A Mercedes non piace affatto perdere e secondo quanto capito durante le ultime due annate non ne è nemmeno capace. Ma d’altronde prendere parte a un’incetta di titoli di proporzione biblica allena la mente in un certo modo. Rasentare l’ottimo e poi di colpo ritrovarsi nel gruppone a sgomitare è stato un duro colpo per la scuderia di Brackley. Lo abbiamo visto chiaramente.
Tuttavia non si molla un centimetro. Durante l’attuale campagna agonistica è stato abbandonato definitivamente il progetto “zero pod”, sulla carta potenzialmente iperuranico, decisamente poco fattuale in pista. La rivoluzione sulla veste aerodinamica in varie tappe ha portato la W14 sulla retta via e sebbene il gap su Red Bull resti ampio, i passi realizzati durante gli ultimi mesi soddisfano i tecnici e grigi.
La casa di Stoccarda desidera concludere il mondiale in seconda posizione. A quanto pare la sfidante più accreditata in questa lotta sarebbe Ferrari. Il Cavallino Rampante ha preso parte al campionato con un avvio davvero tremendo. Una doccia fredda che di fatto ha provocato non pochi scossoni all’interno di uno scenario di per se già parecchio movimentato. Aggiustando la mira sulla SF-23, però, gli uomini in rosso nutrono il medesimo obiettivo di Mercedes.
Ma oltre al presente c’è pure il futuro, sul quale tecnici e ingegneri che stanno preparando la prossima vettura tedesca, la W15, stanno profondendo un grande impegno per tornare sotto le luci della ribalta. Un target differente per il 2024 non è contemplato. Battere Red Bull resta l’anelito primario per “vendicarsi” di quel titolo iridato perso all’ultima curva di Abu Dhabi 2021. Ferita ancora aperta incapace di sanarsi.
Con due anni sul groppone, il corpo normativo che regola i dettami tecnici delle wing car è sempre più noto. Lo anche grazie alle intuizioni geniali di Adrian Newey, cattedratico delle monoposto a effetto suolo, con i suoi tanti piccoli accorgimenti sul come ottenere prestazioni super in questo campo normativo. Risulta assai facile pensare che solo copiando si possa raggiungere tale livello ma la realtà evidentemente, racconta tutta un’altra storia.
Mercedes lavora sull’elemento tecnico chiave per la vettura 2024
Una delle prerogative principe delle moderne vetture di F1 riguarda la capacità di setup: ci riferiamo dell’abilità endemica dell’auto di raggiungere il suo punto di lavoro ottimale in qualsiasi condizione. In Red Bull lo sanno fare e a quanto sembra sono gli unici. Per questa ragione, esattamente come sta scucendo per la storica scuderia Ferrari, anche il team Mercedes sta lavorando in questa direzione oramai da mesi.
L’intento mira a conferire questo preciso tratto distintivo alla futura opera aero-meccanica che sarà forgiata sotto lo sguardo attento di James Allison, ex ferrarista tornato al ruolo di direttore tecnico in sostituzione di Mike Elliott. C’è però un altro aspetto cruciale che non sta funzionando a dovere sulla W14, individuato come uno dei punti cruciali sul quale basare la competitività della monoposto tedesca versione 2024.
Parliamo del bilanciamento a centro curva che troppo spesso viene meno attraverso perdite di carico localizzate. Elemento primario per raggiungere determinati range di competitività nelle diverse curve in percorrenza. Inutile sottolineare come all’interno di questo scenario il lavoro dell’accoppiata fondo-diffusore risulti essenziale. Un aspetto che oltre a migliorare i riscontri cronometrici offre ai piloti tanta “confidenza”, utile per cercare di spingere al sempre al massimo. Portare al limite la vettura senza incappare in errori. Questo il piano in atto.
Senza entrare in dettagli tecnici troppo ampi, tramite le informazioni raccolte dalla nostra redazione, possiamo dire che il restyling più grande, la maggiore differenza che vedremo l’anno prossimo sulla W15, sarà localizzata nella zona posteriore dell’auto. Mercedes sa bene che l’interazione all’avantreno tra ala e sospensione è vitale. Tuttavia, il retrotreno “troppo leggero” andava necessariamente attenzionato e così è sarà.
Ma la scure del budget cap non risparmia nessuno, mettendo sul ceppo la testa di tutti gli ingegneri. Per questo è in atto un progetto per riallocare parte degli emolumenti finanziari. Un’azione che punta a conferire maggiore efficienza produttiva per ottimizzare i risultati. Lo stesso Toto Wolff ha ne ha dato conferma, non nascondendo una certa preoccupazione al riguardo, tenendo presente che senza risolvere questo grattacapo, raggiungere determinati aneliti potrebbe essere quasi impossibile.
Autore: Alessandro Arcari – @berrageiz
Immagini: Mercedes AMG F1 Team