Gp Olanda 2023/T1 : una Ferrari carente di carico e con una buona dose di sottosterzo
Alla prima staccata dopo il rettilineo del traguardo Ferrari, McLaren e Red Bull arrivano a velocità simili, con la RB19 in svantaggio di circa 1kmh. La prima tornata è una destra che si percorre a media velocità con un leggero banking positivo che aiuta ad inserire la monoposto. Già in questo frangente la rossa soffre, pagando 4kmh nei confronti di Max e ben 8kmh rispetto alla MCL60 di Lando.
Si arriva poi a curva 2, una veloce sinistra in cui Charles perde ben 10kmh in termini di velocità minima. Il monegasco cerca di non mollare il gas e di tenere la vettura in regime durante la percorrenza, ma il confronto è emblematico. Arriviamo quindi alla 3, ormai famosa per la sua elevata inclinazione verso l’interno (banking). Qui il distacco si riduce arrivando a circa 5kmh ed in uscita la rossa riesca ad aver maggior trazione arrivando per prima al 100% del gas. La successive tre curve si percorrono in pieno con facilità. In questo frangente il distacco al chilometri si aggira sui 2 decimi.
Gp Olanda 2023/T2: il gap chilometrico Ferrari sale a 0.3s/km
Nel secondo settore serve molto carico e le curve ad ampio raggio mettono spesso in difficoltà la gestione delle temperature durante il giro. La prima curva che si affronta è la numero 7. Qui è la Red Bull a dominare, rifilando 3kmh alla McLaren e due alla Ferrari. La successiva, la 8, è anch’essa molto rapida ed è qui che i problemi della SF-23 cominciano ad emergere. Paga altri 12kmh alla vettura di Woking e 11kmh alla RB19 numero 1.
Nelle curve più veloci risiede il problema principale, ovvero in generale una mancanza endemica di velocità minima a centro curva. Se si osserva la McLaren viene da pensare che la differenza provenga proprio dall’utilizzo del fondo, ancora non ben compreso a Maranello. Arriviamo poi alla 9 e alla 10, curve a media velocità, dove la differenza di assottiglia. Buona la fase d’uscita da curva 10, in cui nuovamente la conferma l’ottimo grip meccanico al posteriore.
Non a caso quando devono attuare delle modifiche alla meccanica anteriore agiscono irrigidendo o ammorbidendo il posteriore. Significa che di base la sospensione riesce a generare molto grip meccanico. Dopo 50m dall’uscita di curva 10 si apre il DRS e la rossa può dire la sua. Nel T2 il gap al chilometro sale però a 3 decimi.
Gp Olanda 2023/T3: Leclerc fa segnare il miglior intertempo
Arriviamo poi all’ultimo settore dove troviamo il complesso di curve 11-12. In questa porzione della pista Ferrari non sfigura affatto nei confronti della RB19. La McLaren risulta però la più veloce alla 12, riuscendo a portare ben 96kmh di velocità minima a centro curva. Un buon segno per la squadra di Woking che doveva proprio migliorare il grip alle basse velocità.
Si passa poi alla 13 che si percorre sui 180kmh circa. In questo punto la vettura modenese paga qualcosina che però riesce a colmare poi successivamente sul dritto. Di fatto questo settore è molto corto, ma c’è da sottolineare che l’abilita di Charles Leclerc al volante riesce a fare la differenza staccando con la numero 16 il miglior intertempo. La spiegazione è presto data, in quanto è da ricercarsi nella bravura nell’amministrare le gomme e nel fatto che, al contempo, in questo tratto del tracciato olandese non sono presenti curve veloci dove il carico è vitale.
Autori e grafiche: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich –@niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari