Giocare in difesa. Espressione forse abusata nel mondo dello sport ma che stavolta si addice alla perfezione alla Mercedes. Se Singapore era la pista delle opportunità (non pienamente colte), Suzuka è il tracciato della sofferenza per la W14 che sapeva di dover pagare dazio alla Red Bull RB19 che sembra nata per fare la voce grossa da queste parti. Che sarebbero state qualifiche difficili lo si era capito dai tre turni di libere a causa di un’auto che non era mai riuscita a generare il grip necessario per produrre quelle performance che abbiamo osservato sette giorni fa.
Mercedes aveva il compito di provare a massimizzare i risultati senza partire troppo indietro. Operazione non proprio centrata visto che davanti si trova, oltre alle due RB19 (e non era difficile prevederlo), entrambe le Ferrari che sono le rivali più dirette – e fastidiose – nella lotta alla seconda piazza iridata e le McLaren la cui crescita dirompente non fa più notizia.
Mercedes: la direzione di sviluppo ha resto problematico il T1 di Suzuka
I problemi per la W14 sono quelli di sempre: difficoltà ad “accendere” le mescole nel giro singolo e mancanza di carico nelle curve veloci. Questo aspetto è stato ben descritto da Andrew Shovlin, direttore dell’attività di pista del team: “Abbiamo apportato diverse modifiche durante la notte che sono state concepite per migliorare le prestazioni della vettura nel primo settore. Era qui che eravamo particolarmente deboli ieri“.
“Abbiamo trovato alcuni guadagni ma, alla fine, le nostre prestazioni possono essere attribuite principalmente alla gamma di velocità in curva che vediamo qui a Suzuka. Nel corso dell’anno abbiamo fatto un buon lavoro nell’aggiungere prestazioni nelle curve a bassa velocità. Tuttavia, qui, e in particolare in quel primo settore, è necessario molto carico aerodinamico in un certo intervallo di altezza di guida. La W14 non è l’auto più forte in quell’area e questo aiuta a spiegare il nostro deficit odierno“.
Mercedes punta sulla strategia per superare Ferrari
Situazione che in gara potrebbe rappresentare un bel problema specie perché Ferrari è davanti. Shovlin ha detto che la Rossa sarà un’osservata speciale: “Li terremo d’occhio strategicamente domani mentre si schierano davanti a noi, e speriamo di poter essere in gara con loro. Siamo venuti qui pensando che il degrado delle gomme sarebbe stato elevato. Sembrava essere così venerdì e anche prima oggi nelle terze libere.
“Il nostro secondo set di gomme dure significa che possiamo guardare a strategie e stint che loro non possono utilizzare. Speriamo di poterlo sfruttare. Alla fine scopriremo in quel primo stint come appare il degrado e il suo impatto sulla gara“, ha concluso il tecnico.
Come accaduto a Singapore, quindi, Mercedes cerca di approfittare di un vantaggio di gomme costruitosi non a caso nei turni di libere. La W14 è una vettura che si esprime meglio sul passo e per questo le azioni di piloti e ingegneri sono indirizzate alla domenica. Lewis Hamilton, nonostante parta in settima posizione, non riscontra feeling di guida negativi. E forse è questa la notizia peggiore perché la vettura è semplicemente lenta. Almeno sul push lap.
“Abbiamo fatto un ottimo lavoro durante la notte e le modifiche che abbiamo apportato sono state buone nelle FP3. L’auto è stata generalmente piacevole da guidare. È stato un sollievo perché ieri è stata una brutta giornata. In genere abbiamo almeno un giorno non ottimale ogni fine settimana. Il primo settore è quello dove emerge la differenza principale“, ha spiegato il sette volte iridato.
“Abbiamo avuto un deficit di sette decimi ed è principalmente dovuto alla mancanza di grip posteriore. Sono stato contento dei miei giri, anche dei run con la gomma usata. Una pista come questa è una delle più impegnative al mondo. È incredibile, anche quando la macchina è un po’ difficile da guidate. Il mio ultimo giro è stato piacevole, ma le auto davanti erano troppo veloci rispetto a noi. Speriamo in una gara migliore domani“, ha chiosato l’anglo-caraibico.
George Russell, dopo una serie di qualifiche in cui aveva preceduto il collega di casacca, deve accodarsi e partire in ottava piazza. L’inglese non ha potuto che ammettere che la vettura, su tracciati analoghi, non può che accontentarsi di prestazione modeste: “Quella di oggi è stata una rappresentazione equa di come ci comportiamo su circuiti che hanno caratteristiche simili a Suzuka. C’è una vasta gamma di curve ad alta velocità e altre a percorrenza molto bassa. La nostra vettura non è la più forte in tutte le curve, quindi abbiamo faticato un po’ di più, in particolare nel primo settore“.
“Per la gara di domani mi aspetto una sfida. Il nostro passo gara sarà probabilmente simile a quello sul giro singolo. Le lacune possono ridursi un po’ ma non del tutto. Abbiamo la possibilità di provare alcune diverse opzioni strategiche, avendo due gomme dure a disposizione. McLaren e Ferrari potrebbero non avere la stessa libertà. Tuttavia mi aspetto che sia solo un piccolo vantaggio“.
Profilo basso per gli uomini della Stella a Tre Punte che rischiano di vedere ulteriormente assottigliato il vantaggio sui rivali accorrenti in un finale di stagione che potrebbe farsi complicato nella lotta al secondo posto.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Mercedes AMG F1