Il Gran Premio del Belgio per la Ferrari non offre particolari spunti sulla strategia: non si tratta di un obbiettivo raggiunto a tavolino, uno scacco matto al re. Il podio – terzo stagionale – conquistato da Charles Leclerc è tuttavia frutto di un attento lavoro di gestione. Un’accurata lettura della situazione inerente la performance Mercedes di Lewis Hamilton, con cui il monegasco ha battagliato sin dal primo giro della corsa.
Gp Belgio 2023: on board Ferrari SF-23
Le Ferrari in pista sono due alla partenza: la numero 16 di Leclerc prende il via dalla prima casella in griglia, al suo fianco un agguerrito Sergio Perez. La gemella numero 55 si sistema invece sulla piazzola del quarto posto, appena dietro la W14 del Re Nero. Nelle primissime comunicazioni viene fatto presente ai ferraristi che i primi 6 piloti, escluso Oscar Piastri, sono sulla stessa impostazione per quanto concerne le gomme: treno di pneumatici Soft; la McLaren dell’australiano, appunto, monta un set di Pirelli a banda gialla.
“Nella top 4 siamo tutti su Soft. Il primo sulla Media è Piastri. In totale ci sono 7 vetture sulla Media, nessuno ha scelto la Hard”]
Giro 1/44:
La prima curva a Spa – denominata “La Source” – nasconde insidie ben note ai piloti. Leclerc sa che Perez sarà avvantaggiato dalla scia regalata dalla sua Ferrari, ma effettua la prima tornata mantenendo la lead del Gran Premio. Poco dietro, Carlos Sainz prova subito a sopravanzare Hamilton cercando la staccata, ma va al bloccaggio: lo spagnolo a quel punto effettua un repentino cambio di direzione che coglie di sorpresa la McLaren di Piastri dietro, che non avendo modo di evitarlo finisce “schiacciato” tra il muro e la vettura di Sainz, rimbalzando proprio contro la stessa con l’anteriore e danneggiando così la colonna dello steering. Il contatto causerà l’immediato ritiro di Piastri – costretto a mantenere il volante inclinato di 90 gradi solo per continuare il giro di rientro ai box – mentre Sainz continua dopo essersi aperto in radio per domandare dell’entità del danno subito.
“Sì, vediamo il danno. Per il momento continua.”
Leclerc, intanto, perde la battaglia contro la scia che Pérez utilizzerà fino alla fine del rettilineo del Kemmel per effettuare un sorpasso facile sulla monoposto del monegasco.
Giro 2/44:
Con il ritiro di Piastri arriva una bandiera gialla nel secondo e terzo settore, l’australiano fermo nella ghiaia in Curva 13. L’altro protagonista del contatto in Curva 1, Sainz, continua a chiedere dell’entità del danno subito, lamentando di non avere grip sulla mescola Soft. Lo spagnolo perde velocemente terreno sia sulla Red Bull di Verstappen, che trova un sorpasso facile, che sulla Aston Martin di Alonso che arriva veloce – senza danni – dietro.
Sainz: “Ditemi dell’entità del danno”
Adami: “5% aero balance, è piuttosto significativo.”
“Proveremo a bilanciare il danno ai box, andiamo giù di flap. Non c’è nulla che possiamo fare al momento, continua a spingere.”
Giro 5/44:
Sainz viene superato da Alonso e continua a perdere velocemente terreno, iniziando a creare un gap tra la top 4 ed il resto della griglia. Leclerc viene informato della battaglia tra Verstappen e Hamilton dietro, entrambi con DRS sulla sua Ferrari. Al monegasco viene messo a disposizione il K1+ per difendere, mentre la RB19 sorpassa con una certa facilità la Mercedes di Lewis.
Giro 8/44:
Sainz è già scivolato fuori dalla Top 10 quando arrivano i primi avvisi su un leggero scroscio di pioggia previsto già nel pre-gara. Con il gap tra Leclerc e Verstappen ridotto a 8 decimi, il muretto della Red Bull chiede al pilota che cosa voglia fare.
Lambiase: “Max, ci aspettiamo pioggia tra 9-8 minuti. Che ne pensi, restiamo fuori o ci fermiamo? Se vuoi fermarti, dobbiamo farlo in questo giro per coprire Leclerc.”
Verstappen: “Non lo so, non vedo il radar meteo io, no?”]
Giro 9/44:
Max resta fuori, e proprio come il compagno di squadra Perez, forte anche del DRS, sorpassa Leclerc sul Kemmel Straight. Il monegasco poco prima si era aperto in radio dicendo che non avrebbe avuto senso provare a difendersi, in quanto gli sarebbe solo costato tempo contro Hamilton – la sua “vera” battaglia in pista.
