giovedì, Dicembre 19, 2024

Ferrari/Vasseur, scatta l’anamnesi della GES: strategie politiche a lungo termine

Ferrari si appresta a sbarcare in terra magiara per cancellare la recente prova incolore britannica. Per la rossa la RB19 è un termine di paragone talmente remoto al punto da risultare ormai conveniente rapportarsi solamente con le monoposto della “medesima categoria”: Aston Martin, McLaren e Mercedes. La sensazione è che il Cavallino Rampante, ancor prima del mezzo, non abbia l’organizzazione adeguata per poter competere ai massimi livelli.

Frederic Vasseur sta programmando una ristrutturazione invasiva del reparto corse che richiederà tempo e pazienza per produrre i risultati sperati. Recentemente il manager francese ha dichiarato che il gap dalla Red Bull è sensibilmente diminuito rispetto al Gran Premio d’Australia e che le mediocri prestazioni della SF-23 a Silverstone sono state determinate in parte dal forte vento.

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Frederic Vasseur, Team Principal della Scuderia Ferrari

Analisi oggettivamente fin troppo superficiale di un weekend dove il vento è stato probabilmente l’ultimo dei problemi. Motivazioni che rivelano la reale strategia comunicativa di uomo navigato cresciuto professionalmente nel motorsport. Il team principal transalpino è consapevole che la stagione 2023, almeno per quanto riguarda la pista, non sarà ricordata come un’annata memorabile. Di fatto quella che sta conducendo Vasseur è “l’anamnesi del paziente”, ovvero la fase analitica del processo diagnostico i terapia.

Nonostante li make up la vettura di Maranello non spiccherà il volo e non sarà un’estemporanea vittoria di tappa a cambiare i piani futuri nel reparto corse di Via Abetone Inferiore 4. Nel trittico CanadaAustriaInghilterra la storica scuderia italiana ha mostrato i suoi pregi e le proprie vulnerabilità, ma non è mai riuscita ad avvicinarsi alle prestazioni strepitose della RB19.


Ferrari: lo screening del reparto corse di Frederic Vasseur

La stabilità prestazionale continua a essere il tallone d’Achille del progetto 675 rivisto e corretto. Un’imprevedibilità che destabilizza i piloti che non riescono a entrare in sintonia con il mezzo almeno sul passo gara. Le prime crepe nel consolidato rapporto tra Charles e Carlos non tolgono il sonno all’ingegnere di Draveil, anche se la situazione dev’essere monitorata affinché i piloti lavorino in sinergia come hanno saputo fare egregiamente nel 2021.

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Alexander Albon (Williams) e Charles Leclerc (Scuderia Ferrari)

In particolare Vasseur ha recentemente spazzato via i rumor secondo cui Alexander Albon fosse in trattativa per un sedile i Ferrari. Nonostante i due si conoscano molto bene grazie alla collaborazione nelle formule propedeutiche e la grande considerazione per il lavoro svolto dal pilota della Williams, il numero uno della rossa ha ribadito che la priorità nei futuri programmi non è certamente quella legata alla scelta dei piloti.

Lo screening in atto sulle varie divisioni della GES determinerà un cambiamento nei ranghi della GES, in parte dovuto alla fisiologica job rotation ma soprattutto in base alle scelte operate da Vasseur sulla scorta di quanto acquisito nel suo periodo di osservazione della squadra. A breve la direzione tecnica del team sarà affidata a Enrico Cardile che insieme a Gualtieri sono attualmente le dirette interfacce del team principal per le rispettive divisioni (aerodinamica e power unit).

L’addio improvviso di Laurent Mekies è stato gestito in modo del tutto logico, riportando Diego Ioverno nel ruolo già assunto qualche anno fa. Parliamo di una seconda chance obbligata che potrebbe in qualche modo rallentare la curva migliorativa. Una supplenza che per quanto potrà essere gestita in maniera impeccabile non darà il via alla necessaria rivoluzione operativa che, purtroppo, verrà avviata solo in parte in attesa di ulteriori rinforzi societari.


Ferrari: il difficile rapporto con Pirelli

Molto interessante il pensiero del dirigente francese in merito al bando della FIA, relativo alla fornitura degli pneumatici per il triennio 2025-2027. Bridgestone, con ogni probabilità, invierà la propria manifestazione di interesse. Su questa tematica Vasseur ha lasciato intendere di essere aperto a qualsiasi soluzione. Se da un lato Pirelli ha supportato tutte le richieste dei team con la massima professionalità e pur vero che la Scuderia Ferrari non è riuscita mai instaurare una proficua collaborazione con il costruttore milanese.

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le nuove mescole Pirelli – Ferrari SF-23

Il nome Bridgestone evoca un sodalizio glorioso con Ferrari. Anni in cui i tecnici del colosso nipponico erano presenza fissa nel box italiana, anche se all’epoca il fornitore di pneumatici del sol levante era impegnato in una lotta tecnologica con Michelin senza precedenti. Nei primi mesi del mandato in Ferrari il boss della rossa si è fatto apprezzare per la sua schiettezza e per le idee molto chiare sul futuro del team e della F1. Una piccola ma indispensabile luce in fondo al tunnel della modestia politica imboccata da anni a Maranello.


Autore: Andrea Bovone

Immagini: Roberto Cecere – @robertofunoat

Immagini: Scuderia Ferrari

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