Mercedes arrivava in Olanda con molte speranze. George Russell, nell’avvicinamento alla gara, aveva riferito che Zandvoort e San Paolo del Brasile sono, potenzialmente, i tracciati più nelle corde della W14. Un po’ quello che accadde l’anno passato con la W13 che si districò bene sulle curve a banking positivo dell’impianto olandese e che si verificò anche in Sudamerica, quando riuscì addirittura a prendersi una doppietta che tutt’oggi è l’unico momento che spezza l’egemonia della Red Bull avviatasi nel GP di Francia 2022.
L’ottimismo del giovane pilota basterà per ritenere la monoposto in grado di vincere? La risposta, almeno stando a quanto visto ieri, non deve ritenersi affermativa. La vettura non si è mal comportata ma la RB19, specie sul passo gara simulato durante le seconde libere, è sembrata essere ancora una volta la candidata unica alla vittoria finale. Chiaramente in condizioni normali.
Come sempre, a Zandvoort, il campo dei valori è molto compresso, con i primi diciassette piloti separati da meno di 0,8 secondi andando ad osservare la tabella dei tempi alla fine della Fp2. Mercedes ha svolto come da copione tutto il programma. In Fp1 si sono fatti esperimenti di sviluppo e lavoro relativo al set-up del veicolo per trovare una buona finestra di utilizzo.
Nelle libere pomeridiane è stato completato sia il consueto programma di lavoro a basso carico di carburante sia quello in cui è stato testato un maggior livello di carico del serbatoio. In questa configurazione si sono testate sia le gomme medie che le morbide.
Mercedes: passo indietro sul setup tra Fp1 e Fp2
Il team ha fatto sapere che, in termini di competitività relativa, la Fp1 è sembrata la sessione nella quale la vettura è stata più forte. Visto che le condizioni ambientali erano piuttosto simili, è possibile che la maggior gommatura o assetti non proprio idonei hanno limitato il potenziale apprezzato nella prima ora. Questo, chiaramente, è stato argomento di indagine e oggetto di lavoro notturno in un immaginario ponte tra Zandvoort e la sede di Brackley dove è allocato il simulatore al quale Mick Schumacher ha operato.
Tra i due protagonisti della Stella a Tre Punte è di certo Lewis Hamilton quello che ha ottenuto i riscontri migliori. Anche se, confermando quanto su riportato, la strada intrapresa sull’assetto non ha pienamente soddisfatto il sette volte iridato. Bisogna invertire presto la rotta e le terze libere saranno decisive prima che le monoposto entrino in regime di Parco Chiuso.
“È stato un grande giorno per me – ha esordito il britannico – Mi sono svegliato così entusiasta di tornare in macchina. Dal primo giro sembrava che avessimo un buon punto di partenza su cui lavorare. La prima sessione di prove libere è stata generalmente buona; abbiamo apportato alcune modifiche per le FP2 e non sono sicuro se abbiamo progredito o meno. Quindi ci immergeremo in profondità per indagare. Nel complesso, la macchina si sente più competitiva qui, quindi vogliamo tenercela stretta e vedere se possiamo estrarre di più per domani”.
La giornata di George Russell è stata meno premiante se si guardano asetticamente i risultati delle libere, ma la cosa non deve trarre in inganno. Lo spiega lo stesso ex Williams: “È stato bello essere di nuovo in macchina dopo diverse settimane fuori dall’abitacolo. Nel complesso, mi sento bene là fuori: il ritmo di gara sembrava forte, e c’è un sacco di potenziale anche per le qualifiche, anche se non si è visto nei tempi per me oggi. Sicuramente questo è stato uno dei nostri venerdì migliori e sono ottimista per il resto del fine settimana”.
Mercedes si è presentata in Olanda con degli aggiornamenti alla parte esterna del fondo. Un continua lavoro di cesello per rendere la W14 sempre più efficace e per trovare risposte in vista del 2024. Senza perdere d’occhio il campionato in corso in cui si punta a chiudere in seconda posizione. “Siamo stati in grado di portare alcuni aggiornamenti per questa gara che, si spera, ci aiuteranno a spingerci nella giusta direzione”, ha spiegato Andrew Shovlin.
“L’auto sembra funzionare abbastanza bene. Abbiamo avuto alcuni elementi di prova nella prima sessione, ecco perché abbiamo montato gomme nuove un po’ più tardi del normale”. La bandiera rossa deliberata per un’uscita di Nico Hulkenberg ha quindi condizionato la ricerca del tempo. “La seconda sessione è stata abbastanza pulita“, ha proseguito Shovlin.
La gomma media funzionava bene ma abbiamo margini di miglioramento sulla morbida, nessuno dei due piloti ha ritenuto di aver ottenuto il meglio, quindi è qualcosa su cui lavorare durante la notte. I long run sono andati bene, dobbiamo trovare un po’ di costanza ma il ritmo sembra esserci e il bilanciamento è ragionevole. Nel complesso, una giornata incoraggiante”.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG
