mercoledì, Dicembre 18, 2024

Gp Italia 2023/Analisi on board: Ferrari dal il massimo ma è “solo” podio a Monza!

Per la Ferrari, trasformare la pole position di ieri in vittoria non sarà affatto facile. D’altronde tutti lo sanno: Red Bull resta favorita. Non potrebbe essere altrimenti con una vettura del genere peraltro guidata da un certo signor Max Verstappen, fenomeno assoluto. Sì perché se a lottare per il campionato fosse il solo Perez le cose sarebbero differenti. Forse in questo caso Lewis Hamilton ha ragione, sostenendo che l’attuale compagno di squadra non può mai essere uno spauracchio per il talento di Hasselt. Meno sul resto della sua disamina inerente alla carriera dell’olandese.

Tornando ai fatti concreti Ferrari ci proverà a vincere. Una certa preoccupazione in merito al degrado esiste a Maranello. Non perchè sia eccessivo ma bensì tenendo in conto che quello misurato sulla RB19 è praticamente nullo. Tuttavia gli stint messi assieme dai ferraristi hanno raccontato una SF-23 molto competitiva sotto questo aspetto, vettura capace di inanellare diverse tornate sullo stesso ritmo dei bolidi austriaci. Resta da capire se la configurazione più scarica della rossa, in qualche maniera potrà concorrete al consumo eccessivo delle mescole.

Ferrari
Charles Leclerc si complimenta con Carlos Sainz alla termine delle qualifiche – (Scuderia Ferrari) – Gp Italia 2023

Per il resto sottolineare dire che partendo da Vasseur, passando per tecnici e ingegneri e arrivando ai piloti, vige un cauto ottimismo verso il raggiungimento dell’obbiettivo primario: cercare di rompere questa egemonia asfissiante Red Bull cecando di salire sul gradino più alto del podio. Una doppietta sarebbe ancora più gradita, ma credo che un eventuale trionfo andrebbe più che bene. Per i realisti c’è anche l’obiettivo minimo: portare ambedue le SF-23 sul podio anche se a sorridere ancora dall’altro sarà Verstappen.


Ferrari SF-23: live Gran Premio d’Italia 2023

Dopo la consueta mezz’ora a disposizione per girare in pista e affinare gli ultimi dettagli, le vetture del lotto compongono la griglia. C’è tanta fibrillazione per questa gara. Il pubblico impazza e la consapevolezza Ferrari di poter lottare per un sogno esiste. Tutto dovrà essere perfetto per continuare a nutrire l’anelito tanto bramato e proprio per questo piloti e ingegneri stanno definendo gli ultimi dettagli.

Quando mancano pochi minuti al giro di ricognizione queste le condizioni meteo: 42,6 °C la temperatura dell’aria, 29,7°C quella dell’asfalto. Umidità al 42%, 1.6 Km/h l’intensità del vento che soffia dal quadrante sud est. Le power unit sono in moto e il semaforo verde sta per concedere la marcia alle monoposto che si apprestano ad effettuare l’installation lap. Gli ingegneri di pista fanno sapere che tra i primi dieci Hamilton ha scelto le Hard, mentre il resto dei piloti va sulle Medium come ci si aspettava.

Ci siamo, le vetture sono in marcia. Nel giro di posizionamento sulla griglia si cura parecchio il warm up delle coperture, fattore fondamentale per tenere in temperature le Pirelli a banda gialla scelte dai ferraristi per la partenza. Charles si assicura che tutto sia ok via radio, lo stesso fa Carlos. La procedura di start subisce un ritardo per la defezione di Tsunoda in curva 10. I commissari decidono che i piloti devono riposizionarsi sulla griglia. Ci sarà una pausa di 5 minuti dopo la quale si realizzerà un ulteriore formation lap che, ovviamente, verrà sottratto al numero dei giri totali da disputare.

Si torna pertanto a mettere le coperture sulle gomme, in attesa che la pista sia “ripulita” dall’AlphaTauri numero 24. La tensione sale nel frattempo . Leclerc chiede se si possono cambiare le gomme, Marcos risponde in maniera negativa. Inoltre lo tranquillizza facendogli sapere che la temperatura dei compound è ottimale. Il monegasco si interroga anche su un possibile cambio di carico all’anteriore ma la risposta è la medesima.

