Il mese di fuoco della Mercedes doveva aprirsi in maniera diversa. Le aspettative per il Gran Premio d’Austria erano alte ma il turno di qualifica le ridimensiona notevolmente. Le due Frecce Nere, domenica, scatteranno in quinta (Hamilton) e undicesima (Russell) posizione. Pista diversa, soliti problemi. La W14, anche in Stiria, ha lottato col grip nel push lap, un difetto ormai atavico che il pacchetto di update promosso a Montecarlo non ha evidentemente potuto correggere.
Il ritardo di Hamilton dalla vetta supera i quattro decimi. Non poco su un tracciato relativamente corta e che, sulla carta, doveva confarsi di più alle caratteristiche della nera monoposto. Tra le poche cose da accogliere con favore c’è l’aver tenuto alle spalle entrambe le Aston Martin che sono un concorrente diretto. Ma le buone notizie finiscono qua perché la Ferrari, altra vettura che sovente era stata battuta, è parsa lontana ed è sembrata godere degli aggiornamenti portati in pista a tempo di record, in accordo con quanto riferito da Frédéric Vasseur.
Stesso dicasi per la McLaren di Norris che pure ha subìto una cura ricostituente massiccia i cui effetti sono apparsi dirompenti tanto da accaparrarsi la seconda fila. In gara le cose potrebbero mutare, Mercedes lo ha dimostrato nelle precedenti otto corse, ma ad ora il bilancio non può che essere mesto poiché le tornate da qualifica continuano ad essere il tallone d’Achille di una vettura fortemente rimaneggiata ma che non riesce a liberare quel potenziale che forse, a questo punto, non c’è. Almeno in determinate condizioni.
Mercedes: Russell non è a su agio con la W14-B
A soffrire la W14-B è di certo George Russell che, sarà anche una coincidenza, ha smesso di fare cose egregie da quando il nuovo concept ha fatto capolino sul veicolo. Il giovane britannico, a motori spenti, non ha fatto mistero di non aver trovato il giusto feeling con la macchina. Un fatto non positivo in un weekend sprint nel quale non vi sarà il tempo di apportare le modifiche necessarie ad individuare un setup idoneo. “Vedremo cosa possiamo fare durante la notte fino a domani e come possiamo migliorare in vista delle qualifiche sprint”, ha commentato un deluso Russell.
Che ha aggiunto: “L’undicesima piazza non è chiaramente la migliore posizione di partenza per domenica, ma abbiamo avuto alcuni buoni risultati anche scattando un po’ più indietro, quindi spero che possiamo lottare per tornare durante la gara”.
Hamilton, vista l’aria che tira, si è mostrato moderatamente soddisfatto della quinta posizione finale sottolineando come la sessione sia stata difficile. “È una buona posizione per iniziare la gara domenica. Non sono ancora del tutto sicuro di dove siamo esattamente con il nostro passo gara. Forse siamo terzi o quarti. Stiamo cercando di concentrarci su di noi e di muoverci il più velocemente possibile, quindi lavoreremo sodo durante la notte e cercheremo di fare meglio nelle qualifiche sprint di domani, a seconda delle condizioni meteorologiche e delle temperature”.
L’ultima sottolineatura è importante poiché in Stiria, oggi, potrebbe far capolino la pioggia. Ulteriore variabile da gestire con un Parco Chiuso che non consente margini di manovra ai tecnici.
Mercedes: manca aderenza nelle curve veloci
A proposito di ingegneri, Andrew Shovlin è intervenuto a commentare il venerdì sottotono della Mercedes ponendo l’accento sulla difficoltà di trovare aderenza nelle curve ad alta velocità. “Abbiamo lottato per il grip nelle pieghe ad alta velocità e alla fine è lì che abbiamo perso tempo in qualifica”. Condizione spiazzante perché sono proprio questi i settori nei quali, solitamente, la W14 dà il meglio di sé.
“George ha avuto una sessione difficile – ha spiegato il trackside engineer della Stella a Tre Punte – Gli è mancata la fiducia nel retrotreno per spingere davvero. Lewis ha avuto una sessione migliore, ma la macchina non è abbastanza veloce e la P5 per lui è tutto ciò che potevamo aspettarci”.
“Speriamo che il long run sia migliore del giro singolo, ma abbiamo le qualifiche sprint da fare prima e c’è una buona possibilità che sia una sessione bagnata. Dobbiamo dare un’occhiata alle prestazioni sul giro singolo e speriamo di poter trovarne un po’ di più, anche se siamo limitati in ciò che possiamo fare a causa del parco chiuso”.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1
