Questo matrimonio s’ha da fare. Sì, ma quando? Il rinnovo del legame tra Lewis Hamilton e la Mercedes sembra ormai una telenovela il cui epilogo è noto ma per arrivare al quale servono centinaia di puntate, spesso noiosi riempitivi, per tenere viva una storia da offrire in pasto ai tifosi.
Si credeva – e lo pensavamo anche noi di FormulaUnoAnalisiTecnica – che il Gran Premio di Gran Bretagna, quello casalingo sia per il team (che batte bandiera tedesca ma che in realtà è più inglese di His Majesty Charles III) che per il pilota, potesse essere la location giusta e coerente per l’annuncio.
Mercedes – Hamilton: tre elementi da definire per il rinnovo
Il week end è appena agli albori, ma difficilmente vedremo svolazzare i fiori d’arancio. Le contrattazioni continuano serrate e un punto di sintesi, che non dovrebbe investire le non secondarie questioni economiche, non s’è ancora trovato. Sul piatto, probabilmente, ci sono altre questioni che possono essere sintetizzate in tre elementi: durata dell’intesa, ruolo di Hamilton in Mercedes dopo il ritiro e garanzie tecniche sul futuro. Perché quell’ottavo titolo sfuggito due anni fa è una ferita aperta e pulsante.
I tre succitati fattori non sono indipendenti ma ben concatenati in un’amalgama nella quale è difficile distinguere quale sia la variabile preponderante. Ma una cosa è certo: il legame sarà prolungato, anche se non subito. Il rischio è quello che accada nuovamente ciò che successe in occasione dell’ultimo rinnovo che giunse poche settimane prima dell’avvio della stagione 2022? Non secondo Lewis.
“Il rinnovo del contratto? Non è qualcosa a cui sto pensando, ma prima della fine della stagione sarà tutto a posto. Ho fiducia al 100% in questa squadra, per il resto la trattativa è più lunga del solito perché ci vuole più tempo per arrivare dove vogliamo. Mancano ancora dei dettagli e ci arriveremo. Per chiarire: non è una questione di soldi”.
La cosa è ratificata dal rapporto che Hamilton ha con Toto Wolff che di Mercedes AMG F1 non è solo team principal e CEO, ma anche co-proprietario. “La cosa migliore del nostro rapporto è la chiarezza, siamo diretti l’uno con l’altro”. E, di chiarezza in chiarezza, Hamilton mette al centro delle sue richieste un minimo di garanzie tecniche.
Mercedes ha rappresentato tutto nella carriera di Lewis e il pilota ha dato tantissimo alla Stella a Tre Punte. Il team sa come vincere, lo ha fatto per otto anni di fila, ed è proprio da questa evidenza che il conducente di Stevenage alza l’asticella chiedendo un veicolo che possa soddisfare le sue ambizioni.
Mercedes lavora in chiave 2024: una garanzia per Hamilton
In F1 non c’è garanzia di vittoria, questo è chiaro, ma il fatto che, dopo tante richieste nemmeno celate, il concept sidepod zero sia stato mollato, è un fattore che dà fiducia a Hamilton che inizia a sentirsi a suo agio con una vettura, la W14-B, che dovrebbe essere la base di sviluppo del modello che calcherà le 24 piste del campionato del mondo 2024.
Già dalle libere odierne vedremo ulteriori upgrade sulla monoposto che continuerà ad evolversi nell’arco della stagione col fine di definire quella base concettuale sulla quale sarà edificato il modello 2024 che dovrà partire con altre ambizioni e soprattutto senza presentare un ritardo come quello che le ultime due vetture pagano e hanno pagato dalla Red Bull mattatrice.
Hamilton ha riferito che quello britannico non è un gran pacchetto ma che deve definire un cammino nella giusta direzione. “Stiamo procedendo con un programma a piccoli passi, sperando di colmare il divario. Il fine settimana in Austria non è stato positivo. C’è però un aspetto utile nei weekend in cui soffriamo, ed è quello dell’apprendimento. Arriveranno altri aggiornamenti nelle prossime gare. Sto partecipando a tante riunioni con il personale della squadra, dal responsabile dell’aerodinamica al capo della dinamica, soprattutto per capire le scelte che saranno fatte sulla monoposto del prossimo anno”.
Quest’ultimo passaggio è eloquente e sbaraglia il campo dalle tante illazioni fatte sulla conferma di Hamilton nella scuderia anglotedesca. Non ci sarà la Ferrari nel suo destino (opzione mai seriamente presa in considerazione dalle parti), né un comodo divano sul quale adagiarsi dopo anni di battaglie in pista. Lewis proseguirà sotto la rassicurante protezione della Stella a Tre Punte. E lo farà dopo aver chiesto – e forse ottenuto – quelle rassicurazioni circa il cammino da seguire per giocarsi la possibilità di vincere un altro titolo.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG