A differenza di quanto Ferrari e gli altri team potevano aspettarsi, l’inizio della corsa si è rivelato bagnato. Inizialmente la maggior parte dei piloti ha scelto la Soft per la partenza, soprattutto per via delle temperature dell’asfalto, che essendo piuttosto fresche avrebbero potuto complicare l’attivazione degli pneumatici più duri nei primi giri. Detto ciò, tra la C2 e la C3 non si era vista una differnza così marcata nelle libere del venerdì.
Detto questo, al primo giro della corsa si sono verificati diversi scrosci nella zona del traguardo e dell’ultimo settore. I primi a rientrare sono stati Perez e Leclerc. I due al primo giro avevano un distacco che si aggirava sul secondo, mentre alla fine del secondo giro il gap è salito a quasi 20 secondi. Leclerc ha fatto una chiamata molto tardiva, ma di fatto sarebbe potuta essere la scelta corretta montare subito la Intermedia in quanto le condizioni della pista sono peggiorata tra il secondo ed il terzo giro. Qui sotto la situazioni in quel momento, vediamo appunto che Perez e Leclerc sono i primi a giocarsi la carta della Intermedia.
In Ferrari tuttavia non si sono fatti trovare pronti e hanno perso molti secondi utili. Con i successivi pit-stop degli avversari, il monegasco della Ferrari si è ritrovato quinto, ma per via di un contatto ha rotto l’endplate destro dell’ala anteriore. Ciò ha portato la monoposto ad aver ancor più sottosterzo di quanto ne avesse in precedenza. Leclerc ha detto di aver perso oltre 60 punti di carico verticale per via di questo danneggiamento.
Gasly sio è ritrovato ai piani alti della classifica poichè è stato il primo a passare alla Intermedia assieme agli altri due sopra citati, mentre Alonso è riuscito a sfruttare molto bene le sue doti su pista umida e ha poi ‘copiato’ la strategia di Verstappen.
Dal 10 giro in poi, coloro che non avevano pittato e hanno tenuto la Soft hanno ricominciato a mettere a segno dei tempi molto competitivi, determinando quindi un momento di crossover. La pista è tornata asciutta e la Soft è la gomma preferibile. All’11esimo passaggio sono rientrati Sainz, Alonso e Norris, mentre al successivo sono rientrati anche Verstappen, Gasly e Leclerc.
Il ferrarista ha fatto un secondo slow-stop per via della sostituzione dell’ala ed è quindi tornato nelle retrovie in 12esima posizione. Di fatto Leclerc è stato richiamato ai box un giro in ritardo rispetto al giro ‘ideale’, ma giustamente in Ferrari hanno sdoppiato le strategie per evitare di sbagliare con entrambi i piloti nel caso fosse tornato a piovere. Probabilmente avrebbero fatto meglio a scambiare le strategie tra Sainz e Leclerc, visto che il monegasco era in evidente difficoltà con l’handling della propria vettura. Ottimo sarebbe stato un doppio pit stop al giro 11, ma i piloti avevano 2.3s di gap e il team ha deciso di non rischiare con questa delicata operazione.
In casa Red Bull hanno avvantaggiato Verstappen al secondo pit stop, visto che Perez aveva inizialmente ricavato un bel vantaggio fermandosi al primo giro. L’olandese è quindi rientrato in anticipo, facendo di fatto un overcut sul ocmpagno di squadra. Qui sopra possiamo apprezzare il confronto nel momento in cui Verstappen passa dall’intermedia alla Soft e riesce a dare fino a 2 secondi al giro al compagno di squadra.
Ferrari SF-23: Sainz anticipa il pit stop per passare alla Soft usata
Da qui in poi la gara è tornata momentaneamente asciutta e le condizioni della pista erano quelle su cui la Ferrari aveva basato il setup nei giorni scorsi. Un’ala posteriore da minor carico per cercare di generare maggior velocità in rettilineo. Il passo è stato decente nel complesso, anche se di fatto in pista Sainz non è riuscito a trovare un sorpasso sull’Alpine di Gasly.
Qui sopra possiamo vedere i tempi del primo stint su gomma slick subito dopo la pioggia. Leclerc ha avuto ulteriori problemi sulla proprio monoposto e non ha concluso la corsa. Verstappen dava in media 6 decimi al giro al secondo più veloce in pista, ovvero Alonso. Verstappen in questo stint è riuscito a dare quasi un secondo medio al giro al compagno di squadra.
Al 43esimo passaggio Sainz è rientrato ai box per passare ad un altro treno di Soft, questa volta usato, visto che aveva esaurito i due treni di nuove che aveva preservato per la gara. Era difficile tentare un undercut visto che il distacco da Gasly era di oltre 4 secondi, per cui in Alpine non hanno coperto la Ferrari di Sainz.
Al 48esimo giro si ferma Gasly, che finisce dietro allo spagnolo, ma con una gomma di 6 giri più fresca. Inoltre anche Alonso, rientrato al al 49esimo, ha avuto problemi durante la sosta e ciò ha consentito di recuperare anche la posizione sul connazionale dell’Aston Martin. Quest’ultimo ha poi subito tornato il sorpasso in pista.
Ora cerchiamo di fare il punto di ciò che abbiamo visto sull’asciutto prendendo in considerazione i passi medi sulle gomme slick. In questo caso tutti i piloti in esame hanno utilizzato esclusivamente la Soft.
Verstappen fa il passo rimanendo sul 1:15.2, a seguirlo il comapgno di squadra Perez che nel complesso ha girato a circa 3 decimi medi da Max. L’unico ad esser riuscito a star vicino alla Red Bull è Alonso, a poco più di 4 decimi dal campione in carica. Parlando di Ferrari, in queste condizioni ha performato meglio del previsto, riuscendo a stare davanti alle McLaren e alle Mercedes.
Gp Olanda 2023: Ferrari SF-23 bilanciata ma lenta
Di fatto a livello di passo erano molto simili e lo spagnolo è riuscito negli ultimi giri a tenersi dietro Hamilton. Di fatto non ci si aspettava una performance del genere visto che nel week end non sono mai riusciti a far funzionare il pacchetto da alto carico e si sono dovuti adattare all’ala da medio-alto carico. Di seguito riportiamo un grafico che visualizza in modo chiaro il potenziale odierno di ogni squadre in pista.
Mercedes e McLaren hanno di fatto buttato via il week end. La prima ha commesso più errori in qualifica, specialmente con Hamilton, ma non avrebbero avuto il passo di qualificarsi davanti alle vetture orange. La seconda invece ha buttato via tutto nei primi giri della gara finendo nelle retrovie. Sull’asciutto il passo c’era, ma la poca velocità di punta non ha consentito di portare a termine molti sorpassi. A livello di forze in campo, oggi l’Aston Martin è stata la seconda forza. Terza forza l’Alpine e quarta la Ferrari, subito dopo Mercedes e McLaren. Di seguito troviamo invece la situazione a fine gara, poco dopo la bandiera rossa.
Con l’arrivo della pioggia ci sono state due ulteriori occasioni per scalare la classifica. La prima opportunità è arrivata quando si passava dalla Slick alla Intermedia, mentre poi quando la pioggia è aumentata in molti hanno pensato di passare dalla Intermedia alla Full Wet. Azzeccare il giro giusto è sempre complicato. Inoltre si poteva pensare di saltare uno stop e passare direttamente alla full wet. Verstappen non ha sbagliato nulla e ha amministrato il vantaggio che aveva accumulato fino a quel momento. Anticipare troppo in questo caso non è stato un grande vantaggio in quanto la pista per metà era ancora asicutta e la Soft funzionava.
Autori e grafiche: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich –@niccoloarnerich