venerdì, Novembre 15, 2024

Gp Italia 2023/Analisi telemetrica: Ferrari sfodera la grande potenza del propulsore 066/10

La storica Scuderia Ferrari si fa un gande regalo nel weekend di casa. Una pole position assolutamente meritata costruita con estrema solidità. Abbiamo già discusso ampliamente della configurazione aero-meccanica adottata e di riflesso sulla metodologia di lavoro messa in atto. Impostazione senza ombra di dubbio vincente che ha portato la SF-23 a giocarsi la partenza dal palo con la straripante Red Bull RB19.

Benchè in Formula Uno tramite la qualifica non vengano assegnati punti e le posizioni ottenute servano solamente a riempire le tabelle statistiche, oltre alla soddisfazione di battere Verstappen in casa propria va sottolineato un aspetto importante: il risultato ottenuto non è figlio del solo adattamento alla pista. Un layout che sicuramente ha aiutato la rossa, siamo d’accordo, ma il resto del lavoro svolto dal team ha davvero rasentato l’eccellenza.


Gp Italia 2023/Analisi Telemetrica T1: Ferrari vola in rettilineo

Alla prima staccata della pista la rossa arriva con una velocità 350kmh, ben 7 punti in più rispetto alla RB19 di Verstappen. In questo caso si vede il vantaggio di un pacchetto più scarico mentre, subito dopo, possiamo constatare i benefici di una configurazione aerodinamica che presenta una spinta verticale senz’altro superiore, oltre alla capacità endemica della vettura austriaca di produrre downforce tramite il fondo.

Ferrari
telemetria qualifica T1 – Gp Italia 2023

La velocità a centro curva della Red Bull si attesta si un valore superiore di 4kmh se messo a paragone con il riscontro ottenuto dalla SF-23 in questo tratto del circuito brianzolo. tuttavia nella fase di trazione l’auto modenese tiene il passo con il bolide numero 1.

Successivamente, proseguendo nella tornata, arriva la lunga piega ad alta velocità verso destra che viene percorsa in pieno senza alcun problema da tutte le vetture. In questo preciso punto della pista Mercedes guadagna in percorrenza. Ma il problema della W14 emerge è in entrata e uscita e in accelerazione dove perde abbastanza.


Gp Italia 2023/Analisi Telemetrica T2: leggera fatica in fase di accelerazione

Spuntando il punto di mira nel secondo settore di Monza si arriva alla zona centrale del traccio, zona dove si concentrano gran parte delle curva importanti per ottenere un ottimo riscontro cronometrico. Tranne che alla seconda chicane medio veloce, la Ferrari si Carlos Sainz risulta la più lenta delle tre nelle restanti curve. Resta però regina incontestata in termini di velocità massime anche in questo caso.

Ferrari
telemetria qualifica T2 – Gp Italia 2023

La sospensione meccanica posteriore della SF-23 è sembrata capace di far lavorare bene tutta la macchina e non solo il posteriore. Considerazione tecnica a parte va sottolineato come in questo frangente la rossa numero 55 risulti di certo non eccezionale in fase di accelerazione per arrivare al 100% del gas spalancato in uscita di curva.


Gp Italia 2023/Analisi Telemetrica T3: parabolica non perfetta

Si conclude quindi il giro con il terzo settore, in cui troviamo la Variante dell’Ascari e poi un lungo rettilineo che porta all’iconica curva Parabolica dedicata all’indimenticato Michele Alboreto. Il lavoro fatto al simulatore ha dato i suoi frutti. Possiamo infatti vedere attraverso la telemetria come la vettura di Maranello sia più rapida di tutti in questo veloce cambio di direzione, rifilando qualche frazione di secondo ai propri competitor.

Ferrari
telemetria qualifica T3- Gp Italia 2023

L’ultima curva è anche importante per aver il miglior slancio verso il traguardo. Anche in questo caso la rossa arriva con qualche chilometro di differenza. In termini di velocità minima c’era ancora lavoro da fare. Notiamo infatti come la linea del gap di Sainz si è avvicinato molto velocemente a quella di Verstappen in questa ultima piega prima di tagliare il traguardo.

In ultima istanza andiamo ad analizzare l’efficienza del DRS nell’arco di tutta la tornata, prendendo in esame il supporto dell’ala mobile nel giro veloce del Q3. A Monza dove il carico aerodinamico è comunque basso, l’effetto del sistema di riduzione del drag non è potente come su altre piste. Ferrari sembra avere un’ala mobile comunque molto utile alla causa malgrado abbia adottato un’impostazione più scarica rispetto a Red Bull.

analisi DRS qualifica – Gp Italia 2023

Sainz e Leclerc, infatti, riescono a produrre un delta velocistico migliore, con lo spagnolo che guadagna su Max 7 km/h e 5 km/h rispettivamente nei due settori. Ottimo anche il DRS della Williams di Albon che conferma un livello di carico aerodinamico più basso. Nel T2, entrando nel secondo tratto dove si può utilizzare l’ala mobile con una velocità inferiore, rispetto agli avversari il thailandese guadagna ben 9 km/h producendo il delta velocistico più elevato.


Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz

Immagini: Scuderia Ferrari

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