Mercedes: ripartire da Monza per dimenticare Zandvoort. Il Gp d’Italia edizione 2023 rappresenta per il costruttore tedesco pluri iridato l’opportunità di riprendere la via smarrita in Olanda, in seguito ad una gara che si è rivelata avara di soddisfazioni. Fondamentalmente, il la corsa nei Paesi Bassi era già finita al 3° giro dei 72 previsti sia per George Russell che per Lewis Hamilton, rimasti in pista con pneumatici soft con la pioggia battente in corso e la maggior parte degli avversari che avevano già effettuato il passaggio da Soft a intermedie.
Ambedue si sono ritrovati in fondo alla graduatoria, Hamilton ha chiuso 6° mentre Russell si è ritirato a causa del contatto con la McLaren di Lando Norris. Nonostante i soli 8 punti conquistati, entrambi i piloti hanno sottolineato come il ritmo della W14 fosse ottimo, ragion per cui la Mercedes volge lo sguardo a Monza con ottimismo nonostante alcune incognite tecniche.
Mercedes: resistenza all’avanzamento da ridurre
Se c’è un tracciato che rappresenta la massima espressione del concetto di velocità quello è sicuramente Monza. É la pista con la media oraria più alta in tutto il calendario della F1 e possiede un layout composto da 4 rettilinei in cui si superano i 330 km/h come top speed.
Ragion per cui massimizzare la velocità di punta rappresenta il parametro tecnico chiave per massimizzare la performance della monoposto, sia in qualifica, dove la Red Bull RB19 potrebbe trarre un vantaggio non indifferente data l’efficienza del proprio DRS, sia in gara nelle situazioni di attacco e difesa.
Se c’era un aspetto che nel 2022 ha tarpato le ali alle prestazioni della Mercedes, oltre al porpoising che ha attanagliato costantemente la W13 E Performance, questo era l’eccessivo drag generato sui rettifili che di fatto incideva parecchio sui riscontri cronometrici. La W14 ha ereditato questa criticità e, malgrado la rivoluzione aerodinamica alla quale è stata soggetta nell’arco dell’annata in corso, tale problematica continua a fare presenza sebbene in parte mitigata.
Infatti, analizzando quelle tipologie di tracciato dove è richiesta efficienza aerodinamica, la Mercedes ha denotato un rendimento a corrente alternata. Podi con Hamilton a Melbourne, Montreal e Silverstone, quest’ultimo favorito dalla Safety Car, ma anche prestazioni sottotono come a Jeddah, Baku, Miami e Red Bull Ring. Per questa ragione l’imminente week end di gara si attesta come banco di prova molto importante.
Mercedes W14: la preview tecnica di Monza
Cosa aspettarsi dalla Mercedes a Monza? Analizzando il design del percorso brianzolo, le vetture adotteranno una configurazione a basso livello di carico aerodinamico, proprio per massimizzare le velocità di punta nei quattro lunghi rettifili. In vista dell’appuntamento italiano, la Mercedes dovrebbe portare un alettone posteriore sviluppato in funzione del tracciato italiano.
L’obiettivo è quello di sfruttare al meglio la specifica tecnica a bassa downforce che si è vista a Spa Francorchamps sulla vettura di Hamilton e che, a quanto pare, ha fornito buoni riscontri per quanto concerne le velocità di punta. Anche l’ala anteriore potrebbe presentare una configurazione per decrescere il più possibile il drag. Un set-up aerodinamico ottimizzato per il tempio della velocità, insomma.
Le aree del tracciato di Monza nelle quali Mercedes potrebbe esprimere al meglio le proprie doti endemiche sono sicuramente i tratti più guidati. Lesmo 1, Lesmo 2, Variante Ascari e Parabolica, secondo quanto si aspettano gli ingegneri di Brackley, potrebbero essere il terreno di caccia della frecce nere, dove il target per fare la differenza dal punto di vista prestazionale è stato fissato.
Parliamo di una tipologia di curve a medio alta velocità di percorrenza, le migliori per le monoposto di Lewis Hamilton e George Russell come si è denotato in Spagna e Ungheria. Fondamentali saranno dunque le prove libere del venerdì per quanto concerne la ricerca del set-up aerodinamico con un occhio alla meccanica. Per il resto, secondo le informazioni raccolte dalla nostra redazione, Mercedes ha studiato un particolare approccio al fine settimana che, a livello teorico, dovrebbe massimizzare le doti della W14. Attendiamo la pista per le conferme.
Autore: Dennis Ciracì–@dennycira
Foto: Mercedes AMG F1