Non c’è tempo da perdere. Il Gran Premio del Belgio offre il terzo “weekend sprint” della stagione, ragion per cui Fp1 sarà l’unico turno di prove libere per determinare un assetto che, considerando quanto affermano le previsioni meteo, dovrà adattarsi ad una pista bagnata che potrebbe rapidamente mutare le proprie condizioni. Un’incognita in più anche per l’imbattibile Red Bull che intenzione non ha di fermarsi dopo aver segnato, in Ungheria, la dodicesima vittoria consecutiva che stabilisce la striscia più lunga della F1.
Spa è un tracciato che esalta le vetture efficienti. E la RB19 è il punto di riferimento della materia. Ma le condizioni ostiche che si preannunciano (mix di basse temperature e di asfalto bagnato) possono creare problemi nella definizione dell’assetto, specie in un weekend anomalo nel quale, tra le altre cose, Max Verstappen potrebbe sostituire la trasmissione (la quinta stagionale) con conseguente penalità di cinque posizioni in griglia. Ecco perché la singola ora di lavoro prima delle sedute ufficiali assume valenza cruciale.
Come da abitudine osserviamo le condizioni nelle quali si è disputata la sessione in cui la pioggia è stata assoluta e limitante protagonista:
Temperatura pista: 22°C
Temperatura aria: 18°C
Vento: 1 km/h da nordest
Gp Belgio 2023, Fp1: poco lavoro per Verstappen
Il lavoro per Verstappen inizia con relativa calma. L’olandese attende che i colleghi facciano qualche giro per capire quale sia la scelta migliore tra la intermedia e la full wet. L’attività inizia piuttosto tardi: 20 minuti dopo il semaforo verde. Max assaggia l’asfalto bagnato con un set di Pirelli a banda blu. Gomme da acqua abbondante, quindi, per rispondere alla pioggia in aumento. Nel giro di uscita track position e radio check che ha carattere fondamentale su una pista così lunga e che attraversa i boschi delle Ardenne.
Il campione del mondo in carica si limita ad un solo passaggio di assaggio e prende subito la corsia box. Con un weekend che potrebbe essere totalmente bagnato è un imperativo risparmiare treni da pioggia. Una volta in garage l’olandese scende dall’auto. Si preannuncia una seduta di lavoro molto molto blanda.
Dopo mezz’ora viene deliberata la bandiera rossa a rendere ancora più spenta la sessione. Logan Sargeant va dritto in fondo al rettilineo del Kemmel e si poggia, senza conseguenze, alla barriere di sinistra. Entrano i mezzi per recuperare la vettura e per sistemare il guard rail. L’operazione dura circa dieci minuti.
Negli ultimi venti minuti di attività si rivede in pista l’olandese che adopera gomme intermedie. Una scelta strana poiché la pioggia si fa battente. E infatti il bi-iridato si limita ad effettuare una sola tornata per poi rientrare ai box.
Pochissimi i dati raccolti nell’unica sessione di lavoro prima delle qualifiche che andranno a decretare la griglia di partenza della gara domenicale. Un salto nel buio per Verstappen (e per i suoi colleghi) che dovrà basarsi sulla sua sensibilità di guida per massimizzare le performance nel primo turno ufficiale del weekend.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing, Pirelli