Mercedes: da Zandvoort inizia una seconda metà dell’annata fondamentale per gettare le basi per un futuro competitivo. Questo sarà il focus tecnico del team pluri campione del mondo per massimizzare lo sviluppo e la comprensione della W14 E Performance. L’obiettivo, nemmeno a dirlo, consiste nel ridurre il delta sulla Red Bull e confermarsi seconda forza nel mondiale costruttori.
Un target perseguito e chissà se alla portata considerando la costanza di rendimento della monoposto in relazione anche alla forza delle dirette avversarie. La Ferrari va a corrente alternata, Aston Martin deve ritrovare lo smalto di inizio stagione e la McLaren, per il momento, è distante oltre cento lunghezze dal costruttore tedesco.
Gp Olanda 2023: Mercedes a Zandvoort vuole essere protagonista
Nonostante l’annata avara sino adesso di soddisfazioni Mercedes non getta la spugna, anzi. I frequenti aggiornamenti introdotti sulla W14 testimoniano come il team diretto da Toto Wolff abbia le idee chiare su come migliorare il progetto tecnico della vettura attuale. A Monte Carlo è stato compiuto un passo importante dato il definitivo abbandono della filosofia progettuale ‘zero-sidepod‘ e l’introduzione della nuova sospensione anteriore.
A Silverstone è stata introdotta una nuova ala anteriore, mentre a Spa Francorchamps ulteriori modifiche alla vettura hanno affinato i concetti con un design che segue la nuova filosofia al fine di massimizzare il nuovo concetto aerodinamico per la produzione di carico aerodinamico al retrotreno. Tre tappe fondamentali per lo sviluppo della vettura che mirano al futuro, stagione 2024. La pausa estiva è servita per fare il punto della situazione e creare un piano di lavoro tra simulatore e pista che consenta alla monoposto total black di compiere una progressione tecnica come avvenuto due campionati fa.
Data la presenza del format Sprint a Spa Francorchamps e la frequente presenza della pioggia, Mercedes non ha potuto testare a fondo le novità tecniche introdotte sia all’avantreno che al retrotreno. Ragion per cui le prove libere del venerdì in Olanda rappresenteranno un punto cruciale, utile per raccogliere i dati necessari al fine di comprendere quanto e come sia mutato il bilanciamento della monoposto e le conseguenti risposte dal punto di vista cronometrico.
Mercedes: la preview tecnica di Zandvoort
Simulazioni, analisi e ricerca dati il focus principale per ottenere il massimo potenziale dalla W14. Capacità che la vettura tedesca potrebbe mettere in luce a Zandvoort. Il tracciato olandese, infatti, presenta un layout che possiede diverse similitudini con i tracciati antecedenti, nei quali la monoposto tedesca si è messa in luce nel corso della stagione.
Due piste su tutte: il Circuit de Barcelona-Catalunya e l’Hungaroring. In questi due appuntamenti si è vista la miglior versione della W14, rispettivamente in gara e in qualifica. In terra catalana Lewis Hamilton chiuse 2° davanti a George Russell, da 12° a 3°, mentre nel sabato ungherese il Re Nero colse una straordinaria pole position, spezzando l’egemonia della Red Bull di Max Verstappen.
Sia il Circuit de Barcelona-Catalunya che l’Hungaroring sono caratterizzati, nel loro percorso, dalla presenza di diverse tipologie di curve con differenti velocità di percorrenza. La pista catalana presenta più curve veloci e cambi di direzione, mentre quella magiara possiede più sezioni lente e a media velocità in sequenza.
Entrambe le caratteristiche suddette fanno presenza nel circuito olandese che di fatto richiede un alto livello di carico aerodinamico come fattore tecnico chiave per massimizzare la competitività della monoposto. Nonostante il bilanciamento aerodinamico della W14 E Performance non sia perfetto, visto che l’auto tedesca a fasi alterne soffre ancora di sottosterzo e sovrasterzo a seconda delle variabili in gioco, l’evoluzione tecnica della vettura ha portato sia Hamilton che Russell a fidarsi molto di più della reattività e del comportamento della stessa.
Come abbiamo già potuto osservare sulla W13 nell’arco della stagione antecedente, anche la W14 mostra il massimo potenziale nei percorsi dove la downforce viene valorizzata e nei tratti guidati. E l’anno scorso, proprio in occasione del Gp Olanda, la sfortunata tempistica con la Safety Car ha privato Hamilton della possibilità di lottare per la vittoria.
Secondo le informazioni raccolte da Formula Uno Analisi Tecnica, malgrado il cauto ottimismo nelle dichiarazioni del pre week end, Mercedes punta parecchio in alto. Nelle ultime settimane gli studi realizzati hanno fatto capire ai tecnici come massimizzare il valore della propria vettura. Per questo l’ambizione è alta.
Tuttavia come sempre sarà la pista, nella veste di giudice supremo, a decretare se le indagini svolte in estate saranno rese fattuali. Come sappiamo Zandvoort favorisce l’anteriore lasciando agli ingegneri più spazio di messa a punto al posteriore. Per bilanciare la vettura, però, ottenendo il massimo, il set up dovrà considerare diversi fattori quali l’utilizzo delle coperture.
A quanto appreso recentemente su questo punto Mercedes si sente abbastanza tranquilla, in quanto le ultime simulazioni relative a Zandvoort con un determinato carico hanno dato buoni riscontri al reparto dinamico. Red Bull resta imbattibile e così sarà sino al termine del campionato. Ciò non toglie che il team di Brackley ha le idee chiare e non scarta l’ipotesi vittoria nel prossimo futuro, magari approfittando di una défaillance della squadra campione del mondo in carica.
Autore: Dennis Ciracì – @dennycira
Foto: Mercedes AMG F1