La F1 sbarca in Italia per il quattordicesimo round stagionale. 14, proprio come il numero di vittorie consecutive della Red Bull a partire da Abu Dhabi 2022. Max Verstappen, che domenica scorso ha raggiunto Sebastian Vettel a quota nove trionfi “a nastro”, vuole diventare il recordman nella specialità. E Monza potrebbe aiutarlo in questa piccola grande impresa visto che la RB19 dovrebbe esaltarsi sui lunghi rettilinei brianzoli.
La sfida per il Gp d’Italia è il ritorno del meccanismo dell’Alternative Tyre Allocation che ha debuttato in Ungheria e che qualche problemino in qualifica l’ha creato a più di un top driver (George Russell e Carlos Sainz su tutti, ndr). Proprio il numero limitato di treni a disposizione (nove in luogo dei canonici undici) avrà risvolti su questo primo turno di libere che comunque servirà ad impostare l’assetto base e a verificare che quanto fatto al simulatore è effettivi riscontri in pista.
Andiamo ad osservare, prima di calarci nell’abitacolo della vettura n°1, le condizioni in cui si è svolta la seduta:
Temperatura aria: 25°C
Temperatura asfalto: 38°C
Vento: 1 km/h da Sud-est
Gp Italia 2023/Analisi on board Fp1 Red Bull
Da ricordare, prima del semaforo verde, che Pirelli ha portato gomme C3, C4 e C5, quelle più morbide del ventaglio a disposizione. La sessione si avvia immediatamente per Verstappen che, con lo pneumatico a banda bianca, non perde tempo a scendere in pista. Track position e comunicazioni radio di routine per valutare il funzionamento dei sistemi nel primo assaggio d’asfalto in una Monza baciata dal sole.
Il lavoro parte con la solita serie di giri push a cui ne seguono altri di ricarica dei sistemi ibridi. Gianpiero Lambiase è poco loquace all’avvio dell’attività e si limita a comunicare il distacco dei competitor e quale settaggio di power unit utilizzare. Modalità piuttosto blande nei primi minuti.
La pista è in rapida evoluzione e i tempi calano rapidamente nella solita altalena push – cool down. Questa prima fase di lavoro si chiude dopo una sequenza di otto giri. Da sottolineare, durante l’ultimo passaggio, che il muretto comunica di utilizzare un settaggio diverso del differenziale esclusivamente per Curva 11, ossia la Parabolica. L’effetto della modifica è subito tangibile poiché la RB19 n°1 ottiene il miglior riscontro assoluto abbinato al miglior T3. Chiaramente si tratta di riferimenti destinati ad essere abbassati con lo scorrere dei minuti.
La seconda fase del lavoro parte ancora con gomma hard C3. Si tratta dello stesso treno usato in precedenza nell’ottica di gestire il minor numero di set totali a disposizioni. Anche in questo caso si procede con l’alternanza di cui sopra. Alla fine del primo passaggio il pilota di Hasselt afferma di voler migliorare la frenata di Curva 1. Lambiase riferisce che verrà fatto nel tentativo successivo. Dopo quattro tornate Max riprende la via dei box.
L’olandese è sceso in pista per sistemare il T1 la cui buona riuscita dipende dalla staccata della Prima Variante. Atteggiamento che manifesta quanto sia maniacale nella cura dei dettagli. Da evidenziare che Max si lamenta della troppa aria nell’abitacolo che si infila sotto al casco.
Nella terza uscita, che si avvia con tanto di prova di partenza alla fine della pit lane, Max è nuovamente di scena con la gomma hard usata. Evidentemente in Red Bull si intende preservare al massimo gli altri set a disposizione. Il bi-iridato si concentra su un run a serbatoi più carichi di cui, in basso, si può apprezzare la progressione.
Outlap | ||
1 | 1.27.017 | |
2 | 1.26.667 | |
3 | 1.26.895 | |
4 | 1.26.409 | |
5 | 1.26.506 | |
6 | 1.26.602 | |
7 | 1.26.474 | |
8 | 1.26.399 | STRAT 6 |
9 | 1.31.493 – Lungo alla Roggia | STRAT 3 |
10 | 1.26.681 | |
11 | 1.26.653 | |
12 | 1.32.253 – Lungo alla prima Variante (foto in basso) | |
13 | 1.26.371 | STRAT 7 |
Inlap | STRAT 8 |
Dallo stint ad alto carburante è emersa una RB19 con qualche piccola difficoltà in frenata. Abbiamo osservato due lunghi, uno alla Prima Variante e l’altro alla Roggia. Se consideriamo che Verstappen si era lamentato della frenata in Curva Uno durante il secondo run è chiaro che qualche aggiustamento vada fatto in questa direzione. Su una pista a basso carico e con velocità di punta elevatissime è necessario prendere le misure con le staccate. Cosa alla quale si lavorerà nella pausa che precede Fp2 che scatterà alle ore 17:00 e alla quale vi rimandiamo.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1TV, Oracle Red Bull Racing