I tempi si allungano. I piloti della rossa sembrano impazienti e chiedono lumi sul da farsi. Pare che tra 7 minuti si procederà nuovamente con il formation lap e saranno 2 i passaggi cancellati dalla somma della corsa. Tornano ad accendersi i motori, via le termocoperte e si procede con la seconda tornata di ricognizione della corsa. Solita procedura per attivare le mescole sino a raggiungere ancora la griglia. Lo stacco frizione dei ferraristi e buono e durante le prime curve le posizioni di testa non cambiano.

Al giro 3 Verstappen si trova a sandwich tra le due Ferrari, quando il DRS finalmente si può utilizzare. Marcos suggerisce una frenata più progressiva tra le curve 5 e 6. Max inizia a farsi minaccioso negli specchietti della numero 55, anche se via radio fa sapere che sta soffrendo con la posteriore sinistra. Lo stesso Leclerc sta cercando di non consumare eccessivamente le mescole, soprattutto in curva 6, con Xavi che suggerisce meno energia immessa in frenata alla 1. L’ingegnere di pista spagnolo si complimenta con il monegasco per il suo lavoro relativo alle coperture.

Giunti alla tornata 7 non cambia nulla a livello di posizioni, con l’olandese che sta studiando il comportamento della Ferrari che lo precede senza tentare attacchi. Sainz comunica che secondo il suo punto di vista Verstappen ha più ritmo. Nel mentre arrivano diversi cambi di configurazione al sistema ibrido di ambedue le rosse, per cercare di gestire la potenza recuperata. Proprio per questo Adami chiede al suo pilota di effettuare lift and coast per amministrare al meglio le temperature di esercizio.

Max si “lamenta” sostenendo che le SF-23 hanno davvero tanta top speed, proprio quando Marcos chiede maggiore attenzione in fase di accelerazione in curva 2 e 5. Al passaggio 10 arriva il primo tyre phase update per accedere a tutti i dati utili in merito all’amministrazione delle gomme. Adami consiglia l’uso dell’overboost K1 a Sainz qualche secondo prima. “Tyre are ready”, questo il messaggio per ambedue i piloti Ferrari che gli concede di prestare meno attenzione alle gomme e spingere. Nel mentre Leclerc ha preso qualche metro di respiro staccandosi dalla scia di Verstappen.

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Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) si appresta a subire il sorpasso di Max Verstappen (Oracle Red Bull Racing) – Gp Italia 2023

Sainz sta facendo davvero un’ottima gara tenendo a bada l’attuale leader del mondiale, aspetto che viene sottolineato dal muretto box cercando di caricare l’iberico. La pletora di consigli ai ferraristi è davvero infinta. Tanti aiuti per cercare di ottimizzare ogni giro il rendimento. Tornata 14, Verstappen lancia l’attacco e supera Sainz alla roggia. Lo spagnolo prova a restare in scia del campione del mondo ma non ci riesce. Al contempo il monegasco si avvicina al suo compagno, proprio mentre Carlos sostiene che deve recuperare lo stato di forma ottimale delle gomme, in sofferenza durante gli ultimi giri.

Si inizia a parlare di strategia, chiedendo possibili cambi di carico sviluppabile all’anteriore. Tre giri più tardi Max sembra prendere il largo. Si pensa alla sosta per Carlos che dovrebbe arrivare a breve. E infatti il madrileño viene richiamato in pitlane per sostituire le gomme 30 secondi più tardi. L’operazione avviene con rapidità, mantenendo le Pirelli a banda bianca, con una cambio di carico all’avantreno: “plus 1 click”. Il passaggio successivo è la volta di Leclerc che, come per il compagno, indossa Hard nuove. Le posizioni dopo la sosta restano invariate.

In questa fase Charles sembra avere più ritmo e inizia a farsi vedere nei retrovisori dell’iberico. Perez si trova ora alle spalle della numero 16, cercando di mettere pressione al ferrarista. Come si poteva immaginare Verstappen è imprendibile e giro dopo giro allarga il gap su Carlos. La lotta, a questo punto, si focalizza sul tenere dietro l’altra Red Bull del messicano, operazione che non sarà facile a quanto pare. La corsa non è quella che ci si aspettava, ma comunque si deve fare quadrato per portare a casa il massimo risultato.

