Il Gp di Singapore 2023 è potenzialmente un momento di rottura del campionato. Per la prima volta in stagione, dopo tre turni di libere, abbiamo potuto vedere una Red Bull nel ruolo della cacciatrice e non della fuggitiva col solito ampio margine. Sembrano essersi ribaltati i ruoli a Marina Bay visto che Verstappen, quarto alla fine delle Fp3, ha passato più tempo a lamentarsi del cambio della sua monoposto e di un assetto non ancora del tutto centrato anche se parrebbe essere migliorato rispetto al venerdì.
Ma apparentemente non ancora in maniera sufficiente per mettersi concretamente davanti alla Ferrari (ancora mattatrice) ma anche alle Mercedes e alla McLaren di Lando Norris alla quale è stato somministrato i pacchetto evolutivo che sarà affidato anche a Oscar Piastri la settimana prossima per il Gp del Giappone.
Con molti dubbi il team di Milton Keynes si approccia ad un turno di qualifiche delicatissimo che ha una grande importanza nell’economia di una gara che, nonostante le modifiche all’architettura del tracciato, potrebbe ancora essere piuttosto refrattario ai sorpassi.
Diamo uno sguardo alle condizioni ambientali:
Temperatura pista: 35°C
Temperatura aria: 30°C
Vento: 2 Km/h da Sud
Gp Singapore 2023/Analisi on board qualifiche Red Bull: la Q1
La RB19, con mescola soft d’ordinanza, prende la pista mentre l’ingegner Gianpiero Lambiase istruisce Verstappen della situazione del traffico che sarà bollente in questi primi diciotto minuti di attività. Durante la pausa tra la FP3 e le qualifiche in Red Bull hanno lavorato soprattutto sui settaggi elettronici per superare le difficoltà emerse con le cambiate sulla vettura n°1.
Come al solito, eccezion fatta per la track position, non arrivano molte indicazioni dal muretto. “Recharge off” e parte il primo tentativo per Max. L’olandese chiude alle spalle del compagno ed è autore di un T3 non perfetto. La sbavatura arriva in curva 16-17 dove vengono lasciati preziosi centesimi di secondo. Lambiase comunica la P4 temporanea, i distacchi nei vari settori dal battistrada Leclerc e di fare due giri di cool down.
1.32.398 nel secondo giro che vale la seconda posizione temporanea. La vettura mostra qualche incertezza in uscita con una trazione non perfetta, specie nella fase finale del giro. Cosa che denuncia il surriscaldamento dell’asse posteriore su una pista che stressa particolarmente il retrotreno. Il pilota viene richiamato ai box per montare un set nuovo di soft.
“There’s so many fucking cars“. Questo il messaggio di Max che, senza peli sulla lingua, si lamenta per essere rimasto praticamente bloccato nel giro di lancio che è avvenuto con un pessimo riscaldamento delle coperture. La tornata è condizionata da ciò ma non si conclude poiché la sessione è interrotta per un incidente molto pesante di cui si è reso protagonista Lance Stroll che esce illeso dalla sua AMR23 completamente distrutta. Verstappen passa la tagliola della Q1 in nona piazza.
Gp Singapore 2023/Analisi on board qualifiche Red Bull: la Q2
Sono serviti oltre 30 minuti per sistemare la pista. Max è subito in azione con un treno di Pirelli a banda rossa nuove. Il tentativo non è dei migliori tanto che il pilota di Hasselt si apre in radio e dice che sta lottando con la macchina. Lambiase lo richiama subito ai box e comunica con attenzione quali vetture sopraggiungono per tenersi lontano dal rischio impeding. Dopo il primo tentativo l’olandese è addirittura decimo. Undicesimo il suo compagno. Red Bull rischia l’esclusione.
Red Bull ha necessità di effettuare un altro assalto per mettersi al riparo da sgradevoli sorprese. Il tempo migliora leggermente ma non la posizione. Max è undicesimo e continua a lamentarsi pesantemente in radio parlando di esperienza di guida pessima. Non arrivano repliche dal muretto, ma la situazione sembra essere davvero fosca per il due volte iridato. Le due RB19 sono escluse dalla Q3: clamoroso!
Le avvisaglie emerse nei tre turni di libere si sono materializzate sottoforma di incubo per gli uomini di Milton Keynes che domani saranno chiamati ad un’impresa. Sembrerebbe potere essere arrivato il giorno in cui le RB19 non monopolizzano il gradino più alto del podio. Anche perché, sulla testa dell’olandese, pende una revisione dei giudici di gara per un impedimento in Q1. La notta potrebbe diventare davvero buia per il quasi tre volte iridato.
Autore: Diego Catalano – @diegocat1977
Foto: F1, Oracle Red Bull Racing