giovedì, Novembre 21, 2024

Gp Ungheria 2023/Red Bull. Gestione gomme e passo: Verstappen demolisce la concorrenza

Un uomo solo contro tutti. Il Gran Premio di Ungheria si può spiegare con questa immagine. Max Verstappen e il suo destriero, la Red Bull RB19, cercano la nona vittoria stagionale, l’undicesima di squadra, la dodicesima consecutiva per un team che vuole così entrare nella storia. Per riuscire nell’impresa, invero non difficilissima visti i trend degli ultimi cinque mesi, bisogna avere la meglio di una concorrenza agguerrita e che parla inglese: Lewis Hamilton, in pole con un giro dei suoi, e Lando Norris, terzo ad alitare sul collo dell’olandese con un set di medie nuove in più, sembrano essere le uniche potenziali spine nel fianco per la vettura n°1

Il veicolo concepito da Adrian Newey si è presentato in terra magiara con interessanti novità nella zona delle bocche dei radiatori. Nonostante ciò, almeno sul giro singolo, la vettura ha fatto fatica a sprigionare il potenziale che, di contro, si è visto nella simulazione di passo gara. La gestione delle coperture Pirelli sarà il leitmotiv di una gara durissima e caratterizzata dalla temperatura abbastanza alta. A proposito di queste, ecco la situazione nell’orario della partenza:

Temperatura asfalto: 50°C.
Temperatura aria: 28°C.
Vento: 1 km/h da nordovest.

Red Bull

Gp Ungheria 2023, Red Bull: la partenza e le prime fasi di gara

Prima di calarci nell’abitacolo della RB19 vediamo con quali coperture Verstappen e Gianpiero Lambiase hanno deciso di affrontare il primo stint. Come da previsioni la scelta ricade sulle media. Nel giro di formazione particolare attenzione viene riservata alla warm-up del materiale rotante. Max sa che deve prodursi in una partenza buona perché Norris, alle spalle, è con gomme fresche e perché uno dei punti di forza della Mercedes è proprio lo stacco da fermo. Su una pista così tortuosa perdere posizioni potrebbe risultare fatale. L’ingegnere di pista italiano suggerisce di eseguire tre burnout prima di fermarsi nella piazzola n°2.

Inutile dire che la riproposizione del duello Hamilton – Verstappen è forse la cosa più importante dell’avvio della gara. Pertanto ci concentriamo sullo spegnimento dei semafori. “Last car is on the grid“, gracchia la radio. Salgono i giri, si parte!

Lo scatto della vettura n°1 è perfetto. Hamilton, invece, è incerto. Max si butta dentro ed è vana la chiusura del sette volte iridato. A Curva 1 la RB19 vira al primo posto mentre Piastri, con uno scatto perfetto, è secondo. Norris segue in terza piazza mentre Hamilton scivola in quarta posizione.

Al terzo giro, dopo un lungo silenzio, Lambiase avvisa che il DRS è utilizzabile. Max prova ad aprire un gap di sicurezza sulla McLaren dell’australiano. Cosa che inizia a fare lentamente mettendosi fuori dal mirino della MCL60.

Dopo sei giri Lambiase chiede un bilancio della situazione. L’olandese si apre in radio e lancia un rassicurante “E’ tutto ok“. Al giro 10 Max dà lo strappo e rifila un secondo in un giro a Piastri che nel frattempo accusa tre secondi di ritardo dalla vetta. Per ora è il bi-iridato controlla senza problemi e si limita ad ascoltare i distacchi che gli vengono puntualmente comunicati in radio dal tecnico. Max gira costantemente sull’1.24 e mezzo, la McLaren sul 25.

Al giro 17, Max avverte che le gomme sono ancora buone. Il ritmo in effetti è da indemoniato visto che non si scosta dall’1.24. Alle spalle Hamilton, prima, e Norris, poi, si fermano per montare gomma hard. Arriva anche la sosta di Piastri che perde la posizione a scapito del compagno di squadra. Verstappen viene avvertito dello switch.


Gp Ungheria 2023, Red Bull: il primo pit stop

La sosta per Verstappen arriva al giro 24. L’olandese, subito dopo essere stato richiamato ai box va leggermente lungo alla chicane 6-7. Nulla di preoccupante. Dopo aver montato gomma hard Max è ancora avanti con il suo compagno di squadra, partito con hard, a proteggergli le spalle. Il messicano si ferma al passaggio successivo lasciando via libera a Norris che segue a 5 secondi. Lambiase si apre in radio e dice “build the gap“. L’obiettivo è chiaro: rimettere la distanza.

Al passaggio 28 Lambiase impone STRAT-10, una modalità dell’endotermico abbastanza blanda. Verstappen, con un gap di circa sei secondi su Norris, inizia a gestire il materiale.

Nel frattempo da sottolineare la gara di Sergio Perez che, con gomma media, vola spedito verso Lewis Hamilton che non sembra averne per difendersi.

C’è poco da riportare in questa fase di gara: Max ha aperto un gap di sicurezza di quasi nove secondi e gira costantemente sul 23.3.

A metà evento è questa la situazione in pista, con Max che inizia i doppiaggi:

Solito check gomme con l’olandese a rassicurare che va tutto bene. Il delta è di 12 secondi, non c’è nulla di cui preoccuparsi. A 25 giri dal termine iniziano i conciliaboli tra la vettura n°1 e il muretto per capire quando fermarsi. Alle spalle dell’iridato si fermano le due McLaren che mantengono la seconda e terza piazza.

Giro 50. Il margine di Verstappen sulla seconda posizione è ampissimo. Sono 35 i secondi su Hamilton che non si è ancora fermato per il secondo pit stop. Cosa che fa proprio alla fine della tornata suddetta.


Gp Ungheria 2023, Red Bull: il secondo pit stop

Il pit arriva al giro 51. Gomma media per l’olandese che riparte per correre verso la bandiera a scacchi. Max, appena tornato in pista, chiede il giro veloce a quale crono corrisponde. 1.22 risponde Lambiase. L’intenzione dell’olandese è chiara. 1.20.504 il tempo mostruoso di Max che mette una pietra tombale sulla gara e sull’idea più ampia che qualche team possa raggiungere la Red Bull entro la fine dell’anno.

Fino alla fine della gara c’è ben poco da annotare. Il tecnico italiano comunica i distacchi. Dall’altro lato, complice un tracciato che non dà sosta con curve in continua successione, non arrivano risposte.

Più interessante ciò che accade sulla vettura gemella di Sergio Perez che, sbarazzatosi di Piastri in pista e di Hamilton ai box, prova ad insidiare la McLaren di Norris anche se, il recupero, a sei giri dal termine, sembra improbabile. Buonissima la gara del messicano che dà segnali di ripresa.

Verstappen taglia il traguardo in prima posizione siglando la nona vittoria stagionale. Perez è terzo. Tra i due Red Bull si piazza la McLaren che spezza parzialmente l’egemonia della RB19, una vettura che sta riscrivendo la storia della Formula 1 di gara in gara.

A seguire l’ordine d’arrivo del Gp d’Ungheria 2023:


Autore: Diego Catalano – @diegocat1977

Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing

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