Si dice che una squadra di calcio, per vincere, debba possedere un asse verticale solidissimo sul quale appoggiare il resto della rosa. Un pilastro immaginario formato dal portiere, dal centrale di difesa, dal regista metodista e dalla prima punta che devono essere affidati alle sapienti mani di un allenatore. Schema, questo, che con tutti i distinguo del caso si può applicare alla F1 in generale e alla Ferrari nel particolare.
I grandi architetti che stanno provando a definire, nell’ombra, questo modello sono John Elkann e Benedetto Vigna che hanno individuato in Frédéric Vasseur il trainer che deve creare la giusta amalgama per far funzionare il tutto. Il francese, con calma, non senza qualche fisiologica difficoltà, ma con fiducia di centrare l’obiettivo, sta creando quell’asse che di cui scrivevamo in apertura.
La ricerca di figure tecniche di spessore continua (l’ingaggio di Loic Serra sembra imminente), così come prosegue il riassetto interno con la promozione di Diego Ioverno che ha preso il posto di Laurent Mekies e la stabilizzazione del comparto strategico affidato a Ravin Jain. In cima a questa linea composta da professionalità eterogenee che vanno armonizzate da Vasseur c’è il finalizzatore. Il numero nove, quello che la butta dentro e fa vincere le partite.
Ferrari: è Leclerc la “prima punta” della squadra
Per la Ferrari questo ruolo è nelle salde mani di Charles Leclerc. E non è un caso, quindi, che l’estensione contrattuale sia una priorità che sta sfociando in accordi imminenti. Charles è un punto fermo sul quale Vasseur intende puntare. Il contratto del monegasco scade a fine 2024 e non far conto su suoi servigi dopo il 2025 non è minimamente contemplato.
Leclerc, secondo informazioni raccolte dalla nostra redazione e che trovano conferme in notizie che oggi arrivano dalla Francia, avrebbe già firmato il rinnovo con la Ferrari. Un contratto 2+3 esercitabile alla scadenza di quello attuale. Questa è la nostra informazione che, al di là dei rumors provenienti da altre fonti, attende conferme ufficiali da ambo le parti.
Rinnovare Leclerc è uno dei tasselli chiave del futuro di medio termine della Ferrari. La fiducia che il team ripone nel pilota è fondamentale per creare quel contesto di serenità che serve ad per rendere al meglio e per fare la differenza in uno sport iper competitivo.
Per far sì che questo accada, l’affidamento deve essere reciproco, bidirezionale. In soldoni anche Charles deve confidare nella capacità del team di creare qualcosa di grande da spendere nella rincorsa, finora vana, al campionato del mondo. E Vasseur sembra essere quel catalizzatore di speranze a cui il monegasco non sa essere insensibile.
“Momenti difficili ce ne sono per tutti a parte che per la Red Bull”, ha dichiarato Leclerc ai microfoni dell’emittente belga RTBF. “Sta a noi lavorare. Ci concentriamo sulle ultime gare. Sappiamo che la macchina non ci permette di replicare i risultati dell’anno scorso. Dobbiamo riuscire a massimizzare il potenziale della vettura con il pacchetto attuale. Non commettere piccoli errori sulla strategia, sulla gestione del traffico e su altre cose”.
Anno di attesa, dunque, che serve a creare le condizioni giuste per eccellere. “Sono sempre stato un pilota e una persona che lavora con il cuore più che con la ragione“, ha ribadito l’ex Sauber che poi si è lanciato in un altro – l’ennesimo – atto d’amore per la sua squadra: “Amo la Ferrari. Il mio obiettivo in carriera è quello di diventare campione del mondo con questa squadra e portarla al top. Non è stato facile, ci sono alti e bassi. Ho piena fiducia in Fred Vasseur, sa esattamente dove vuole arrivare, cosa farà per arrivarci. Discutiamo molto insieme per raggiungere gli obiettivi. Mi dà fiducia”.
La parte evidenziata in grassetto è eloquente e racconta più di mille analisi cosa il pilota stia cercando di ottenere: un pacchetto vincente che esula dalla sola sfera tecnica. Red Bull lo insegna, Mercedes lo ha spiegato negli anni addietro: per ottenere titoli iridati serve la perfezione in ogni ambito ed è necessario anche sentirsi protagonista del progetto. Charles ha capito che può davvero essere quel finalizzatore di cui si diceva in apertura.
Questo, forse, comporterà il sacrificio di Carlos Sainz o di qualsiasi altro pilota che affiancherà il monegasco. E non è un caso, quindi, che lo spagnolo, pur ritenendola Ferrari la primissima opzione da percorrere in caso di rinnovo contrattuale, abbia dato mandato ai suoi rappresentati di dragare il mercato in cerca di possibilità vantaggiose che portino lontano da Maranello.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari
