La casella dei podi resta ancora mestamente spenta. Carlos Sainz non sta attraversando un momento di forma esaltante. Attenuanti ve ne sono e non si tratta di facezie. La Ferrari SF-23 è una macchina dimostratasi lenta, imprevedibile nel comportamento, difficile da settare e con una finestra operativa talmente stretta che non ci passerebbero tre fogli sovrapposti.
Fattori che piloti e tecnici stanno provando a ricalibrare. Ma, nel frattempo, sono passati molti mesi e dodici gran premi sono stati archiviati. In questo periodo di tempo lo spagnolo è rimasto all’asciutto. Se fino al Gran Premio d’Ungheria, in classifica, riusciva almeno a stare davanti a Leclerc, dopo il Belgio (in cui Carlos ci ha messo del suo con un ingresso troppo ottimista alla Source) si è visto superare nel duello interno. Qualcosa che era nell’aria e che viene ratificato dai tre podi ottenuti dalla vettura gemella guidata dal monegasco.
La “nuova” Ferrari ruota intorno a Charles Leclerc
Non sono di certo tre podi a mettere l’ex Sauber al centro del progetto tecnico-sportivo della Rossa. Maranello ha fatto un investimento importante sul pilota che ha ripagato a suon di prestazioni. E’ piuttosto la Ferrari ad avere una sorta di debito nei riguardi di un pilota che ha dato molto di più di quanto non abbia ricevuto. Per questo, e per altre ragioni tecniche, il team sta lavorando all’estensione. contrattuale.
Charles è un punto cardine sul quale Frédéric Vasseur intende scommettere. Il contratto del monegasco scade a fine 2024 e non far conto sui suoi servigi dopo il 2025 non è minimamente contemplato. Leclerc avrebbe già firmato il rinnovo con la Ferrari. Un contratto 2+3 esercitabile alla scadenza di quello attuale. Questa è la nostra informazione che, al di là dei rumors confermativi provenienti da altre fonti, attende conferme ufficiali da ambo le parti.
Ferrari-Leclerc intesi dunque come un pacchetto vincente. Red Bull lo insegna, Mercedes lo ha spiegato negli anni addietro: per ottenere titoli iridati serve la perfezione in ogni ambito ed è necessario anche sentirsi protagonista del progetto. Charles ha capito che può davvero essere il finalizzatore che la squadra cerca per vincere il campionato dopo lunghi anni di vane rincorse.
Se la Ferrari sta costruendo la sua fortezza intorno all’ex Sauber è automatico che l’altro pilota possa iniziare ad immaginare che il futuro in seno al team non sia poi così roseo. Carlos Sainz o, qualsiasi altro pilota che affiancherà il monegasco, potrebbe non esser messo nelle migliori condizioni operative. Servirebbe, quindi, un driver che accetta il ruolo di spalla. E forse non è ciò a cui punta lo spagnolo.
Il contratto di Sainz, come quello di Leclerc, scade a fine 2024. Se con Charles, come riferito, siamo in dirittura d’arrivo col prolungamento, diverso è il discorso per l’ex McLaren che, pur ritenendola Ferrari la primissima opzione, pare abbia dato mandato ai suoi rappresentanti di dragare il mercato in cerca di possibilità vantaggiose che portino lontano da Maranello.
Ferrari: Carlos Sainz punta Audi?
Il mercato è fatto di necessità che ad un certo punto si incontrano. Sainz ha quella di sentirsi protagonista in un team ambizioso, Audi quella di creare una struttura nuova intorno a chi ha centinaia di gare sulle spalle, una certa cifra tecnica e la voglia di mettersi in gioco in un progetto credibile ma pur sempre nascente. Nel 2026 la casa dei Quattro Cerchi motorizzerà la Sauber che ha avviato un grande processo di ristrutturazione aziendale e tecnica da questo inverno.
Volkswagen, per l’ingresso in F1, ha puntato su un team di fascia media che si lascia condurre per mano. Non a casa Andreas Seidl è stato nominato amministratore delegato. Qualcosa di più potente di un semplice team principal. L’ex McLaren da Woking ha portato anche James Kay che già sta lavorando per creare un’equipe più solida di quella che oggi opera a Hinwil.
In questa fase, Audi sta definendo il proprio propulsore ma, contestualmente, insieme ai vertici sportivi della Sauber, sta anche ragionando sulla line-up piloti del futuro. Se il contratto di Zhou Guanyu scade a fine anno (il rinnovo è possibile perché le prestazioni del cinese sono soddisfacenti), quello di Valtteri Bottas spira proprio a fine 2025. Carlos Sainz starebbe puntando ad uno di quei due sedili, magari anticipando di un anno la rivoluzione tecnica del 2026 per calarsi in una stagione di apprendistato sul campo.
Gira voce che Sainz abbia firmato un precontratto con Sauber-Audi. L’indiscrezione è stata rilanciata da Auto Action, portale australiano specializzato nel mondo del motorsport. Questo tipo di intesa non è vincolante e sarebbe solo una forma di opzione che le parti sottoscrivono per avere una prelazione reciproca se altre trattative non andassero in porto. In soldoni: se le negoziazioni con la Ferrari per il rinnovo falliscono, Carlos avrebbe la strada spianata verso la Svizzera.
Lo spagnolo l’ha ribadito più di una volta: il suo intento è sapere con largo anticipo dove correrà in futuro. “Preferisco iniziare una stagione sapendo già dove sarò l’anno successivo. Il mio obiettivo è quello di arrivare al campionato 2024 senza alcuna preoccupazione e con un contratto per il futuro già firmato”. Ergo: ci sono solo sette mesi a disposizione prima dell’avvio del mondiale 2024. E in questo arco temporale Carlos intende mettere un punto sulla questione rinnovo. Altrimenti guarderà altrove.
Il grande orchestratore dell’eventuale futuro elvetico-tedesco di Sainz è papà Carlos che in Audi, grazie al progetto Dakar, ha più di un’entratura. Carlos Senior ha da sempre operato nell’ombra per favorire la definizione dei contratti di suo figlio. Fu così quando lo fece inserire nel programma giovani della Red Bull gestito da Helmut Marko. Ma è accaduto anche per i passaggi in Renault, McLaren e Ferrari.
Alla soglia dei 29 anni (li compirà il primo settembre) il madrileno è alla ricerca di stabilità di lungo periodo. Se la Ferrari la potrà garantire, insieme ad un ruolo almeno paritario in seno alla squadra, allora ci si potrà sedere a tavolino per discutere concretamente il prolungamento dell’intesa.
Se, come invece sembra, Ferrari ha individuato in Leclerc il perno intorno al quale fare ruotare la scuderia, allora Sainz mira ad un legame pluriennale nel quale possa essere protagonista e col quale, nel tempo, possa puntare a quel titolo iridato che non ha mai fatto mistero di voler vincere sentendosi in grado di poterlo fare. E Sauber-Audi, per lo scenario descritto in queste righe, può essere il gruppo che può fare al caso suo. Se son rose…
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Scuderia Ferrari