venerdì, Novembre 22, 2024

Gp Olanda 2023/Analisi on board Fp2: Ferrari cambia strada sulla messa a punto di base

La prima sessione di prove libere non è stata perfetta per la Ferrari. Le alte temperature non vanno d’accordo con la SF-23 e oggi lo abbiamo visto chiaramente. Tenendo presente che Robert Shwartzman non ha molta esperienza con la vettura modenese e allo stesso tempo il suo programma di lavoro era differente, il punto di riferimento per le Fp1 è stato inevitabilmente Charles Leclerc. Il monegasco ha fatto quello che ha potuto cercando di raccogliere più dati possibili. Ma poco dopo essere sceso in pista, al giro 3, la sua comunicazione radio ha fatto capire come stavano le cose.

Tenendo presente le peculiarità del tracciato olandese, soprattutto l’anteriore sinistra ma anche il resto delle mescole, hanno palesato un certa difficoltà nel lavorare al regime di temperatura corretta. Sebbene il bilanciamento di base della vettura fosse buono, pertanto, il potenziale della rossa è rimasto inespresso. Sotto questo aspetto le Fp2 saranno molto importanti. E il ritorno del pilota titolare al volante della Ferrari aiuterà non poco in tal senso.

Ferrari
Charles Leclerc (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23 durante le fp1 – Gp Olanda 2023

Resta da capire se i tecnici del Cavallino Rampate agiranno direttamente a livello sospensivo per variare l’altezza da terra. Questo considerando che un certo livello di porpoising si è palesato anche se, in radio, non è arrivato nessun commento al riguardo. Sottolineare l’importanza di questa sessione non è affatto scontato, in quanto la messa a punto che verrà battezzata come migliore determinerà la gestione degrado, aspetto cruciale qui a Zandvoort.


Gp Olanda 2023: live Fp2 Ferrari SF-23

Il clima attuale non discosta da quello delle Fp1. Parliamo di un pomeriggio soleggiato. Queste le condizioni metereologiche al momento: 20,2 °C la temperatura dell’aria 32.6 °C quella dell’asfalto. Umidità al 77%, 1.2 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante nord est. Per questa seconda sgambata “i due Carlo” cercheranno di sbrogliare la matassa e rendere decisamente più effettiva la SF-23. Le rosse tornano a calcare l’asfalto, ambedue con le mescole Pirelli a banda gialla. Drs non utilizzabile per i primi giri di questo stint.

Il traffico ha disturbato Charles. La sezione ridotta della pista non aiuta in questo aspetto. I primissimi commenti sembrano più positivi anche se il porpoising continua a fare presenza e qualche incertezza nei cambi di direzione rapidi l’abbiamo vista. Marcos suggerisce un approccio più attento nelle prime due curve, porzione del tracciato dove il monegasco può fare meglio. Un passaggio per raffreddare le coperture e si torna a spingere. Carlos non ha commentato nulla il radio, mentre il suo ingegnere di pista gli consiglia di attivare il toggle sinistro dietro il volante nel T1, con l’obiettivo di amministrare al meglio il differenziale a centro curva.

Si passa ora a Engine 1, con la possibilità di attivare l’ala mobile. Si nota un certa carenza di rotazione in talune curve. La traiettoria è molto importante a Zandvoort e sino ad ora questo elemento non è stato ancora massimizzato. Leclerc conclude un’ulteriore tornata e si apre in radio: “ahh… it’s a mess” riferendosi al traffico che di fatto sta complicando il programma di lavoro. Nemmeno dieci minuti di sessione e arriva la bandiera rossa. Piastri e Ricciardo si piantano in curva 3 e la sessione viene stoppata. Le rosse tornano ai box approfittando per effettuare una pit stop practice davanti alla piazzola del garage.

Ferrari
Oscar Piastri (McLaren) e Daniel Ricciardo (AlphaTauri) fermi in curva 3 durante le FP2 – Gp Olanda 2023

Dopo una sosta di 15 minuti si riparte. Treno di scrub medium per entrambi i piloti della rossa. Si cura particolarmente il warm up, elemento cruciale soprattutto per Ferrari. Carlos chiude un giro pulito: “it was a good lap” sostiene Adami. Mentre Charles trova qualche difficoltà in più effettuando un paio di correzioni decise. I ferraristi tornano di immediato ai box, gomme Soft per loro. “Plus 1” per Sainz, “minus 1” per Charles, questi i provvedimenti riguardo al carico sviluppabile all’anteriore. Si passa alla modalità Engine 1, per godere della massima potenza del motore a combustione interna.

Messo da parte il primo tentativo, dopo aver realizzato una tornata per raffreddare le gomme, Carlos si lancia nuovamente. Leclerc invece abortisce nel T1 per un errore grossolano. Anche il suo secondo intento viene stoppato. La numero 16 pare parecchio sottosterzante. Probabilmente il ritocco al carico sull’avantreno non ha portato i suoi frutti. Sainz sembrava a gusto con la SF-23 ma nemmeno il tempo di scriverlo e lo spagnolo arriva lungo finendo sulla ghiaia nel T3. Il posteriore della numero 55 è ballerino.

Per fortuna nessun problema rilevato dopo il check ai vari sensori collocati sulla monoposto dell’iberico. La foga del monegasco, invece, sebbene lo ha portato a diversi errori sembra perlomeno estrapolare più rendimento. Il retrotreno più carico per il pilota di Monaco sembra funzionare anche se va bilanciato con più ala all’anteriore. Aspetto che metteranno in pratica nel prossimo stint.

Dopo una breve pausa si torna a calcare l’asfalto olandese. Le due rosse montano le Pirelli a banda rossa. All’interno del garage si è lavorato per curare maggiormente l’anteriore. Più grip, insomma, per ottenere una piattaforma aerodinamica più stabile. Così si parte per la simulazione high fuel. Con tre tornate alle spalle possiamo dire che l’handling delle rosse non è poi così male. Senza dubbio non perfetto ma migliore rispetto a prima.

Tanti i suggerimenti degli ingegneri di pista per massimizzare i lap time, visto che alcune correzioni necessarie nell’arco della tornata non dovrebbero esserci. Senza contare alcune precauzioni per amministrare al meglio le coperture. Curva 7, 9 e 10 sotto stretta sorveglianza. In radio di parla anche di traiettorie per avere un rendimento superiore. Gli ultimi giri scorrono via con un ulteriore visita di Carlos nella ghiaia. La sessione volge al termine con le consuete prove di partenza sulla griglia di partenza. In ultima istanza possiamo fare un breve riassunto in diversi punti.

Il Cavallino Rampante studia al simulatore un assetto più scarico per avere maggiore efficienza. Purtroppo però si rivela una strada difficilmente percorribile e pertanto si mette più downforce sulla vettura aumentando l’incidenza delle ali. Azione che come conseguenza genera sottosterzo. Dopo un breve conciliabolo tra piloti e ingegneri si decide di intervenire meccanicamente, andando a modificare la barra antirollio al posteriore per irrigidirla. Provvedimento che va a spostare il bilanciamento verso l’avantreno per avere maggiore aderenza. Resta da capire se la pletora infinita di interventi sarà fattuale.

Insomma… le cose non sembrano andare come ci si aspettava. Non possiamo giudicare certo negativa la sessione di oggi, ma allo stesso tempo nemmeno positiva.


Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz 

Immagini: Scuderia Ferrari

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