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Charles Leclerc – (Scuderia Ferrari) a bordo della sua SF-23 effettua il cambio gomme per passare alle Hard – Gp Italia 2023

Hamilton non ha ancora effettuato la sosta e si ritrova davanti alle due Ferrari. Sainz lo raggiunge e senza troppi patemi lo infila prima della Variante Ascari. Leclerc fa lo stesso nella retta che porta alla Parabolica, mentre Perez non molla e continua a restare incollato nei sui scarichi. La stratega della Ferrari non prevede ulteriori soste. Per questo viene chiesto ai due “Carlo” di curare al massimo le coperture come fatto per il primo stint.

Per fortuna Leclerc ha il DRS di Sainz. Senza poter utilizzare l’ala mobile sarebbe una preda facile per il messicano. Vien da se l’importanza di non perdere contatto con il suo compagno per evitare un “semplice” soprasso da parte del pilota Red bull. Sainz si apre in radio e fa sapere che le sue gomme iniziano a cedere quanto mancano circa 18 giri alla fine. Nel frattempo Charles perde la posizione su Perez. Troppo forte questa Red Bull sul passo gara. Non c’è stato nulla da fare. Ora tocca a Carlos difendersi e come per il compagno sarà molto difficile.

Tuttavia Leclerc non molla la presa e cerca di restare in scia del bolide austriaco. Marcos suggerisce di anticipare l’utilizzo del K1 per attaccare Perez che nel frattempo non molla Sainz quando restano 10 passaggi da disputare. Lo spagnolo si difende in maniera brillante ma un suo messaggio in radio è preoccupante: “le gomme sono davvero finite“. Checo ci riprova al giro successivo ma Carlos si protegge ancora. Una tornata più tardi, per evitare il contatto visto la chiusura decisa del madrileño, il messicano deve prendere addirittura la via di fuga in curva 1.

Sei giri al traguardo. Si tratta di resistere. La situazione crea tanto nervosismo con Carlos che in radio chiede di “essere lasciato in pace”. Un giro più tardi Sainz è costretto a mollare il colpo e il secondo pilota Red Bull passa. A questo punto Leclerc si trova incollato alla numero 55 e senza perdere tempo supera il compagno. Lo spagnolo non ci sta però e restituisce l’attacco alla Roggia arrivando a tagliare la chicane riprendendosi la posizione. In radio il muretto chiede ai propri pioti di evitare contatti.

Tutta la frustrazione si nota chiaramente. L’unico obiettivo a questo punto resta il podio che ovviamente nessuno dei due vuole lasciare all’altro. Charles continua a provarci e l’iberico si difende come può. Ferrari lascia libertà di lotta ma sottolinea, ancora una volta, come ogni minimo rischio vada evitato. All’ultima tornata, in curva 1, il monegasco prova l’attacco disperato ma Sainz chiude ancora una volta la porta in faccia al compagno che arriva al bloccaggio.

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il duello finale tra Charles Leclerc e Carlos Sainz (Scuderia Ferrari) – Gp Italia 2023

La gara volge al termine e il Cavallino Rampante soccombe sotto i colpi dello strapotere Red Bull. Non si può muovere la benchè minima critica al team italiano. Tutto quello che era possibile è stato fatto. Il timore legato al degrado gomme si palesa. La differenza di ritmo con le due RB19 non era affatto grande, ma comunque sufficiente a fargli vincere l’ennesima gara. Sainz sale sul podio, Leclerc si “accontenta” della quarta piazza. Arrivano tanti punti che consentono alla rossa di acciuffare il terzo posto nella classifica costruttori.

Malgrado la chiara delusione per una vittoria che di fatto non arriva, la squadra di Maranello deve comunque essere soddisfatta per competitività e atteggiamento mostrato in questo fine settimana. La strada verso la “resurrezione prestazionale” è questa. Percorso che necessariamente andrà battuto sino al termine di questo mondiale 2023, con l’obiettivo di avvicinarsi sempre più a questa imbattile Red Bull RB19.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

immagini: Scuderia Ferrari

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