Nello stesso giro, il muretto chiama Sainz ai box per montargli gomma media ed effettuare modifiche sui flap al fine di migliorare marginalmente il bilanciamento della vettura. In quel frangente, Leclerc viene informato dello stop del compagno a causa di problemi, ribadendo che nonostante la pioggia prevista sarebbero rimasti sul “Piano B”.
Giro 11/44:
Con la griglia invariata nella top 4, Ferrari si concentra su Leclerc per mantenere il gap su Hamilton, dando continui riferimenti al monegasco sui tempi della Mercedes dietro. In questa fase, Leclerc preserva un vantaggio di circa mezzo secondo al giro che gli consente di mantenersi su una strategia di “difesa” piuttosto che di “attacco”.
Giro 13/44:
È proprio la Lewis ad andare all’attacco in questo giro. Esorcizzato il pericolo che la pioggia possa aumentare di intensità, Mercedes si ferma per montare gomma media con il pluricampione inglese – ma perde un secondo con un errore di Hamilton nel giro precedente al rientro. La strategia dell’undercut pertanto non funziona sull’auto di Leclerc. Il gap fisico tra i due in pista è di circa 23 secondi quando il monegasco si ferma ai box per passare su gomma media con un pit stop di 2.4 secondi.
Giro 14/44:
Leclerc torna in pista con un vantaggio di quasi due secondi, guadagnando poi altri 8 decimi nel corso del suo outlap. Questo consente al monegasco di gestire la gomma in relativa tranquillità, nonostante l’arrivo della pioggia prevista. La scarsa intensità, tuttavia, non preoccupa il team di Maranello– ma soprattutto non convince nessuno a fermarsi per montare Intermedie.
“Charles, update meteo: pioggia leggera prevista tra 5 minuti, arriverà in Curva 14 e durerà 10 minuti circa.”
Giro 23/44:
Mentre Leclerc gestisce il suo gap su Hamilton con una costanza che li mantiene sempre a più di due secondi di distanza, arriva il ritiro per Carlos Sainz, scivolato rovinosamente e senza possibilità di recupero in ultima posizione.
Giro 27/44:
Hamilton inizia a perdere terreno su Leclerc, complice l’instabilità ed il bouncing della Mercedes soprattutto nel secondo settore, dove la Ferrari del monegasco riesce a recuperare fino a 7 decimi al giro (perdendo poi qualcosa tra il primo ed il terzo settore). Per evitare che il distacco tra i due cresca oltre i quattro secondi, Mercedes ferma Hamilton in questo giro per un secondo set di gomme Soft. Ferrari non sembra preoccupata dal potenziale recupero di un outlap sulla mescola più morbida, ma è pronta a reagire chiedendo a Leclerc di spingere per rientrare il giro successivo e di fornire update sui flap appena può.
Giro 28/44:
Leclerc rientra ai box per la sua seconda ed ultima sosta. Ferrari copre l’esatta strategia di Hamilton con un nuovo set di gomme Soft in un pit stop di 2.7 secondi che consente al monegasco di mantenere la sua posizione in pista ancora una volta, il gap con la Mercedes di Lewis appena sopra il secondo. L’outlap di Lewis era stato molto veloce, consentendo all’inglese di recuperare fino a 2 secondi sulla Ferrari del monegasco prima dello stop. L’outlap di Leclerc, tuttavia, è ancora più veloce, abbastanza da recuperare quasi un intero secondo sulla Mercedes.
Giro 36/44:
Con il gap su Hamilton costante sui tre secondi, arrivano i primi “problemi” per Leclerc; un problema inaspettato – sembrerebbe, con la pompa del carburante – costringe il monegasco ad effettuare molto lifting nel secondo settore, proprio quello in cui guadagnava di più sulla Mercedes dell’inglese. Questo costerà soprattutto in costanza nell’ultimo stint; sebbene il gap tra i due arrivi a vacillare sotto i due secondi, il monegasco riesce comunque a tenersi saldamente davanti, alternando giro veloce con giro più lento.
Giro 42-44:
La gestione di Leclerc continuerà fino alla fine del Gran Premio; tuttavia al giro 42 il monegasco può tirare un sospiro di sollievo. La Mercedes di Lewis si ferma ai box per approfittare dell’ampio margine sull’Aston Martin di Fernando Alonso per montare un nuovo treno di Soft ed accaparrarsi il punto addizionale del giro veloce. Questo dà modo al monegasco di gestire al meglio il problema che lo aveva rallentato; Lewis si prende il giro veloce, e Charles si assicura il terzo podio stagionale dietro le due inarrestabili Red Bull di Verstappen e Pérez.
“Ottimo lavoro. Hai fatto davvero un ottimo lavoro, gestita molto bene. P3! E ricordati che non c’è in-lap…”
Autore: Sara Esposito – @_allthatglitz
Immagini e audio: F1 Tv