’on board si nota inoltre come il monegasco cerchi di preservare le coperture in accelerazione in determinate zone del circuito. L’effort è parecchio e come detto sembra funzionare.
La battaglia a distanza prosegue con i due competitor che danno il meglio di se. Il passo si equivale anche se Ferrari, gestione gomme a parte, sembrerebbe avere qualcosa di più in termini di ritmo puro. Ecco perché il ferrarista, senza troppi patemi, sta tenendo a bada Hamilton in questa fase finale della corsa. Charles sembra piuttosto. Lo conferma il fatto che si interessa sul ritmo di Perez che lo precede.
Tuttavia, sebbene non sia troppo lontano, il messicano sta gestendo la gara e senza dubbio resta imprendibile. Le ultime tornate passano senza emozioni aggiuntive. Vince Verstappen, come prevedibile, seguito dal compagno di squadra. Terzo Leclerc che ha saputo sfruttare appieno la propria vettura dimostrando che, in Belgio, Ferrari era la seconda forza a livello prestazionale. Un week end buono in merito alla performance pura, dove il team di Maranello ha messo dietro Mercedes e McLaren.
Le note negative però restano. Ritiro di Sainz a parte, alcune difficoltà nel gestire le situazioni critiche fanno sempre presenza, sommate a qualche errorino di troppo dei piloti e un’amministrazione gomme che, sebbene sia parsa migliore rispetto all’Ungheria, resta un punto interrogativo per il proseguo del campionato. Ferrari si gode il podio meritato di Leclerc, consapevole che il lavoro da svolgere per raggiungere i primi della classe è ancora parecchio.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari