F1 2021, atto tredicesimo dei 22 in calendario. Dopo la pausa estiva il Circus è di scena in quel di Zandvoort, Olanda. Il ritornello è lo stesso: Red Bull a dettare il passo, la massa informe degli inseguitori a scalpitare per aggiudicarsi il ruolo di primo degli altri. La RB19, dopo la doppietta belga, si presenta senza novità dinnanzi al pubblico amico di Max Verstappen che è alla ricerca del nono trionfo consecutivo, l’undicesimo in una stagione già da record.
Il primo turno di libere, quindi, serve per riprendere dimestichezza col ferro del mestiere dopo quattro settimane di break forzato. Andiamo ad osservare, prima di calarci nell’abitacolo della vettura n°1, le condizioni in cui si è svolta la seduta.
Temperatura aria: 20°C
Temperatura asfalto: 30°C
Vento: 2 km/h da Nord-est
Da ricordare, prima del semaforo verde, che Pirelli ha portato gomme C1, C2 e C3, quelle più dure del ventaglio a disposizione. La sessione si avvia per Verstappen con lo pneumatico a banda bianca. Stavolta l’idolo di casa non perde tempo e scende in pista per salutare il pubblico accorso come sempre in massa per sostenerlo. Track position e comunicazioni radio di routine per valutare il funzionamento deli sistemi nel primo assaggio d’asfalto.
Il lavoro, a differenza di altre volte, è subito intenso. Max lamenta, nelle primissime fasi, un po’ di incertezza in inserimento. Si procede nella tipica alternanza giro push – giro di cool down. Il fastidio percepito viene superato lentamente grazie ad una pista che migliora giro dopo giro. La prima sezione della giornata di lavoro si chiude con una progressione di otto giri. I tempi, seppur poco indicativi, premiano l’olandese che in questa fase è in testa alla classifica col tempo di 1.13.191.
Gp Olanda 2023/Fp1, Red Bull: la seconda fase delle prime libere di Verstappen
Max è nuovamente in pista con gomma hard. Tra l’altro si tratta dello stesso treno usato in precedenza. Prosegue dunque il lavoro di affinamento dell’assetto lasciando invariata la costante pneumatici. La RB19 n°1 ha più carburante a bordo e difatti si lancia in un mini-stint coi tempi che salgono sull’1.16 alto. Le comunicazioni tra l’auto e il muretto sono contenutissime, Gianpiero Lambiase si limita ad indicare la modalità ERS rimanendo a lungo in silenzio per romperlo solo per dare riferimenti GPS sulla posizione dei rivali.
L’olandese è il solito orologio di precisione dato che si issa sull’1.16.7 e lo ribadisce ad ogni passaggio. Nel frattempo Sergio Perez svolge lavoro differente e, con gomma soft, inizia a scaldarsi sul push lap.
Tornando sulla vettura del pilota di Hasselt lo troviamo invischiato nel traffico di cui se ne lamenta in radio. Questo induce il muretto a richiamarlo ai box dopo 13 giri in cui, come evidenziato, è emersa la solita costanza. Poco dopo viene deliberata bandiera rossa per un’uscita della Haas di Nico Hulkenberg.
Ultimi 10 minuti di attività per questo primo turno di prove libere. Verstappen si fa rivedere sul tracciato con gomma soft. L’olandese, dopo il lavoro con serbatoi più carichi, testa la sua vettura sul giro singolo. Prima di lanciarsi, Lambiase avvisa che dopo la tornata dovrà fare un doppio passaggio di ricarica. “Engine 9, position 10“: l’olandese parte: 1.11.852 il riscontro che basterà per chiudere davanti a tutti. Non proprio una novità in stagione.
C’è ben poco da segnalare in questa sessione di lavoro in cui la RB19, come sempre, è immediatamente risultata efficace. Il lavoro svolto in fabbrica al simulatore ha per ora trovato riscontro effettivo. L’olandese può avviarsi soddisfatto alla seconda ora di lavoro nella quale emergeranno riscontri più probanti.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing
