Sarà una Red Bull “invertita” quella che disputerà il Gran Premio del Belgio. Sergio Perez (secondo), difatti, scatterà più avanti rispetto a Max Verstappen (sesto). Un posizionamento anomalo figlio di una condizione altrettanto rara: l’olandese, che aveva ottenuto una pole position demolendo letteralmente cronometro e concorrenza (oltre otto i decimi di distacco rifilati a Charles Leclerc, ndr), deve scontare una penalità di cinque posizione in griglia. Da qui la terza fila che, stante la schiacciante superiorità della RB19, non dovrebbe rappresentare un grosso problema nel raggiungere con solerzia le posizioni d’avanguardia.
La gara si svolgerà in condizioni termiche del tutto diverse da quelle in cui si è disputato il GP d’Ungheria. Caldo e bel tempo lasciano spazio a temperature fresche e minaccia di pioggia costante. Elementi in più da gestire per controllare al meglio le gomme Pirelli che abbiamo imparato essere la chiave per la vittoria di ogni GP. A proposito di condizioni meteo, ecco la situazione nell’orario della partenza:
Temperatura asfalto: 27°C.
Temperatura aria: 18°C.
Vento: 1 km/h da est.
Gp Belgio 2023, Red Bull: la partenza e le prime fasi di gara
Prima di calarci nell’abitacolo della RB19 vediamo con quali coperture Verstappen e Gianpiero Lambiase hanno deciso di affrontare il primo stint. Come da previsioni la scelta ricade sulle soft per sfruttare l’extra grip nelle fasi iniziali che vedranno un Max arrembante e desideroso di mettersi subito a caccia della prima piazza. Anche perché il meteo prevede pioggia a metà dell’evento.
Nel giro di formazione particolare attenzione viene riservata al warm-up delle coperture. Max sa che deve prodursi in una partenza buona perché perdere posizioni, nonostante l’estrema efficienza della RB19, potrebbe minare la rimonta verso la decima vittoria stagionale. L’ingegnere di pista italiano suggerisce di eseguire tre “long burnout” prima di fermarsi nella piazzola n°6.
Los catto di Max non è dei migliori, ma riesce a tenere la posizione. Alla Source approfitta del contatto tra Piastri e la Ferrari di Carlos Sainz. L’olandese non perde tempo e si infila recuperando due posizioni, mettendosi poi a caccia di Hamilton.
Al passaggio tre Lambiase comunica che si può usare il DRS. Max, per due giri, non riesce a passare Hamilton in fondo al Kemmel poiché anche l’inglese ha il DRS di Leclerc. Appena il monegasco apre un gap di oltre un secondo la RB19 si beve la W14 e si mette a caccia della SF-23.
Il sorpasso per la seconda piazza si materializza al giro 9 quando l’olandese entra nella finestra DRS. Altro sorpasso “autostradale” per Verstappen che è a poco più di tre secondi da Sergio Perez.
Max inizia a martellare per provare a chiudere il gap dal collega di casacca. Il distacco si assottiglia lentamente. In questa fase, anche per un po’ di lift and coast, l’olandese studia il da farsi con Lambiase che suggerisce uno short shift in curva 9.
Gp Belgio 2023, Red Bull: il primo pit stop
Al giro 13 Lambiase richiama ai box il campione del mondo per coprire la sosta di Leclerc. Max non è convito ma si adegua. Stop rapido come al solito, STRAT-10 in uscita. La Red Bull n°1 è seconda e segue a meno di due secondi la vettura gemella. La gara è apertissima.
Max non perde tempo e in due giri alita sul collo del messicano. Con DRS aperto, sul solito rettilineo del Kemmel, fa un sol boccone della vettura gemella e prova ad involarsi verso l’ennesima vittoria.
Con il compound medio C3 non c’è partita tra i due. Max è molto più veloce e subito si mette fuori DRS. Poco dopo l’ingegnere italiano avvisa che pioggia è in arrivo. Potrebbe essere la variabile che spezza l’inerzia. Al giro 19 si vedono i primi tifosi indossare le mantelline antipioggia. Per ora si tratta di poche gocce che però fanno alzare subito i tempi.
Alla Bus Stop la situazione è in via di peggioramento. In frenata la vettura si scompone leggermente e in accelerazione ha un leggero sovrasterzo di potenza ben controllato dal pilota. Lambiase chiede conto della situazione della pista e avvisa che in cinque minuti lo scroscio, molto leggero, dovrebbe cessare. Nel frattempo tra la 10 e la 14 la pista è sempre più inumidita.
A 20 giri dal termini, quindi poco dopo metà gara, Lambiase avvisa che non si aspettano altra pioggia. Contestualmente chiede dello stato delle gomme e Max risponde in maniera rassicurante. Nel frattempo Perez è a 6.2 secondi e Leclerc, terzo, a 13.
Gp Belgio 2023, Red Bull: il secondo pit stop
Giro n°31. Verstappen è ai box per la seconda e ultima sosta. Treno di soft per arrivare agevolmente in fondo e per provare a prendersi il giro veloce della gara per l’ennesimo en plein stagionale.
1.48.922. Ecco il giro veloce. A dieci tornate dal termine la situazione in pista è la seguente:
Nelle fasi finali Verstappen, dopo aver piazzato un giro forse non replicabile per la concorrenza, si mette in modalità gestione gomme e power unit. Prima di Les Combes si può avvertire chiaramente che l’olandese alza il piede anzitempo sfruttando l’inerzia della vettura. Max ha la sola premura del vento che sente alzarsi in alcuni punti del tracciato. Lambiase risponde con un pacifico “ok”.
Non c’è nulla da raccontare dopo la segnalazione sul vento. Sono stati sette giri di silenzio totale. L’unico scossone arriva da Hamilton che, quarto e con buon margine su Fernando Alonso, si ferma per cambiare gomme e provare a “scippare” il giro veloce a Verstappen. Cosa che avviene con il crono di 1.47.305. Così termina il Gp del Belgio con una prevedibilissima doppietta Red Bull.
Ecco l’ordine d’arrivo del Gp del Belgio 2023:
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing
