Ferrari, “what a mess“. Il primo concetto dello pezzo viene espresso tramite una locuzione britannica. Tre paroline che Sebastian Vettel, in radio, quando militava nelle file della rossa, spesso usava per descrivere lo scenario in corso. Espressione che, dando un’occhiata al contesto turbolento nel quale naviga oggigiorno il Cavallino Rampante, forse, risulta sin troppo dolce.
Sì perché il team di Maranello ha capito una cosa durante l’ultimo anno: se le cose non cambiano in meglio, all’uscita del tunnel ci sarà sempre un altro tunnel. Ancora più lungo, per di più. Per questo motivo una profonda rivoluzione è in atto. Una squadra che sta subendo un restyling completo. Ci vuole tempo e soprattutto pazienza. Lo sappiamo bene.
Nel mentre il campionato prosegue e dividere i compiti in F1 non è mai semplice. Gestire al meglio l’attuale situazione e nel contempo pensare al 2024 è complicato. Soprattutto quando il gruppo di lavoro non è completo e diversi provvedimenti per cambiare l’approccio operativo sono in atto. Tutte cose già scritte e rese note a suo tempo. Quello che però forse ancora era sconosciuto riguarda la celerità di questo piano. Secondo le nostre informazioni, infatti, pare che ci sia un certo ritardo sulla tabella di marcia prefissata.
Ferrari, progetto 676: tempi dilatati per puntare al massimo
Ferrari ha voluto fortemente proseguire la strada degli sviluppi sulla SF-23. Un lavoro necessario per capire i propri sbagli, dal quale una nuova filosofia aggressiva, sì, esatto, aggressiva, dovrebbe scaturire come linea base del progetto 676. Una Red Bull RB19 2.0, rossa, e addirittura migliorata. I dettagli tecnici sono noti in questo articolo, dove appunto spieghiamo il modus operandi scelto dalla GES sulle basi di concetti dimostratesi vincenti. È abbastanza chiaro che si tratta di una visione alquanto ottimistica. Ma d’altronde è altresì vero che, porre un limite ai desideri, sarebbe alquanto sciocco volendo puntare al massimo.
Quello che appunto risulta attraente interessa le tempistiche legate alle disposizioni operative. L’intervallo di tempo per definire i concetti filosofici del progetto 676 si è dilatato. Non si tratta di un cambio sulle visioni. Tutt’altro. Semplicemente, una volta all’opera, i tecnici si sono resi conto che non era poi così semplice concludere le procedure definitive e per questo hanno deciso di spendere qualche settimana in più nel campo decisionale. Tuttavia è bene sottolineare come tale ritardo non dovrebbe pregiudicare in nessun modo l’obiettivo preposto.
“Perdere più tempo del previsto” spinge verso un unica direzione che possiamo riassumere con un sostantivo femminile: aggressività. Diverse innovazioni tecniche che la squadra italiana ha deciso di adottare per non lasciare nulla al caso. Sebbene una certa cautela dialettale venga spesa riguardo la competitività sull’auto futura, Ferrari sta provando a centrare una carambola perfetta per portare la scuderia ai vertici del campionato 2024. Questa la volontà malgrado riuscirci sarà un’impresa.
Il contesto descritto indica come Vasseur abbia ricevuto pieni poteri dall’eforato Ferrari. Il suo rapporto a stretto contatto di gomito con John Elkann, presidentissimo della rossa, con il quale il francese si relaziona più volte al giorno, ha di fatto accelerato diverse operazioni correlate all’assunzione del personale. Mettere in moto la “macchina acquisitiva” del personale è stato più difficile del previsto. Ma poco a poco, capendo come il team emiliano facesse davvero su serio, le trattative sono divenute più semplici.
Per concludere l’aggiornamento sul mondo Ferrari una rapida menzione sul tema budget cap, oggetto di molte chiacchiere durante l’ultima settimana. Stando alle notizie racimolate da Formula Uno Analisi Tecnica, malgrado gli sforzi ingenti per dare un senso all’attuale stagione aggiornando quanto più possibile la SF-23, i conti stillati dal reparto finanziario interno alla gestione sportiva quadrano alla perfezione. Questo per buona pace di chi, tempo a dietro, aveva millantano un possibile sforamento del tetto spesa.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Scuderia Ferrari