7004 metri da ripetere 15 volte. La sprint race del Gran Premio del Belgio, considerando il numero di giri, è la più rapida del campionato. L’azione si esaurirà relativamente presto ma il layout di Spa Francorchamps, con i lunghi tratti full gas che favoriscono le manovre di sorpasso, potrebbe offrire uno spettacolo avvincente. Ci penserà la Red Bull a spezzare le speranze di variabilità?
Max Verstappen partirà dalla posizione d’avanguardia dopo aver ottenuto la pole position nella sprint shoutout beffando per soli undici millesimi un Oscar Piastri che già pregustava lo scatto dalla piazzola più vicina alle cinque luci. Nella seduta mattutina il meteo è stato un fattore chiave. Cosa che succede anche oggi.
Andiamo nel dettagli. La pista si presenta bagnata visto che la pioggia iniziata a cadere poco prima del giro di schieramento. La direzione, ormai un classico, sposta l’orario del giro di formazione. Al momento dello start, ore 17:35 le condizioni sono le seguenti:
Temperatura aria: 21°C
Temperatura asfalto: 29°C
Vento: 3 km/h da Est
Gp Belgio 2023/Sprint Race Red Bull: la partenza
La scelta delle gomme è il primo momento chiave dell’evento. Max punta inevitabilmente sulla full wet intermedia per una pista che comunque potrebbe migliorare in fretta se altri scrosci non si verificheranno. La partenza avverrà dietro safety car che va ad eliminare un momento adrenalinico tipico di Spa: l’imbuto della Source che in passato ha causato collisioni entrate nella storia del motorsport.
Non vi sarà azione nei primi passaggi. La direzione gara ascolterà le comunicazioni dei piloti per capire se ci sono le condizioni per far rientrare la vettura di sicurezza. Lambiase comunica che saranno ben quattro i giri dietro la SC per poi avere una rolling start.
Prima del rientro della Aston Martin a ruote coperte, l’ingegnere italiano comanda STRAT14, una modalità endotermica molto blanda per controllare meglio l’erogazione della potenza su una pista ancora molto bagnata.
Ci saranno soli undici giri da completare. Lambiase dice a Max di stare fuori perché qualcuno pensa di cambiare le gomme per montare le intermedie.
I team differenziano le strategie. Perez, insieme ad altri nove piloti, entra per montare la Pirelli a banda verde. Max viene chiamato per il pit al giro successivo.
L’olandese rientra al secondo posto alla spalle di Oscar Piastri. Max chiede subito quanti giri mancano “Nine laps” la risposta di Lambiase. Perez nel frattempo è quarto e attacca Pierre Gasly che è molto lento e favorisce il rientro di Lewis Hamilton.
Al terzo giro viene deliberata ancora una volta la Safety Car perché Alonso è nelle barriere a Pouhon. L’asturiano bacia appena le Tecpro ma la vettura resta insabbiata e serve l’intervento della ruspa per rimuoverlo. La macchina di sicurezza entra alla fine del quinto giro. Ne mancano sei alla fine con Max che punta l’australiano che soffre con l’asse sinistro. La pista, nel frattempo si asciuga rapidamente. Una sfida in più da amministrare con le gomme intermedie che iniziano a faticare.
Piastri è poco lesto alla ripartenza visto che non riesce ad aprire un gap prima della Bus Stop. Alla Source Max è vicinissimo ed esce meglio. In accelerazione, sulla salita del Raidillon la distanza è infinitesimale. Già all’inizio del Kemmel l’olandese supera la MCL60 che nulla può per difendersi.
Il passo che Max impone è da indemoniato. Piastri si stacca immediatamente. L’olandese amministra le gomme cercando la parte bagnata della pista per evitare il surriscaldamento soprattutto dell’asse sinistro particolarmente stressato su questa pista. Pochissime comunicazioni fino al termine delle operazioni. Verstappen vince anche la sprint race, un antipasto della gara di domani nella quale ci sarà da recuperare dopo la penalità ottenuta per la sostituzione del cambio.
Ecco l’ordine d’arrivo:
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing
