Navigando nella transizione. Il titolo di un famoso saggio di sociologia dello sviluppo di Immanuel Wallerstein potrebbe essere usato per spiegare il momento che sta attraversando la Ferrari. Maranello è un team in piena ristrutturazione e gli effetti di questo sommovimento si vedranno probabilmente nei prossimi tempi visto che, ad ora, le prestazioni, tranne qualche acuto come quello delle qualifiche di ieri, non sono poi così solide e soprattutto costanti.
Dalla fine dell’anno scorso il Cavallino Rampante ha visto un continuo avvicendarsi di figure più o meno rilevanti. I nomi più roboanti, chiaramente, sono quelli di Mattia Binotto e di David Sanchez. Il tecnico di Losanna, al di là di rituali e sbilenche smentite, era una sorta di separato in casa dopo aver sacrificato il 2022 che doveva essere l’anno del riscatto. Frédéric Vasseur ne ha ereditato la scrivania sulla quale erano rimaste parecchie macerie di una Gestione Sportiva non puntellata a dovere.
L’ingegnere papà della F1-75 e della SF-23, invece, ha preso la via della sua prima casa, la McLaren. Per ora Ferrari lo sta sostituendo con risorse interne alle quali sono affidate le sorti della monoposto 2023 e soprattutto di quella 2024 che inizia a prendere forma negli uffici tecnici della sede modenese.
Il terzo nome di peso che ha detto addio alla storica scuderia italiana è quello di Laurent Mekies, il direttore sportivo che rivendicava più spazio e che pensava di poter essere lui l’uomo deputato a sostituire Binotto al timone della GeS. La nomina di Vasseur, col quale non si registrano frizioni, è alla base della decisione di ascoltare le sirene faentine. Il francese bramava un ruolo di comando che è puntualmente giunto.
Ferrari: l’anticonvenzionale passaggio in AlphaTauri di Laurent Mekies
Il trasferimento alla AlphaTauri, come spesso avviene in Ferrari, è stato piuttosto inusuale. Il manager transalpino, infatti, prima di abbracciare la sua nuova scuderia, cosa che avverrà formalmente a gennaio dopo un brevissimo periodo di gardening, ha lavorato per oltre sei mesi a Maranello, pur sapendo di essere una risorsa di un team rivale.
E dunque evidente che alla Ferrari serviva del tempo per sostituire Mekies e magari per formare nel merito Diego Ioverno che ne ha preso il posto proprio a partire dal Gran Premio del Belgio. È chiaro, da questa storia, che la Ferrari sia in piena fase di passaggio. E i momenti transitori, per natura, non danno punti di riferimento. Ma Carlos Sainz non teme ripercussioni per questo particolare momento che sta attraversando la scuderia.
“Laurent è stata una figura molto importante in Ferrari negli ultimi anni. Ha dato un grande contributo alla squadra. Ho avuto un ottimo rapporto con lui, è stato davvero proattivo e molto utile per il team. Gli siamo molto grati e questo è probabilmente il motivo per cui è andato ad occupare il ruolo Team Principal in un’altra squadra: stava facendo un buon lavoro per noi”.
Mekies, negli ultimi tempi, aveva lavorato per conto di Maranello ai rapporti con gli organi federali. Una posizione che era stata resa più blanda man mano che Vasseur prendeva possesso delle dinamiche interne. Si è infatti voluto evitare che un dipendente di un’altra scuderia si facesse latore delle istanze del team rosso.
Ecco perché Sainz, interrogato sulla questione, parla di processo di passaggio già avvenuto e quindi non limitante. “La transizione è già stata fatta”, ha spiegato lo spagnolo. Mekies è stato molto collaborativo visto che ha supportato Ioverno indottrinandolo sul lavoro da fare. Questo ha reso il passaggio indolore e ha fatto sì che i vertici del Cavallino Rampante imponessero un periodo di gardening relativamente breve. Una sorta di accordo tra gentiluomini che non si sono voluti lasciare male.
Mekies assumerà quindi il ruolo di Team Principal in AlphaTauri in una grande operazione di rimpasto orchestrata dalla controllante Red Bull che vede anche la presenza dell’ex segretario generale della FIA per lo sport Peter Bayer. La franchigia sportiva faentina punta su nomi ben addentrati a Place de la Concorde per ottenere peso politico che ha parecchio valore nell’ambito della scrittura delle regole 2026.
Ferrari sa che AlphaTauri non può essere un competitor credibile per giocarsela ad alti livelli. Anche per questo ha lasciato partire il francese senza opporsi più di tanto. Ancora, si ritiene che Ioverno sia una risorse interna di alto profilo che si va ad incastrare in una ristrutturazione più ampia che investe tutti i settori della GeS. Ricordiamo, ancora, che sono attesi per i prossimi anni diversi nuovi tecnici che andranno a rimpinguare un comparto che ha dimostrato una certa sofferenza. Forse è questo il settore che più preoccupa i vertici.
D’altro canto Mekies, ci sia concessa la chiosa irriverente, non verrà ricordato per chissà quali imprese. Dite la verità, state tutti pensando al famoso ricorso sulla penalità comminata a Sebastian Vettel nel Gp di Canada 2019…
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari