Ferrari non è la sorpresa del week end a Singapore. Sì perchè nel continente asiatico è stata Red Bull a stupire tutti. Le caratteristiche tecniche del tracciato asiatico dicono che su questa pista partire davanti si attesta come scenario ideale se si pensa di ambire al podio o direttamente alla vittoria. Lo sa bene la scuderia di Milton Keynes che a onor del vero ambisce a prendersi tutto ciò che la F1 offre in palio, da marzo a questa parte.
I due ferraristi si sono mostrati in forma, malgrado Leclerc abbia patito qualche difficoltà in più, quasi sorpresi dalle loro stesse prestazioni e dal potenziale che la SF-23 è riuscita a compattare nella giornata di venerdì. Ma arrivati al sabato di qualifiche l’alta competitività della rossa ha continuato a fare presenza e pertanto crederci e andare a prendersi la partenza dal palo era il minimo che la storica scuderia potesse fare.
Il mondo al rovescio in Red Bull che dall’inizio del weekend non è riuscita a tirare fuori la performance che ha tenuto testa a tutti gli altri sino ad oggi, in questa campagna agonistica 2023 dominata in lungo e in largo. Non se lo aspettava soprattutto l’olandese, che si definisce scioccato e tradito dalla sua stessa monoposto che gli ha assicurato la vittoria per 10 volte consecutive, costretto a partire dall’undicesima posizione quest’oggi.
D’altra parte Ferrari può ritenersi più che soddisfatta da una qualifica che ha confermato il buon lavoro a Maranello in merito alla messa a punto di base che ha permesso ad entrambi i piloti il piazzamento in Top3. Un risultato che non poteva essere altrimenti, perché sarà forse questo uno dei pochi fine settimana che ci assicurerà uno scenario fuori dall’ordinario.
Ferrari SF-23: la conferma dello step competitivo
Ferrari sembra aver intrapreso un trend positivo almeno per la qualifica, confermata dalla seconda pole position consecutiva ottenuta da Sainz. Proprio lo spagnolo, in ottima forma dal rientro della pausa estiva, ammette di aver già puntato alla pole dopo il Q1, sostenendo che il giusto feeling con la propria vettura e dei giri senza errori, gli avrebbero assicurato la prima posizione senza grosse difficoltà. La giusta confidenza che permette di ribadire questo periodo come uno dei migliori da quando veste di rosso.
L’altra faccia della medaglia è data dalla qualifica meno soddisfacente per un Leclerc leggermente “sottotono” rispetto al compagno di squadra che ha mancato la prima fila per una leggera sbavatura in curva 17 nel suo ultimo tentativo. Proprio in merito all’errore, il monegasco sostiene di dover fare i conti con una macchina sottosterzante che lo obbliga ad essere più “aggressivo” sul pedale.
Una qualifica da lui definita una “giungla” a causa del traffico che puntualmente si verifica nel terzo settore, una condizione che incrementa senza dubbio la pressione. Alla fine della giornata bisognerebbe comunque ribadire che il terzo posto di Charles dista solo 7 millesimi. E considerando i grattacapi da lui sofferti, i 79 millesimi che lo dividono dalla pole spiegano il suo enorme talento anche quando è in difficoltà.
La SF-23 dal carattere bipolare che tanto bene ha fatto in diverse occasioni durante il sabato, dovrà per interfacciarsi con una pista nella quale la temperatura d’asfalto non riserva sconti a nessuno. Parliamo di un’incognita che obbliga a tenere con i piedi per terra i “due Carlo” in vista della gara odierna. Un team, quello italiano, chiamato a dimostrare di aver intrapreso la via della concretezza, un punto di partenza utile per proiettarsi in un 2024 di fatti e non solo di parole.
Il Cavallino Rampante guarda quella seconda posizione nel titolo costruttori come un obiettivo raggiungibile, come un modo per ribadire che nonostante un inizio di stagione mediocre hanno il giusto potenziale per essere i secondi in un campionato che non ha contendenti al titolo. Nonostante la soddisfazione per il rendimento espresso in qualifica, entrambi i piloti sanno che spesso e volentieri la domenica è tutt’altra storia e Marina Bay non sarà sicuramente un’eccezione.
Quel che ci aspetta è una corsa che non fa sconti nemmeno a chi potrebbe già proclamarsi campione del mondo per la terza volta consecutiva, con una griglia di partenza tutt’altro che ordinaria, con una, anzi tre porte aperte per un podio che almeno per questo fine settimana potrebbe essere alla portata di chi non veste Red Bull. Ferrari ha ottimizzato la SF-23 per la gara, resta da capire se sarà sufficiente per battere Mercedes, rivale più accreditata per la vittoria.
La storia di questo Gran Premio dice che in condizioni normali è complicato effettuare i sorpassi, ma Singapore può essere anche la pista della pioggia ad un’ora dalla partenza, può anche rappresentare la ricerca del limite che ti proclama fenomeno o che al contrario ti stoppa prima del dovuto tra una barriera e l’altra. Ferrari vuole vincere però e farà tutto il possibile per raggiungere questo importante obbiettivo.
Autore: Silvia Napoletano – @silvianap13
Immagini: Scuderia Ferrari