Seconda ora di lavoro in quel di Zandvoort per Red Bull e Max Verstappen. Nel primo turno di libere l’idolo di casa si è concentrato su un programma un po’ diverso dato che ha già fatto una mini simulazione in configurazione gara, tra l’altro con ottimi riscontri. Solo sul finale Max ha montato gomme soft per piazzare una comoda zampata che l’ha messo in cima alla lista dei tempi.
La seconda ora, solitamente più probante perché si disputa negli stessi orari del GP, ci dirà di più sulla consistenza della RB19 che non è parsa in discussione. Prima di calarci nell’abitacolo della vettura n°1 andiamo ad apprezzare le condizioni in cui si è svolta la seduta:
Temperatura aria: 20°C
Temperatura asfalto: 32°C
Vento: 3 km/h da Nord-est
Gp Olanda 2023/Fp2, Red Bull: la prima parte del lavoro di Verstappen
Per la prima parte delle seconde libere Max Verstappen usa gomma C2 media. Track position e controlli radio nel giro di uscita per il pilota di casa. Il primo passaggio lanciato, nonostante le indicazioni sul traffico, è interrotto nel secondo settore dove l’olandese trova un muro di macchine più lente. Si apre in radio con una lamentela forse eccessiva in una situazione del tutto normale nelle fasi iniziali della sessione.
Nel secondo assalto l’olandese è agevolmente primo nonostante ulteriore traffico nel T1. Passano pochi istanti e viene comunicata la delibera della bandiera rossa: Oscar Piastri impatta le barriere alla parabolica, Ricciardo lo vede in ritardo e si infila anch’egli nelle Tecpro. Nessuna conseguenza per l’australiano della McLaren. Daniel, invece, si tiene la mano, e viene portato al centro medico per ulteriori controlli. Lambiase richiama Max ai box avvisando di spegnere la power unit.
Le operazioni riprendono dopo una decina di minuti che sono stati necessari a sgomberare la pista e a sistemarla. Il campione del mondo in carica attende che la pista sia un po’ più sgombera per riprendere l’attività. Quando mancano 33 minuti la RB19 fa capolino fuori dai box. Gomma soft per un giro in configurazione qualifica.
Il giro è condizionato ancora una volta dal traffico che Max incontra soprattutto nel T1. Sugli allunghi si può sentire la RB19 toccare il suolo come se soffrisse di bouncing. Alla fine della tornata l’olandese si dice insoddisfatto di come ha eseguito curve 10 e 11. Il pilota afferma che la vettura fa cose strane nelle curve di media velocità di percorrenza. Lambiase chiede se vuole cambiare l’incidenza del flap. Max preferisce fare un ulteriore giro dopo due passaggi di ricarica dei sistemi ibridi. Le cose migliorano soprattutto nel T2 ma non basta per avere la meglio di Lando Norris che occupa la prima piazza.
Gp Olanda 2023/Fp2, Red Bull: la simulazione del passo gara di Verstappen
Ultima fase delle libere. I piloti entrano in pista per provare le vetture con più carburante a bordo. Osserviamo la progressione di Verstappen in configurazione gara. Lambiase avvisa che c’è il tempo per fare dodici giri.
Outlap | Gomma Soft | |
1 | 1.15.856 | |
2 | 1.16.187 | |
3 | 1.27.338 | Traffico, Max prende spazio |
4 | 1.15.870 | PU: Mode 6 |
5 | 1.16.318 | |
6 | 1.15.893 | |
7 | 1.15.980 | |
8 | 1.16.116 | PU Management |
9 | 1.16.600 | Increase PU Management |
10 | 1.16.341 | STRAT 5 |
11 | 1.19.236 | Bandiera gialla |
12 | 1.16.455 | |
Inlap |
Sul passo gara la RB19 è apparsa solidissima. La monoposto di Milton Keynes è stata la sola a scendere più di una volta sull’1.15 alto con il compound morbido. Da rivedere le cose sul giro push nel quale Verstappen ha lamentato un comportamento anomalo nelle pieghe di media velocità. Dettagli che possono essere fissati nella notte e testati domattina in FP3 prima che entri in vigore il regime di Parco Chiuso.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing