Ferrari è ancora alla ricerca dell’interazione ottimale riguardo l’accoppiata fondo-diffusore. In epoca budget cap risulta tremendamente difficile stravolgere la monoposto, specie quando diverse defezioni tecniche all’interno di una squadra hanno fatto presenza. Tuttavia, nonostante la campagna agonistica 2023 per la rossa verrà archiviata come “ulteriore fallimento sportivo”, i tecnici di Maranello non hanno alzato affatto bandiera bianca.
Al contrario sotto la guida di Enrico Cardile lo sviluppo della SF-23 ha effettuato un percorso ben preciso. Il primo pacchetto massiccio di aggiornamenti sulla vettura modenese è arrivato al Gran Premio di Spagna. Parliamo delle nuove pance che hanno previsto l’introduzione dello scivolo downwash, prerogativa molto importante per le wing car di nuova generazione. Il provvedimento non ha portato subitamente i propri frutti. Al contrario i tempi di validazione in pista si sono fatti attendere.
Nel mese successivo, con l’introduzione della nuova ala interiore con un fondo aggiornato, l’impostazione “bizzosa” della rossa ha incominciato a svanire. Ciononostante determinati problemi restano. Solo grazie alla comprensione tecnica in merito all’approccio sul setup e alle caratteristiche degli ultimi layout, Ferrari ha mostrato uno step in avanti considerevole, grazie al quale arrivata addirittura la prima vittoria stagionale a Singapore.
Red Bull a Marina Bay ci ha capito poco e niente mentre a Suzuka, prendendo in esame la prima sessione di prove libere, pare essere tornata a sui livelli. Il Cavallino Rampante aveva già ampiamente immaginato tale contesto, arrivando in questa terza ed ultima tappa del triple header con un obiettivo preciso: continuare la curva di apprendimento in merito alla comprensione della vettura, cercando di confermarsi come seconda forza del campionato.
Ferrari SF-23: nuova struttura vorticosa per
Durante la prima sessione di prove libere abbiamo potuto osservare la nuova configurazione del fondo Ferrari. Sebbene parliamo di una specifica che non si discosta fortemente da quella utilizzata in precedenza, ci sono alcune differenze interessanti che vale la pena analizzare. Il solo Leclerc, al momento, ha potuto testare il fondo aggiornato. Scelta utile per poter confrontare i dati raccolti da Sainz che ha girato con la vecchia configurazione, in attesa di poter godere anch’egli di questo ulteriore update stagionale sul pavimento della rossa.
Grazie alle immagini dell’amico e collega Albert Fabrega, scatti racimolati direttamente dalla pit lane nipponica, andiamo ora a prendere in esame le differenze cerando di capire le modifiche apportate alla struttura vorticosa della SF-23. La prima riguarda l’ingresso dei canali Venturi, per la precisione il profilo del bordo d’ingresso di due delle quattro appendici permesse in quella zona.
Di fatto è un cambio minore il cui obiettivo è difficile da capire dall’esterno, senza l’uso di una simulazione al CFD. Tuttavia il profilo di questo elemento è stato ridotta e di conseguenza la distribuzione della pressione locale subirà un cambiamento. Ciò potrebbe quindi aver anche a che fare con una modifica alla struttura vorticosa al di sotto della monoposto alterando il campo di pressione. La seconda riguarda invece la porzione di fondo collocato davanti alle ruote posteriori, zona nevralgica di queste vetture sulla quale i tecnici dovevano necessariamente lavorare.
Nella versione precedente il lembo finale del fondo presentava di fatto uno scalino ora scomparso, con la porzione del pavimento in questione che ha subito un ribassamento (parliamo di una area di alcuni centimetri quadrati). Anche in questo caso la modifica è di dettaglio, ma è un sintomo che a Maranello stanno intervenendo per migliorare il fluido proprio nella zona compresa tra spalla della gomma muro laterale del diffusore.
Autori: Alessandro Arcari – @berrageiz – Niccoló Arnerich – @niccoloarnerich
Immagini: Scuderia Ferrari